Siamo sul litorale maremmano non lontano da Grosseto, esattamente nella pineta della Gualdana,“una larga ed ininterrotta striscia di verde lungo il mare” che nasconde un villaggio di lusso, un complesso di villette, appartenenti a gente facoltosa e persino stranieri che, innamoratisi del posto, hanno deciso di acquistarvi la loro seconda casa.
Tra questi c’è
“Hans Ludwig Kruysen, il grande clavicembalista e organista che dà ancora qualche concerto, ma trascorre ormai con la sua devota compagna, la maggior parte dell’anno alla Gualdana”.
C’è anche “l’anziana signora Borst, zurighese, con la sua vecchia amica Eladia, che è invece di Lugano” e ama i tarocchi ai quali chiede responsi futuri per sé e per gli amici.
E in fine i signori Graham, di nazionalità inglese i quali, malgrado il piccolo Colin, il loro primogenito, qualche anno addietro abbia rischiato di smarrirsi nella spiaggia che lambisce la pineta, vi hanno acquistato una villetta.
Siamo in periodo natalizio e oltre agli stranieri, le ville della pineta accolgono anche i loro facoltosi proprietari locali: l’affascinate signora Neri con i suoi giovani figli e il signor Monforti, suo timido corteggiatore convalescente da un periodo di depressione. Una coppia di comici TV, Max & Fortini in ritiro spirituale per trovare ispirazione per il loro repertorio,
“ Due robot, uno vecchio e uno giovane, s’incontrano davanti al…[…] I robot non fanno ridere. Troppo visti”.
Il sig. Zeme, vittima della depressione di cui soffre anche sua moglie. Il conte Delaude con l’ultima conquista, Katia, ragazza in cerca di glorie nel mondo del cinema o della tv, che, delusa dal suo eccessivamente cauto comportamento lo inquadra subito come il suo ultimo “ errore”
“ Sei stanca? Hai sonno?- le chiede l’ultimo “errore”. Katia raddrizza il mento e le spalle; il coraggio si vede anche da queste cose- No, figurati, potrei andare a vanti fino alle 4 di domattina. Non c’è un buso per ballare da queste parti? L’ “errore” trema, balbetta che d’inverno tutti i locali chiudono”
C’è persino un politico, l’onorevole Giampaolo Bonanno, con manie di persecuzione:
“ L’on Bonanno non ha più dubbi. Un sicario ha scardinato la griglia e gli ha infestato la casa di topi per rovinargli il Natale, spaventargli la famiglia e soprattutto distoglierlo da quei compiti politici a cui lui […] non si stanca di attendere.”
Il signor Lotti e i suoi preziosi cani, Onice. Diaspro, Giada, Opale.
Non manca il contorno dei personaggi locali: i custodi del complesso gelosamente difeso dai curiosi di turno, i giardinieri; i piccoli commercianti del borghetto vicino, per i quali la pineta rappresenta fonte di guadagno.
Infine c’è il maresciallo Butti a cui toccherà l’arduo compito di risolvere una serie di delitti che si verificano nella pineta la notte della vigilia di Natale, quando dopo una furiosa tempesta, il mare restituisce il cadavere del conte Delaude, ucciso da un violento colpo alla tempia.
Ci riuscirà grazie all’aiuto del signor Monforti:
“Il fatto è che non posso spiegarle niente, è veramente troppo complicato[…] ma credo di capire cos’è successo.”
Enigma in luogo di mare, secondo la tradizione dei due grandi giallisti Fruttero e Lucentini, riserva una buona parte della narrazione, in questo caso la prima, alla descrizione, ironica e vivace, dell’ambiente della Gualdana. Malgrado si presenti dunque come un romanzo di costume, non delude tuttavia il giallista ma ne mantiene vivo l’interesse destinato a destarsi con più incisività nella seconda parte, dedicata al giallo vero e proprio.
Due elementi, direi insospettabili per chi si aspetta il classico giallo, rimangono alla fine dominanti nell’immaginario del lettore. Il primo è costituito dalla descrizione dell’ambiente maremmano, apprezzabile anche nella sua veste invernale fatta di umidità, pioggia, vento ma anche di caminetti fumanti e riunioni in salotti confortevoli dove si offrono dolci fatti in casa e bevande calde. Il secondo, e non per importanza, la depressione che aleggia su tutta la vicenda e si rivela motore e risolutrice della vicenda.
Maria Lucia Martinez