A Genova da giovedì 15 a domenica 18 Ottobre 2020 torna per la terza edizione il Festival Letterario Incipit in una quindicina di luoghi cittadini legati alla tecnologia e al progresso.
Cento storie per la modernità è il tema di quest’anno del Festival che vedrà avvicendarsi nei molti incontri, panel e live performance personaggi noti ed emergenti del mondo della cultura, della scienza e dell’economia, autori amati dal grande pubblico e filosofi.
Si parlerà di progresso, di cambiamento, di futuro e di come la letteratura, la scrittura e la lettura possano contribuire ad affrontare un momento storico molto particolare per il nostro Paese e per il mondo intero.
Il Festival della Letteratura Incipit si snoda lungo le quattro giornate con appuntamenti consecutivi che permettono al pubblico di spostarsi agevolmente da un luogo all’altro per seguire il filo dei discorsi e dei confronti. Un vero e proprio percorso che da un lato si snoda tra le strade di Genova e dall’altro nelle menti e nei cuori di chi assiste ai diversi panel.
Il Festival Incipit è prodotto dall’Associazione Incipit sotto la direzione di Daniela Carrea. Il programma è a cura di Stefano Salis e Giuseppe Lupo.
“Siamo molto orgogliosi di essere riusciti ad organizzare la terza edizione del Festival in un anno complicato, per molti di noi anche drammatico, che ci ha tolto tanto ma che è stata anche l’occasione per reinventarci e per trovare nuovi modi di vivere e relazionarci con gli altri. Credo che il progresso e il cambiamento possano davvero essere la chiave di lettura che ci aiuterà a uscire da una situazione economico-sociale precaria e mi auguro che la letteratura e, più in generale, la cultura possano essere fonte d’ispirazione e si facciano interpreti dei tempi che cambiano. Il mio ringraziamento più sincero va ai due infaticabili curatori del programma, alle istituzioni e alle aziende che hanno creduto nel Festival sostenendolo e a tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione” dichiara Daniela Carrea.
“La cultura è un fondamentale strumento di ripartenza – dice il commissario straordinario dell’Agenzia in Liguria Pierpaolo Giampellegrini – Il ritorno del festival Incipit è una occasione per riflettere sul futuro, sul ruolo che la letteratura e la scrittura, elementi fondanti la nostra civiltà, hanno non solo nel progettare il mondo che verrà, ma nell’interpretare, nel permettere la comprensione dell’oggi. In particolare, in questa fase particolarmente complessa, che necessita di analisi, riflessione, e visione. Il fitto calendario degli appuntamenti, dei panel e dei vari dialoghi, inoltre, disegna un percorso alla scoperta di Genova, di angoli più o meno conosciuti, di palazzi e realtà che, in qualche modo, parlano e definiscono il futuro: una scelta significativa, che dimostra ancora una volta di più lo stretto legame tra promozione culturale e promozione turistica. Si tratta, senza dubbio, di due elementi che non possono né devono essere scissi”.
“Nell’ospitare la terza edizione del Festival letterario Incipit vorrei sottolineare due aspetti di cui come amministrazione comunale siamo particolarmente orgogliosi – aggiunge l’assessore ai Grandi eventi del Comune di Genova, Paola Bordilli – Il primo: nonostante il periodo particolare Genova non si ferma promuovendo eventi e appuntamenti prestigiosi che danno lustro alla città. Naturalmente lo facciamo in sicurezza, così come è stato per il Salone Nautico da poco conclusosi. Il secondo aspetto che vorrei sottolineare è che questo Festival ha un programma che si snoda attraverso numerose location: Genova è una città che sa offrire opportunità in tutto il suo straordinario territorio”.
L’inaugurazione del Festival viene anticipata, il mattino di giovedì 15 ottobre, da Chiara Valerio e Alberto Diaspro, due scrittori e intellettuali, che dialogano sul concetto di tempo, sulla matematica e sulla cultura scientifica.
Si prosegue con l’inaugurazione vera e propria e la Lectio Magistralis di Piero Boitani “Ulisse e il mondo moderno” che ci suggerisce, accompagnato da uno dei personaggi cardine del nostro immaginario, i modi migliori per affrontare il futuro.
Venerdì 16 ottobre sono tre i luoghi che ospiteranno gli incontri del festival: la Biblioteca Universitaria di Genova, Villa Montallegro e Palazzo del Riina.
In questi luoghi ricchi di fascino, di storia e proiettati verso il domani, si parlerà del futuro della scrittura con Matteo Codignola, Laura Pariani, Gino Ruozzi e della lettura con Roberto Casati, Paola Dubini, Giuseppe Marcenaro, Laura Pariani per capire i trend e quali potrebbero essere i cambiamenti che ci aspettano. Modera Luigi Mascheroni.
