Le lingue che domineranno il 2050 e quelle in via di estinzione

Preply ha condotto uno studio che rivela quali saranno le lingue più parlate e meno parlate nel futuro, quali sono quelle più ricercate da diverse popolazioni, al fine di prepararci al mondo a venire. Inoltre, lo studio analizza fino a che punto i servizi di streaming Netflix e Spotify danno spazio a varietà linguistiche. Secondo lo studio,  l’italiano avrà una crescita moderata del +2% nei prossimi 30 anni.

Si stima che al giorno d’oggi le lingue parlate al mondo siano più di 7.139, tra cui alcune appena nate ed altre in via di estinzione. Circa il 40% delle lingue parlate al giorno d’oggi rischiano di scomparire, mentre la presenza di altre si rafforza sempre di più quotidianamente.

Preply ha condotto una ricerca che rivela quali saranno le lingue più parlate tra 30 anni con lo scopo di aiutare a prepararsi per il mondo che verrà.

Le lingue più a rischio di estinzione

Sebbene molte lingue continueranno a crescere nel numero di parlanti nativi nei prossimi 30 anni, molte altre sono a rischio di estinzione. Le lingue Hausa e Swahili avranno il numero più basso di madrelingua entro il 2050, con un calo percentuale del 65% e del 25% rispettivamente. 

Secondo le previsioni, entro il 2050 lo Swahili (parlato al giorno d’oggi in Kenya, Uganda e Tanzania) avrà solo 12.250. 005 parlanti nativi, mentre la lingua Hausa, parlata in regioni dell’Africa occidentale e centrale, avrà il calo percentuale più grande, pari al 65% nel numero dei parlanti madrelingua.

La lingua giavanese, parlata nella regione indonesiana Giava, è un’altra lingua in via di estinzione. L’idioma subirà un calo significativo nel numero di parlanti madrelingua, scendendo da 68 milioni a 27 269 297 parlanti madrelingua nel 2050.

Per quanto riguarda le lingue europee, il tedesco e il russo vedranno un calo nel numero di madrelingua nel corso dei prossimi 30 anni. Il tedesco è parlato in quattro paesi dell’UE (Germania, Austria, Lussemburgo e Belgio).

Nonostante sia previsto un calo percentuale del 35% nel numero di parlanti nativi di lingua tedesca, secondo i dati il tedesco è la lingua più parlata in Europa, essendo tra gli idiomi più usati in economia e politica. Per questo motivo studenti da tutto il mondo continueranno a studiare il tedesco per ragioni professionali. 

L’Italiano avrà una crescita moderata. Per tutti coloro che sono preoccupati per il futuro delle lingue europee, non c’è bisogno di allarmarsi perché quasi tutte continueranno a crescere in modo stabile. 

Secondo lo studio, l’Italiano e il francese avranno una crescita moderata rispettivamente del +2% e del +7%. Questo non è di certo una sorpresa considerando il fatto che l’italiano viene parlato in maniera ufficiale solo nella penisola italiana, nel cantone del Ticino nella Svizzera del Sud e nella Repubblica di San Marino e di conseguenza la crescita di questa lingua sarà influenzata dal numero limitato della popolazione nativa.

Una situazione simile avverrà per il francese, lingua che registra la maggior parte dei nativi in Paesi occidentali che hanno una crescita demografica lenta o addirittura nulla (tra cui Francia, Belgio, Svizzera e Canada).

Gli italiani scelgono l’inglese e il tedesco per avanzare nella carriera

Essendo il luogo di origine del latino, ci si aspetterebbe che gli Italiani abbiano un’inclinazione e un desiderio particolare di imparare lingue neolatine. Tuttavia, le lingue più ricercate in Italia sono l’inglese e il tedesco.

Tra le lingue neolatine, l’italiano è quella più richiesta dagli stranieri che intendono integrarsi nella società italiana, mentre lo spagnolo è ricercato dai residenti italiani.

L’interesse degli italiani nel tedesco può essere spiegato dal fatto che in Alto Adige, regione che una volta faceva parte dell’Austria, il tedesco è ancora parlato dalla maggior parte della popolazione. Tuttavia, dietro a questo interesse potrebbero esserci anche ragioni professionali. Infatti la Germania è una potenza molto influente nel mercato del lavoro in Europa e conoscere il tedesco può essere senza dubbio un vantaggio per coloro che vogliono lavorare nel mondo del turismo.

