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Grandi Illusioni di Graham Swift

Sinossi. È l’estate del 1959 a Brighton, la sfavillante città della luce nel sud-est della costa inglese. Sul molo, sera dopo sera, Jack Robinson, che a ventotto anni è già una vecchia volpe da palcoscenico, introduce il numero più atteso della serata, quello in cui si esibiscono il mago Ronnie Deane, noto come il Grande Pablo, e la sua assistente Evie White. Tra illusioni e trucchi magici, qualche battuta, qualche canzoncina, un po’ di danza, un po’ di tip tap, ogni sera i tre concludono lo spettacolo tra gli applausi scroscianti del pubblico. Inseparabili sul palco, Jack, Ronnie ed Evie formano un trio sbilenco anche nella vita. Jack e Ronnie si conoscono da qualche anno, da quando facevano il servizio militare. Ronnie e Evie, invece, devono a Jack il fatto di trovarsi lì: anzi, probabilmente è proprio grazie a lui che si sono fidanzati. Lo scintillante anello che Evie porta al dito è la prova che lei e Ronnie si sposeranno a settembre, quando lo spettacolo che li ha consacrati al successo chiuderà i battenti. Almeno, così si direbbe.


Recensione. Il titolo originale del romanzo è “Here we are”: eccoci qui, la frase che il maestro di magia di Ronnie ripeteva sempre durante quello che Jack Robinson chiama il suo “apprendistato da stregone”.

La realtà, però, ha un aspetto diverso da quella che appare sotto le luci di scena: l’apprendistato era il rifugio di un bambino allontanato da Londra durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, Jack Robinson si chiama in realtà banalmente Robbins, Evie porta l’anello di Ronnie ma non lo sposerà, e i trucchi di magia non sono altro che grandi illusioni – come tutto il resto.

La scrittura di Swift è accurata e precisa, senza ricerca di frasi a effetto o fronzoli: descrive le cose come stanno, nel modo in cui ce le racconterebbe un personaggio pragmatico come Jack, ma ha il merito che in sole centosessanta pagine riesce a dipingere l’affresco di un mondo che sembra ci sia sempre stato, e la cui atmosfera resterà nel cuore molto dopo aver chiuso il libro.

Il romanzo racconta di un unico, grande spettacolo: la vita dei suoi tre protagonisti, davanti e dietro le quinte. Dipinge un mondo magico e spietato che non c’è più, e quando la nostalgia sembra prendere il sopravvento, Swift regala ai lettori un ultimo mistero irrisolto: un grande, splendido pappagallo verde che sembra tornare dal passato quasi a ricordarci che la magia esiste, basta saper guardare.

Denise Antonietti