Patrimonio Culturale e Creatività per il Turismo: a Biella il primo corso di laurea magistrale in Italia
Venerdì 1° ottobre 2021, nell’Auditorium di Città Studi di Biella, in occasione del Forum Città Creative UNESCO, è stato presentato il nuovo Corso di Laurea dell’Università di Torino in Cultural Heritage and Creativity for Tourism and Territorial Development, primo in Italia sulla valorizzazione del patrimonio culturale e della creatività come motori di sviluppo del sistema territoriale e turistico.
Il percorso didattico, della durata biennale, si terrà negli spazi della Città Studi di Biella, città simbolo dell’intersezione tra patrimonio cultural e e imprese creative quale snodo fondamentale per lo sviluppo territoriale ed è il risultato dello stretto dialogo tra l’Ateneo e gli attori del territorio Biellese.
Il nuovo Corso di Laurea, erogato interamente in inglese, affronterà il tema dello sviluppo del sistema turistico-territoriale in una direzione fondata sulla centralità del patrimonio culturale e delle imprese culturali e creative locali come fattori chiave di uno sviluppo sostenibile, integrato, duraturo nel tempo e in grado di assicurare miglioramenti lavorativi, economici e sociali alle comunità locali. Il focus sarà posto sull’interazione fra patrimonio culturale, produzioni creative e turismo, in relazione agli ambiti specificatamente culturali delle Cultural and Creative Industries, vale a dire musei, siti archeologici, archivi, teatri e molto altro
La decisione di creare questo corso di laurea nasce dall’analisi dei dati relativi all’andamento dell’economia turistica e dell’industria creativa pre e durante Covid-19. La crisi pandemica, infatti, ha mostrato delle fragilità sistemiche.
Anzitutto quella di un sistema turistico fondato su una redditività monosettoriale derivante esclusivamente dai numeri delle presenze di un turismo che non consente diversificazione del tessuto commerciale ed economico e necessita di grandi numeri per essere produttivo in termini di biglietti venduti, ristorazione e ricettività alberghiera. Il turismo invece può avere una dimensione trasversale che alimenta lo sviluppo locale in modo più generale, capace di contribuire in maniera cruciale al mantenimento della diversità economica, culturale, sociale e paesaggistica. In secondo luogo, le attività culturali e creative che si svolgono più strettamente in rapporto con lo sviluppo turistico, durante la pandemia si sono paralizzate mostrando impreparazione in termini di ricerca e di processi di innovazione nel campo della digitalizzazione.
L’obiettivo del percorso didattico sarà quindi formare figure professionali di alto livello specializzate nell’attività di progettazione e gestione per lo sviluppo delle imprese creative in rapporto alla valorizzazione e fruizione dei beni culturali e ambientali, nell’organizzazione di eventi culturali, espositivi e dello spettacolo, nella gestione dei servizi di accoglienza, fruizione e valorizzazione dei beni culturali negli enti pubblici, nelle imprese private, cooperativi e consortili, e consulenti qualificati nelle istituzioni governative, centrali e decentrate, nei settori del turismo, della cultura, dei beni culturali, ambientali e dello sviluppo locale.