Il filo spinato della Zona Demilitarizzata tra Corea del Sud e del Nord rinasce con la “Croce della Pace” in una mostra a Roma in occasione del G20. L’esposizione “Il Filo Spinato diventa simbolo di Pace”, è organizzata da Ministero dell’Unificazione della Repubblica di Corea e sarà aperta al pubblico gratuitamente fino al 7 novembre nella Chiesa di Sant’Ignazio da Loyola.
Il Ministero dell’Unificazione della Repubblica di Corea ha aperto ieri a Roma la mostra “Il Filo Spinato che diventa Simbolo di Pace”, in occasione del vertice finale del G20 dei Capi di Stato e di Governo. L’esposizione si può visitare fino al 7 novembre gratuitamente nella Chiesa di Sant’Ignazio da Loyola in Campo Marzio.
La mostra vuole sottolineare il valore e l’importanza della Pace nella Penisola Coreana ricordando i 68 anni vissuti dalla Corea del Sud e del Nord divisi dai reticolati di filo spinato della Zona Demilitarizzata (DMZ ovvero la striscia di terra che attraversa la Penisola Coreana che funge da zona cuscinetto tra la Corea del Sud e la Corea del Nord) a seguito della stipula dell’Accordo di Armistizio Coreano nel 1953.
I visitatori della mostra potranno ammirare “La Croce della Pace”, un’installazione di 136 croci realizzate fondendo il filo spinato della DMZ, e potranno consultare materiali e documenti video sia sulla Zona Demilitarizzata Coreana sia sulla creazione dell’opera e del suo significato.
“Il Filo Spinato che diventa Simbolo di Pace” è un’opera ideata e realizzata dal professor Kwon Daehun, docente di scultura presso la Seoul National University. Per il suo allestimento si è avvalso della collaborazione della professoressa Son Hyeon Sook, ex docente all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Attraverso questa mostra si vuole destare l’interesse di tutto il mondo, cercando di sensibilizzare sulla necessità di portare la pace permanente nella Penisola Coreana.
In foto, il Presidente Repubblica di Corea Moon Jae-in.