Due fratelli, il maggiore, Roberto Corsaro, fa l’avvocato penalista. Ha una famiglia normale, una come tante ai nostri giorni, una moglie Monica,
[…]piccola e sempre molto bella, almeno per me lo era sempre stata. Il tempo era stato clemente con lei, invecchiava lentissimamente e conservava ancora quell’aspetto da studentessa minuta e occhialuta di quando l’avevo conosciuta.
Due figli, un maschietto Giacomo che Monica puntualmente…o quasi, aiuta a fare i compiti:
- No, lasciatemi finire da solo. Non ho cinque anni!- Protestò Giacomino. Era così amabilmente ribelle da quando era al mondo.
Una teenager, Rebecca.
Era lì, fiera, giovane e incazzata […] – E certo, tu le liquidi come cazzate. Posso capire lui(Roberto, il padre), che è maschio, bianco eterosessuale e quindi abbarbicato ai suoi privilegi, ma tu, mamma! Sono le donne come te che tengono in piedi il patriarcato!-
Roberto ha anche un fratello, Fabrizio. Lui fa il giornalista. Ha una vita disordinata, anzi disordinatissima. Una relazione in crisi con Maria.
Intravidi per un solo secondo la Maria Librizzi di cui mi ero innamorato anni prima. Rividi la nostra giovinezza perduta, le promesse future, il desiderio di intrecciare le nostre vite[…]
- Ti prego, non mi sento di parlare adesso. Lasciami sola.-
Una lacrima le solcava il viso […] quando uscii, Maria non era più in casa.
Un nuovo grande desiderio: adottare un bambino rumeno, Nicolae:
- Potrebbero anche darlo a qualche famiglia-
Mi sentii mancare il respiro. Tentai di parlare ma le parole non venivano fuori.
Nico. Il mio Nico.
La mia vita senza di lui.
Mi accorsi di tremare.
I due fratelli abitano a Palermo ma è come se vivessero agli antipodi. Non si incontrano che assai di rado. Pur volendosi bene, non hanno notizie l’uno dell’altro. Il destino però ha pensato diversamente. Per strade diverse le loro professioni li spingono ad indagare su un terribile caso. un uomo è stato ritrovato carbonizzato a Montagnagrande in una zona impervia e isolata nel cuore della Sicilia, il buco di culo del mondo. Tutte le tracce riconducono ad una comunità religiosa, La Madonna della Misericordia, guidata da padre Mario.
L’unione fa la forza, è proprio vero, i due fratelli Corsaro alla fine riusciranno a risolvere il caso.
Si alzò in piedi, la sua faccia non prometteva niente di buono
- Vieni andiamo a toglierci qualche dubbio- (disse Roberto a Fabrizio)
E si avviò fuori dalla stanza.
L’intruso fa parte di una serie fortunata di gialli di Salvo Toscano che ha come protagonisti i Fratelli Corsaro. La cosa più sorprendente a primo impatto è stata, per chi scrive, leggere per la prima volta un giallo ambientato in una società post-covid. A tal punto sorprendente che al primo segnale si è bloccata. Poi è tornata indietro per rileggere iniziando a fare mille ipotesi e solo andando avanti ha avuto conferma dei suoi sospetti: il giallo è stato ambientato nei terribili anni della pandemia iniziata nel 2020 che ha in parte modificato usi e abitudini dell’umanità intera
Mi salutò col pugno, come ormai si usava […] indossai la mascherina ed entrai[…]aveva due baffetti da sparviero alla Amedeo Nazari che coprì con la mascherina quando entrammo al chiuso[…]
Anche se talvolta ci accorgiamo di non averne ancora preso l’abitudine:
Sì, piacere, Corsaro, feci tendendo la mano aperta. Quello invece mi porse il pugno. Io allora chiusi la mano, mentre lui l’apriva. La solita scenetta. Ci accordammo sorridenti per una stretta.
E naturalmente l’autore non si ferma a questo, sarebbe troppo banale. Fedele ad una delle ferree regole del giallo, che esige una narrazione realistica, consona al contesto sociale in cui la vicenda è stata ambientata, prosegue citando qua e là letture, canzoni, film attuali con qualche retromarcia da boomer agli anni ’60 – ’70 quando la delineazione dei personaggi lo richiede.
Misi su “Io vorrei non vorrei ma se vuoi”[…] Non avevo chiuso occhio come Lennon in “I’m so tired “[…] – Ma ‘sto wok che cos’è, quella cosa della cucina cambogiana?-( qui l’autore gioca con i termini Wok e Woke)
Lo stesso dicasi per le tematiche messe in campo, quali l’identità di genere, la violenza sulle donne, le problematiche legate all’adozione.
Non è necessario essere una coppia sposata per darsi disponibile all’affido: lo può fare una coppia di conviventi, di qualsiasi orientamento sessuale[…] anche un single.
La capacità di saper ben delineare, come già detto, i personaggi è un’altra delle prerogative di Toscano. I suoi si presentano come personaggi veri, non figurine da film. (Il Foglio) grazie a una sapiente analisi condotta con cura e capacità introspettiva. Da questo punto di vista ben riuscita soprattutto la delineazione dei due fratelli Corsaro, esaltata dalla scelta della narrazione in prima persona.
Fabrizio e Roberto sono due fratelli ma, com’è giusto che sia, la loro personalità è diversa. Le loro culture sono abbastanza contrastanti. In fatto di fede, ad esempio, uno, Fabrizio, è ateo persino un po’ blasfemo:
-[…]Sia lodato Gesù Cristo- fece il sacerdote.
Non risposi come Bud Spencer ma replicai con la prontezza di un chierichetto – Sempre sia lodato.-
Mio fratello se la rise sotto i baffi.
L’altro, Roberto, cattolico convinto e persino esperto nella decodificazione di questioni teologiche risolte con interpretazioni molto personali. Ecco quella della strage degli innocenti:
Codice alla mano lo vogliamo qualificare come omicidio volontario plurimo anziché strage? Ma non è che tu puoi mettere in discussione tutto il Nuovo Testamento per questa cosa. Sempre l’ergastolo c’è.
E però le leggi della consanguineità non sono mai in questione e al momento opportuno saltano fuori per manifestarsi in solidarietà, comprensione,
- Senti, scemo. Ti ho detto che ho bisogno di te e Dio solo lo sa quanto mi costa ammetterlo. Domani vengo lì in culo al mondo dove sei. E ti spiego tutto. –
Ben congegnato anche l’intreccio, che nella classica sfida tra lettore e scrittore per la risoluzione finale della vicenda, tiene in sospeso il verdetto quasi fino all’ultima pagina.
Ciliegina sulla torta la sicilianità che si respira a pieni polmoni pagina dopo pagina sino alla conclusione che lascia immaginare un happy and nel futuro di Fabrizio.
Il sole più bello della mia Palermo mi accarezzò, radioso come il sorriso di un bambino.
“La prof.” Maria Lucia Martinez