“Nei labirinti della mente” è il titolo dell’incontro che ci conduce alla scoperta del progresso nella neuroscienza e il punto di vista della letteratura e dell’arte: esperienze diverse per capire come la nostra mente percepisce e “taglia” la realtà.
Si confronteranno sul tema Claudio Lucchiari e Lucrezia Lerro, Alfredo Accatino, moderati da Anna Fassio.
Segue poi l’appuntamento alle 19,30 con il giovane Dara McAnulty, autore del “Diario di un giovane naturalista intervistato da Marco Merola.
Conclude la giornata il panel dedicato alla sostenibilità ambientale e ai risvolti che ha nella letteratura: “Scrittori d’Impatto” con Federica Manzon che incontra Matteo Righetto, Giacomo Sartori e Raimondo De Laurentiis.
Il primo appuntamento di sabato 17 ottobre è a Villa Dufour “Dalla periferia al futuro” ed è dedicato alle periferie e al ruolo che potrebbero avere nel nostro futuro. Affronteranno il tema Federica Manzon, Elena Pigozzi, Francesco Cataluccio e Nicola Zancan che dialogano con Gino Ruozzi percomprendere come la letteratura affronti e racconti questi spazi ai margini delle città che, molto spesso, racchiudono il vero cuore della società.
L’Istituto Italiano di Tecnologia ospita l’incontro “Costruire insieme”: Gianni Biondillo si confronta con Valentina Sumini sull’architettura del passato e del futuro, modera Massimo Sideri, introduce Giorgio Metta. Un incontro con esperti del settore che ci illustreranno come l’architettura non sia solo una questione di spazi esteriori e di come l’innovazione giochi sempre di più un ruolo importante nella loro definizione.
Segue l’incontro presso Liguria Digitale “Ce la faremo ad essere innovativi?” durante il quale Marco Ferrario e Stefania Soma (la bookinfluencer Petunia Ollister) discutono sui risvolti della rivoluzione digitale nel mondo della letteratura. Modera Emanuele Capone.
Chiude la giornata l’incontro al Museo Diocesano “L’Italia che verrà. Economia per i tempi nuovi” durante il quale si parlerà di ripartenza dell’economia in questo particolare momento storico in cui abbiamo imparato che il cambiamento e le idee legate ad esso, possono essere una chiave per ripartire. Si confronteranno sul tema Antonio Calabrò, Alberto Orioli, Giovanna Iannantuoni e Antonella Nonino moderati da Luca Ubaldeschi.
Precederanno l’incontro un saluto di Paolo Sacco, Chief Operation Officer di Banca Carige e Gian Paolo Manzella, Sottosegretario allo Sviluppo Economico.
Il programma di Domenica 18 Ottobre si apre a Santa Maria del Prato con l’incontro “Un futuro di che genere” durante il quale si parlerà della disparità di genere, del suo impatto sulla società tutta e di come la letteratura affronti questo tema, sempre più attuale. Ne parleranno Letizia Muratori, Stefania Bertola e Barbara Fiorio, moderate da Anna Rita Briganti.
Alle 11 un evento fuoriprogramma: Massimo Sideri animerà un caffè letterario con Massimo Passarello e alcuni scrittori di “Fanta-Scienza” in dialogo con ricercatori dell’Iit. L’evento sarà ospitato da Librído Caffè, attività appena nata grazie al Bando Comunale di riqualificazione del quartiere di Pre.
Si prosegue al Castello Mackenzie con la live performance di Luca Scarlini “La tela del ragno; finzioni e spionaggio di Gian Paolo Marana, al crepuscolo della Repubblica di Genova”: intrighi, spie, commerci per scoprire un personaggio insolito.
La domenica pomeriggio sarà da trascorrere tutta in Fondazione Ansaldo con due panel interamente dedicati al nostro paese e a come la letteratura ha compreso o male interpretato il cambiamento, il progresso e le trasformazioni economiche degli ultimi 70 anni.
“L’Italia che manteneva le promesse”: Giuseppe Lupo incontra Marta Barone e Claudio Panzavolta.
“L’Italia che ha tradito le promesse”: Alberto Albertini, Francesco Targhetta, Ginevra Lamberti moderati da Massimiliano Lussana.
Gli incontri della domenica si spostano allo Yacht Club con l’incontro “Atlantide: Viaggio alla ricerca della Bellezza”: dialogo di Carlo Piano e Andrea Plebe, con una testimonianza di Renzo Piano.
Chiude la terza edizione del Festival Incipit la Lectio Magistralis di Alessandro Zaccuri “Un modo di essere moderni. Qualche idea sul romanzo”: un grande scrittore saluta il pubblico del Festival con una lezione sulla fiducia nella letteratura, nella parola e nella possibilità di raccontare.