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Pizzicotti di Leyla Khalil

Il pizzicotto è, con i morsi, una delle prime forme del litigio: modalità infantile per tastare la presenza di chi si ha vicino ma anche per annullarla.
Pizzicotti è la storia di Clessidra, del suo crescere in un corpo in cui sofferenze e malesseri coesistono senza definirsi apertamente, del rapporto viscerale con la sorella Cassandra Rosa Canina, di stanze misteriose in cui è proibito entrare e di amori fuori dalla norma.
Scaramucce, capricci e marachelle non del tutto innocue scandiscono le vicende di una genealogia al femminile, alla ricerca della risposta a una domanda essenziale: perché la mamma di Clessidra ha deciso di darle questo nome?

Recensione

Clessidra è una bambina come tante, è prima una ragazzina poi un’adolescente che vorrebbe essere come le altre bambine che la circondano. Questo sarebbe l’incipit di Pizzicotti se solo fosse vero, perché Clessidra non è una bambina come le altre. Lo scopriamo già dalle prime pagine.

Ci racconta la sua diversità fin da subito, per come si vede, per come si sente e si misura rispetto al mondo che la circonda, attraverso il metro di misura che può avere una bambina con molte domande e poche risposte.

“Specchio specchio delle mie brame, chi è la più brutta del reame?
Sei tu, Clessidra. Ma il tempo porterà una nuova principessa, come ha voluto la Regina tua madre. Dalle soltanto il tempo di crescere.”

Clessidra si misurerà sempre attraverso l’altro, imparerà a farlo soprattutto, e grazie, alla presenza di sua sorella, Cassandra Rosa Canina, che diventerà il suo metro di paragone e punto di riferimento per tutto ciò che la riguarderà nel suo processo di crescita.
Da questi rapporti e confronti vivremo la vita di Clessidra, il suo modo di essere, quello che vorrebbe essere, e come inizierà effettivamente a vivere la sua vita di adolescente.

“Mi chiamo Clessidra, forse mia mamma mi ha dato questo nome per farsi coraggio e convincersi ad aspettare un futuro migliore, ma io lo porto con orgoglio perché l’attesa mi salverà, farà di me una persona redenta: ci sono momenti in cui bisogna agire e momenti in cui bisogna soltanto aspettare.”

Con questa scansione del tempo, andremo piano piano a scoprire le storie che stanno dietro l’origine dei personaggi, e la storia che lega la protagonista a ciò che realmente è.

Alessandra Collodel

Project Manager e web designer appassionata di cucina e di sport, binge watcher e lettrice nel tempo libero, attraverso la scrittura cerco sempre di trasmettere emozioni.