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Come smettere di bestemmiare: il libro. Funziona?

Come è già successo altre volte, per scrivere questa recensione dovrò usufruire della non professionale prima persona, poiché questo sarà un viaggio nella mia intimità… nella mia anima. Matteo Abozzi.

Appena vidi il libro, non potei fare altro che comprarlo il prima possibile. Io, bastardo ateo peccatore, come potevo esimermi dal comprare Come Smettere di Bestemmiare del misterioso Padre Alfonso Maria Tava, testo che conta una prima edizione non ufficiale, e questa pubblicata nel 2021 da IlSaggiatore, ampliata e aggiornata.

Lessi tutto il libro, pardon, il manuale, trovando in esso pagine che iniziarono a farmi percorrere un cammino spirituale, ma non come potreste pensare.

Le pagine scorrono. Padre Tava ci propone nella prima parte un’analitica esposizione sul perché e quando i peccatori bestemmiano.

La strada del peccato può iniziare come il fumo, “la prima bestemmia si manifesta improvvisa e soffoca la gola e fa tossire, perché le corde vocali non sono abituate a suoni e vibrazioni così mefistofelici” (p. 24), e lo si fa o per moda o perché c’è il bisogno di “colmare un vuoto esistenziale che si è creato nella loro vita” (p. 49).

Mentre nella seconda (ma non ultima parte – la terza è dedicata a scambi epistolari digitali tra peccatori redenti dopo la lettura del manuale e Padre Tava) l’autore illustra un piano step by step su come eliminare man mano l’uso della bestemmia dalla nostra vita e ritrovare la retta via verso il Signore, affrontando giorno per giorno difficoltà sempre maggiori con lo scopo di trattenersi dal dar voce al demonio dentro di noi.

Ciò detto, vi anticipo il risultato dell’uso del manuale sul sottoscritto… ha funzionato! Ma non come mi sarei aspettato. Non sono stati i consigli contenuti nel libro ad aiutarmi – in parte sì, pur non seguendoli, mi è bastato leggerli. Mi faccio comprendere meglio.

Mi sono trovato nell’imbarazzante situazione in cui non riuscivo a comprendere se quello che stessi leggendo fosse vero o falso. Il testo mi sembrava a volte una palese parodia, ma a tratti un serio trattato teologico sulla bestemmia e sulla salvezza dei peccatori. Non riuscivo a capire come “prendere” questo libro. Peggio ancora se parliamo dell’autore!

Per capire la natura del libercolo ho cercato su internet notizie su Padre Alfonso Maria Tava, ma non si trova niente di più di quello che già non sia scritto sul retro del manuale:

Padre Alfonso Maria Tava (Nizza Monferrato, 1949) è un religioso, esploratore, missionario, oligarca, filantropo, asceta, derviscio e scrittore italiano. Dopo un’esperienza da missionario nel Pacifico ha dedicato la sua vita allo studio della bestemmia. Tiene conferenze motivazionali in tutto il mondo e scrive su numerose riviste manichee.

Più di questo non si trova! Nelle interviste dice di non volere essere al centro dell’attenzione, e così facendo non dà mai altre informazioni personali.

È un fake? Dalla descrizione sembrerebbe un uomo importante, ma non sono riuscito a reperire nient’altro che questo. Sono stato intrappolato in questo vicolo senza via d’uscita, chi è il Creatore di questo libro? Un comico o un santo? Devo dare fiducia a ciò che è scritto?

Il libro mi ha portato sul percorso della fede, perché ha portato il mio intelletto ad urtare contro un paradosso irrisolvibile. Non posso che appellarmi alle parole del santo Søren Kierkegaard: “questo sembra un paradosso. Ma non bisogna parlar male del paradosso, poiché il paradosso è la passione del pensiero, e il pensatore che è senza paradosso è come se fosse un amante senza passione: un mediocre corteggiatore.” (Briciole di Filosofia, Kierkegaard, p. 78)

Ponendomi davanti all’impresa di provare la veridicità del libro in questione, non sono riuscito a districare la matassa. Ed è proprio quello che succede, come ci ricorda Kierkegaard, davanti alla prova dell’esistenza di Dio… Egli non si può dimostrare, esso è un paradosso. Non bisogna risolverlo, bisogna accettarlo e l’unico modo per farlo non è con la ragione, ma con la fede.

Come Smettere di Bestemmiare è stato per me un paradosso assoluto, irrisolvibile, sia guardando i suoi contenuti sia guardando il suo autore.

Vero, falso? Dovevo solo accettarlo ed è così che mi sono redento; ho creduto, ho avuto fede, ed è stato l’unico modo per leggerlo. Il mio giudizio sul manuale ha necessità di essere sospeso, in quanto esso indefinibile.

Il libro vive in una zona franca, come le Sacre Scritture, le quali sono interpretate in modi diversi, in quanto hanno la necessità di essere interpretate in modi diversi. Come la Bibbia, il manuale sembra essere un oggetto sacro, imprendibile. L’ho accettato. Ho fatto il salto.

Grazie Padre Alfonso Maria Tava, hai convertito l’ennesimo peccatore.

Matteo Abozzi