Go Nagai – La Divina Commedia

Giulia: Ciao a tutti! Benvenuti a questo nuovo appuntamento con la rubrica Piccoli Lettori… come me!

Argo: Ciao a tutti! Giulia, di cosa ci parli oggi?

Giulia: Continuando sul tema della Divina Commedia, questa settimana ho letto l’adattamento manga che ha scritto Go Nagai. 

Argo: Wow! Vuoi darci qualche informazione sul mangaka (autore di manga)?

Giulia: Certo! Go Nagai è un autore che ha stravolto i canoni classici del manga, sollevando una profonda critica da parte della società giapponese contemporanea. Nel suo primo successo, La Scuola Senza Pudore, si distinguono i tratti che caratterizzeranno tutta la sua produzione: erotismo e sensualità leggeri, mescolati a un umorismo “pungente”. Questo lo porterà allo scontro con la PTA (associazione genitori e insegnanti). Negli anni successivi Nagai dimostrerà le sue capacità di sfruttare l’umorismo come strumento di critica e comporre manga fantastici e fantascientifici. Il suo interesse per Dante Alighieri è sempre stato ardente: lo stile del poeta rispecchia il suo, amante delle tematiche esoteriche tra cui, soprattutto, la dualità tra il bene e il male. La Divina Commedia è sempre stata la sua più grande ispirazione e, tra il 1993 e il 1994, ne realizza la trasposizione a fumetti. Trovate una biografia più dettagliata all’inizio del volume. 

Argo: Avevi già fatto riferimento a quest’opera qualche settimana fa, quando ci hai presentato Dante. Che impressione hai avuto? 

Giulia: Sicuramente, non è come leggere il poema originale, ma affrontare le opere di Dante è sempre un piacere a cui mi dedico con grande interesse. 

La trasposizione è completa: rispetta la struttura dell’originale, essendo suddivisa in tre cantiche, la cui più lunga è l’Inferno, e ospita quasi tutti i personaggi. I dialoghi riprendono spesso i versi del poema. Ecco un esempio: all’inizio, quando troviamo Dante disorientato nella Selva Oscura, lui si chiede: «Mi sono forse allontanato dalla “retta via”, adesso, nel mezzo dell’importante viaggio della mia vita?»

Argo: E nell’originale cosa c’è scritto?

Giulia: I primi tre versi del primo canto dell’Inferno sono: « Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / ché la diritta via era smarrita ». 

Argo: Infatti, gli assomiglia molto. Ma cosa intende il poeta con « nel mezzo del cammin di nostra vita »?

Giulia: Vuol dire “all’età media”, quando si ha raggiunta la prima metà della propria vita.

Argo: Fantastico! Per ora hai parlato solo delle analogie con il poema originale. Ci sono differenze?

Giulia: Ovviamente, sì. Ogni adattamento differisce, anche minimamente, rispetto all’opera da cui è tratto. In questo caso, le differenze sono lievi e non alterano la trama. Per esempio, come specifica anche l’autore, Virgilio, invece di essere collocato nel Limbo, dove risiedono le anime dei non battezzati, sta nel purgatorio. Un altro caso è l’assenza di un personaggio importantissimo nell’originale, pur comparendo solo in un breve tratto: San Bernardo, la guida di Dante attraverso l’ultima parte del paradiso. Cambia anche la struttura dell’Inferno e del Paradiso. I personaggi che Go Nagai ha mantenuto nel suo adattamento dialogano con Dante e gli raccontano la loro storia, che è approfondita nelle didascalie. 

Argo: Wow, in modo da comprendere interamente le vicende!

Giulia: Le didascalie non hanno solo la funzione biografica, ma esplicitano anche alcuni tratti allegorici dell’opera, raccontano il passato dei personaggi mitologici e spiegano il significato di alcuni nomi.

Argo: Puoi spiegare ai nostri lettori cos’è, genericamente, una didascalia?

Giulia: Una didascalia, come avrete capito, è un breve testo che spiega o precisa qualcosa riguardo all’elemento che accompagnano. Nei fumetti, sono, di solito, inseriti in balloon rettangolari o quadrati.

Argo: Ok.

Giulia: Go Nagai, per le sue tavole, si ispira ai dipinti di Gustave Doré, uno tra i pochi pittori che si è prefisso l’ardua missione di illustrare interamente la Divina Commedia. 

Argo: Wow!

Giulia: La Divina Commedia versione manga si può acquistare divisa in tre volumi o in edizione omnibus, cioè raccolta in un solo tomo. Con questa settimana concludiamo le letture sulla Divina Commedia. Ribadisco che è un poema molto interessante, in cui sono raccolte politica, filosofia, mitologia, teologia, e per questo universale. Attraverso quest’opera conosciamo la visione che Dante aveva del mondo, una visione conservatrice e tradizionalista, che, al contrario, non fa altro che introdurci quella che sarà la nuova epoca: il Rinascimento. La Commedia è un pentolone di conoscenze, che vanno guardate con la giusta chiave di lettura per riuscire a penetrarvi. 

Argo: Sì, spesso i ragazzi della nostra età odiano Dante, perché non lo capiscono. Noi speriamo, invece, di avervi aiutato ad apprezzarlo.

Giulia: A presto, amici!

Argo: Ciao!