La storia degli scacchi tra XIII e XVIII secolo nei libri della Biblioteca Bertoliana a Marostica (Vi), Castello Inferiore. Dal 6 agosto al 18 Settembre 2022.
Mentre i 650 figuranti che daranno vita, dal 9 all’11 settembre, alla Partita a Scacchi Viventi stanno provando costumi, movimenti, coreografie e strategie, la Pro Marostica – organizzatrice della popolare disfida – invita ad approfondire la storia della nobile arte degli scacchi.
Lo fa proponendo, dal 6 agosto al 18 settembre, nelle Sale del Castello Inferiore la preziosa mostra “La battaglia dei due Re con finte schiere. La storia degli scacchi tra XIII e XVIII secolo nei libri della Biblioteca Bertoliana”.
Come indica il sottotitolo, la mostra attinge ai tesori della Biblioteca Bertoliana di Vicenza, che, attiva sin dal 700, è la più importante del territorio vicentino e tra le più importanti biblioteche storiche italiane.
La Bertoliana, tra i suoi tanti tesori, accoglie una rara collezione di letteratura scacchistica universale. Sono opere manoscritte e a stampa datate tra il XIII e il XIX secolo, spesso arricchite da disegni e incisioni.
A guidare tra i contenuti della sezione della Biblioteca riservata al gioco degli scacchi, è un manoscritto di piccolissime dimensioni, redatto nell’Ottocento dai bibliotecari Ignazio Savi e Andrea Capparozzo, contenente il censimento bibliografico dei libri sul gioco degli scacchi all’epoca patrimonio della Biblioteca vicentina. Quell’inventario è stato in seguito ampliato a livello di bibliografia specialistica.
Tra i tesori, il “Liber … super ludo scachorum” (1493) di Jacopo da Cessole, con straordinarie illustrazioni e il “manuale” per “imparare giocare a scachi et de le partite” di Pedro Damiano da Odemira (1512), “Il gioco de gli scacchi” (1584) di Ruy Lopez de Segura, o il trattato “Scacchia ludus” (1527) di Girolamo Vida o, ancora “Il gioco de gli scachi” (1617) di Pietro Carrera, o l’ “Analyse du jeu des echecs” (1749) di François-André Danican Philidor.
Affascinano, nelle “Lettres … accompagnee de trois gravures … qui representant ce fameux Automate“ (1783), le immagini del celeberrimo Automa che gioca a scacchi. Opere rare, spesso impreziosite da notevoli tavole illustrative delle diverse fasi del ludus.
Tra i tanti tesori della mostra, accanto ai trattati scacchistici che hanno segnato la storia del gioco in Europa, va segnalata la splendida miniatura che decora la Bibbia del copista Cambius Vicentinus. La piccola scena miniata rappresenta un chierico e un laico che, seduti, giocano a scacchi: si tratta di una delle prime rappresentazioni di partita a scacchi ad oggi nota, realizzata in Francia nel terzo quarto del XIII secolo, negli anni in cui il pio re Luigi IX vietava il gioco degli scacchi.
“La celebrazione degli Scacchi nelle loro diverse forme è sempre l’occasione per ricordare la nostra manifestazione più famosa, nata da un libretto teatrale del vulcanico Mirco Vucetich e in programma negli anni pari sull’amata scacchiera posta a pavimentazione della piazza. La mostra ha il merito anche di valorizzare lo straordinario patrimonio scacchistico conservato dall’Associazione Pro Marostica, da sempre impegnata nell’organizzazione e nella promozione della celebre rievocazione storica, che mette in scena con pezzi grandi et vivi una sfida unica ed emozionante”, sottolinea Simone Bucco, Presidente Associazione Pro Marostica.
La mostra è curata da Laura Sbicego e realizzata in collaborazione con il Comune di Marostica, l’Associazione Pro Marostica, il Circolo scacchistico “Città di Marostica”, A.S.D. Scacchi Berici, Fondazione Benetton Studi Ricerche e con lo storico degli scacchi Diego D’Elia.