I Veri Poteri di Rat-Man!

Rat-Man è l’eroe che l’Italia si merita, ma non quello di cui ha bisogno; il grande supereroe Marvel che rappresenta la nostra nazione a livello globale. Il super-ratto per eccellenza che però non ha poteri di nessuna sorta, solo una grande (a volte assente nei momenti in cui ce ne è più bisogno) forza d’animo.

Da poco il papà di Rat-Man, Leo Ortolani, ha dato l’addio al suo bambino, completando il ciclo di storie dopo decenni e centinaia di numeri al suo attivo.

Mille sono le minacce che il ratto dal volto da scimmia ha fatto fuori, ma senza poteri di alcuna sorta; quali sono i segreti che hanno portato Rat-Man ad una vita editoriale di più di 30 anni?

Oltre la comicità che appare molto semplice, ma che in realtà nasconde una grande capacità di destreggiamento dell’arte comica, nelle sue vignette bianco e nero si riescono a vedere un autore e le sue intenzioni.

Tendenzialmente una vignetta di Rat-Man è composta da un disegno apparentemente elementare, Ortolani non si abbandona ai virtuosismi fini a se stessi. Il risultato sulla pagina potrebbe essere tranquillamente riprodotto da uno studente di fumetto del secondo anno.

Lo spazio dedicato alle gag, molto spesso surrealiste, è preponderante rispetto all’approfondimento di un determinato personaggio e alla spiegazione dei cavilli della trama della storia.

Insomma, quello che ci si presenta davanti agli occhi è un fumetto “semplice”; ma in questo caso “semplicità” non è il contrario di “complesso” e meno che mai “dilettantesco”.

Quando si legge una striscia di Ortolani sembra di stare chiacchierando con un amico.

Di certo questo fu uno dei punti di forza di Rat-Man nel tempo, dato che molte storie sono parodie di film ma soprattutto di fumetti che appassionavano i ragazzi dell’epoca.

Così all’inizio troviamo parodie dei Fantastici Quattro mentre più tardi di storie come 300 o The Walking Dead. Trovavi qualcuno con cui parlare e discutere (e fare satira) sui tuoi passatempi preferiti. Qualcuno che come te era infervorato dai mondi nerd tanto da scherzarci sopra.

Lo stile di disegno sottolinea il fatto che l’autore è lì al tuo fianco, non al di sopra di te. Ti fa sentire a casa, o come quando durante l’ora di matematica, il tuo amico ti passava sottobanco una striscia di fumetti fatta da lui in 5 minuti dove si prendeva in giro la professoressa di matematica – ed ovviamente la prof. ti beccava e ti metteva 4 e tu pensavi che fosse un buono voto, ma solo perché eri una capra in matematica poiché durante la sua ora guardavi tutto il tempo i fumetti dei tuoi amici.

Ortolani è sincero.

È sincero in quanto anche lui si diverte un mondo a disegnare e a scrivere la sue battute dentro i ballon dei personaggi. Vuole farti ridere perché lui in primis ride sguaiatamente.

È sincero in quanto il suo tratto stilistico è subordinato alle sue esigenze e soprattutto a quelle del lettore.

Non pretende che per avere un buon fumetto ci sia bisogno degli effetti speciali (le ultime storie sono continuate a essere pubblicate in bianco e nero) ma di buone piccole idee, e allo stesso tempo i lettori fanno patto con l’autore di stima reciproca, stima in quanto “mi fido di te e so che quello che fai e come lo fai è per lo scopo di fare qualcosa di divertente. Magari non trarrò la morale per vivere la mia vita, ma ci hai fatto passare dei minuti di sana ilarità. Come le strisce dei quotidiani, ma che, al contrario, fanno ridere e che nascondono una mano d’autore dietro”

Ortolani ridicolizza costantemente il mondo dei fumetti, se non il mondo in generale, ma solo perché ne è follemente innamorato, e questo suo amore, e questa sua passione, trasuda da ogni vignetta.

Potrebbe essere una buona occasione recuperarsi la Rat-Man saga, ora che è conclusa e pubblicata elegantemente in cofanetti e volumi da libreria.

Per i novizi e per i più appassionati, c’è rimasta solo una cosa da dire:

Fletto i muscoli e sono nel vuoto”.

Matteo Abozzi