Dal 28 luglio è disponibile in libreria “Viaggio nell’Italia selvaggia“,un nuovo libro che guida gli amanti della natura alla scoperta di animali, piante e paesaggi unici del nostro Paese.
Negli ultimi anni il turismo che ha come oggetto la natura è cresciuto sensibilmente in Italia. Questa guida, edita da Ricca Editore, intende rispondere a questa esigenza, in modo originale, non attraverso la descrizione delle aree protette, come è già stato fatto molte volte, ma partendo dalle esperienze di osservazione di animali, piante e paesaggi che è possibile fare nel Paese.
Dalle Alpi agli Appennini, dai fiumi alle isole mediterranee, 48 proposte guidano i lettori all’incontro con gli animali più carismatici: i protagonisti sono lupi, cervi, rapaci, ma anche specie meno popolari come lucciole, cervi volanti e lucertole colorate.
Alberi secolari, formazioni geologiche sorprendenti, paesaggi unici e impronte di dinosauro arricchiscono il viaggio dei visitatori più attenti. Ogni proposta, assieme a diverse fotografie e a una cartina, indica i periodi migliori, le piante e gli animali più interessanti, oltre a quelli protagonisti della visita, consigli sull’equipaggiamento e la fotografia.
Tutte le proposte sono state sperimentate in prima persona dagli autori, Marco Colombo e Francesco Tomasinelli, naturalisti e fotografi di grande esperienza.
Al volume hanno partecipato anche Emanuele Biggi, naturalista e conduttore di GEO, Rai3, che ha scritto la prefazione e fornito diverse immagini, e l’illustratore Simone Zoccante.
La parte introduttiva del volume, invece, è ricca di consigli di prima mano per ridurre il proprio impatto e muoversi in sicurezza: impiego corretto dei droni, come comportarsi se si incontra una vipera o un orso, lettura delle previsioni meteo, perché non dare da mangiare a volpi e altri animali e gestire correttamente i cani portati sui sentieri.
Scopo del volume, quindi, non è creare una “lista della spesa” di soggetti da vedere, ma valorizzare una forma di turismo sostenibile, non usa e getta, che crei anche un ritorno economico a comunità e operatori locali, fornendo anche linee guida per muoversi in punta di piedi: siamo tutti custodi dei luoghi che visitiamo.