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Sniper Elite, storia di una black operation

Sandra Brux è la prima e unica donna mai reclutata tra i Night Stalkers, “i tipi tosti dell’aria”, un corpo di piloti d’élite del SOAR.
Ma quando un’imboscata sorprende la squadra durante un’operazione di addestramento in Afghanistan, l’elicotterista si ritrova scoperta e senza vie di fuga. Circondata dai nemici. Ferita. Sola.

Unica superstite del massacro, Sandra si ritrova legata, spogliata dell’uniforme e… ostaggio proprio dall’uomo che la CIA l’aveva mandata a cercare, un leader politico di nome Kohistani. Per uno come lui, disgustato dall’idea che gli Americani mandino le donne a combattere le loro guerre, lei è un trofeo inestimabile, da scambiare per una montagna di denaro… o peggio, per dare “l’esempio”.

Il video delle terribili violenze subite da Sandra scuote profondamente il tiratore scelto Gil Shannon e i suoi compagni delle Forze Speciali.
La linea di Washington di solito è quella di non cedere ai riscatti ma, green light o no, gli uomini del SOAR non lascerebbero mai una di loro nelle mani del nemico.

Shannon viene perciò assegnato a un’unità di salvataggio talmente segreta… da non esistere nemmeno per il governo americano. Una black operation pronta ad andare e tornare dall’inferno. E non certo a mani vuote.

Recensione

Partiamo subito con un dato di fatto: questa non è una storia per stomaci deboli.
McEwen e Koloniar non hanno mai la mano leggera con i loro personaggi (c’è da stupirsi che siano sopravvissuti a 4 romanzi, in effetti), ma questa volta, complice anche l’ambientazione in nel teatro di guerra afghano, alcuni punti della narrazione sono piuttosto crudi.

McEwen conosce bene il tipo di uomini di cui parla (è autore, tra le altre cose, della biografia di Chris Kyle, da cui è stato tratto il film American Sniper), e riesce a portare sulla pagina il loro modo di agire e di pensare con una vividezza che pochi altri autori riescono ad avere.

Nessuno, a partire da Gil Shannon, il protagonista, pur compiendo azioni eroiche, viene dipinto come un santo: sono uomini duri. Assassini. Ma con un codice d’onore chiaro e infrangibile: nessun compagno viene lasciato indietro.

Così, quando Sandra Brux viene presa prigioniera, Shannon e i suoi compagni sono disposti a rischiare la vita e la carriera per trarla in salvo – o morire provandoci.
Gli autori raccontano la vicenda dei tentativi di salvataggio di Sandra spostando il focus dal vivo delle operazioni alle stanze del potere, sottolineando in questo modo quanto sia divergente il modo di intendere la guerra dei soldati e dei politici.

E di come spesso la vita e la morte di un uomo o una donna venga decisa a migliaia di chilometri di distanza, basando la scelta su criteri di opportunità in vista delle prossime elezioni.

Denise Antonietti