Diverse lingue danno forma alla nostra pop culture

Con l’avvento di internet, app e piattaforme social, al giorno d’oggi abbiamo accesso a una quantità enorme di informazioni, provenienti da diverse aree geografiche. Con l’aumento delle piattaforme di servizi streaming tra cui Netflix per film e serie TV e Spotify per la musica, non è difficile avere accesso a contenuti in lingue diverse trasmessi in Paesi diversi. 

È perciò chiaro che le lingue possono essere un veicolo per trasmettere valori culturali e per avvicinarsi e capire culture sottorappresentate nei media occidentali. Una costante esposizione a contenuti in un’altra lingua è un altro modo per imparare quella stessa lingua.

Ma quali sono le lingue che occupano le prime posizioni in film, serie TV e classifiche musicali, e fino a che punto stiamo facendo posto ad altre culture in un settore originariamente dominato dall’industria di Hollywood e dalle case discografiche di New York e Los Angeles? 

Film e serie TV: la metà dei contenuti più popolari di Netflix non sono in inglese

“I giovani sono esposti a diverse culture e lingue attraverso ciò con cui si sentono in sintonia – la musica, i film e le piattaforme social – e io credo che questo possa essere solo positivo.’ commenta Mary Gilbey, Direttrice generale di Anglia Translations, nel Regno Unito.

Il fatto che una azienda californiana come Netflix offra un’ampia selezione di film e serie TV internazionali è un grande passo avanti verso la democratizzazione dei contenuti. Ma fino a che punto abbiamo accesso a film e serie TV in lingue diverse sulle piattaforme streaming più conosciute?

Sebbene la presenza di contenuti in lingua inglese sia ancora predominante sulle piattaforme streaming (più di metà dei contenuti), si può notare che altre lingue stanno piano piano occupando le prime posizioni in termini di visualizzazioni.

Il criticatissimo film erotico polacco 365 Giorni, per esempio, ha occupato il primo posto nelle classifiche mondiali. Doppiato in inglese, polacco e italiano e realizzato da aziende polacche indipendenti, il film è un ottimo esempio del trionfo della multiculturalità e di registi indipendenti nel mondo streaming.

Lo spagnolo occupa la seconda posizione per il 2020 e 2021. Diverse serie TV realizzate in Spagna e America Latina come La Casa di Carta, Betty La Fea, Pablo Escobar, Elite e Che fine ha fatto Sara, sono diventate popolarissime tra le audience internazionali.

L’italiano sta perdendo terreno nell’industria audiovisiva. Sebbene sia la lingua ufficiale della penisola, l’italiano era in seconda posizione nel 2020 e quarta nel 2021 nelle classifiche dei film più popolari in Italia, mentre per quanto riguarda le serie TV, l’italiano si classificava terzo nel 2020 e nel 2021 non rientrava nemmeno in classifica. Nel 2021 altre lingue prendono piede nei servizi streaming in Italia tra cui l’inglese (che in Italia viene parlato nel 46% dei film e in più del 56% delle serie TV), lo spagnolo e il francese.

Inoltre, l’italiano non figura tra le lingue parlate nelle più famose serie TV in Svizzera, né nel 2020 né nel 2021. Forse la creazione e produzione di più contenuti potrà modificare questi numeri e portare più popolarità ai contenuti italiani.

Canta in inglese o spagnolo per conquistare il mondo

L’impatto di una canzone o di un artista nell’industria musicale al giorno d’oggi è misurato sulla base del numero di riproduzioni sulle piattaforme streaming, fra le quali Spotify, la più conosciuta al mondo.

Lo studio ha analizzato le classifiche di Spotify dal 2017 fino a oggi per capire quali lingue stiano dominando l’orizzonte musicale, considerando le canzoni in cima alle classifiche nella prima settimana di settembre in ogni anno.

Il reggaeton ha invaso la scena musicale negli ultimi anni. La canzone ‘Despacito’ di Luis Fonsi con Daddy Yankee è diventata il tormentone del 2017. Altri artisti tra cui J Balvin, Anuel AA, Maluma, Karol G e Bad Bunny sono diventati popolarissimi nelle classifiche globali, formando il 19% del totale nel 2019, 2020 e 2021.

C ‘è un interesse autentico che i Gen Z nutrono nei confronti dell’idea di imparare altre lingue, specialmente lo spagnolo. I Gen Z potrebbero diventare la generazione più istruita e diversificata e, in futuro, potrebbero influenzare profondamente l’acquisizione linguistica a livello globale.’, spiega Bethany McCarter, insegnante di seconda lingua (Inglese e Spagnolo) nello stato del Texas.