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Rai Documentari presenta “La Prima Donna che”

Trenta affascinanti ritratti di donne pioniere, raccontate dalla voce di altrettante giovani testimonial. Una rassegna transgenerazionale che, attraverso pillole video quotidiane, unisce la voce delle donne di ieri e di oggi. In onda dal lunedì al venerdì dal 24 maggio al 2 luglio, alle 16:25 su Rai Uno. 

Rai Documentari presenta “La Prima Donna che”, una rassegna in pillole dedicata alle grandi donne che, con il loro coraggio e la loro determinazione, sono riuscite a vivere una ‘prima volta’, e a cambiare il mondo e la società. Con il patrocinio del Ministero per le pari opportunità e la famiglia e in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità della Rai, il progetto ricostruisce, grazie al contributo di Rai Teche e al patrimonio di immagini degli archivi storici dell’azienda, figure di donne straordinarie, nomi noti e donne comuni.

“La storia non sempre ha reso ragione alle tante donne che in Italia hanno saputo aprire strade per le altre donne e per le donne a venire” spiega il Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. “Oggi portare ad emersione questa storia è non soltanto doveroso ma necessario: c’è un percorso di responsabilità che ciascuna e ciascuno di noi esercita nei confronti delle generazioni future ed è la responsabilità di liberare opportunità. È importante che a contribuire a questo percorso di consapevolezza che ha al centro, protagoniste, le donne del nostro Paese, sia il servizio pubblico radiotelevisivo, con una scelta di cui sono grata”.

A partire dal 24 maggio, ogni giorno dal lunedì al venerdì, per sei settimane andrà in onda su Rai Uno un video racconto che ripercorre in poco più di due minuti la storia di donne che sono state pioniere in diversi campi, dalla Letteratura e l’Arte, fino alla Politica e la Scienza, ma anche il Cinema e la TV, il mondo dell’impresa e delle professioni. Personaggi come Margherita Hack, la prima donna a dirigere un osservatorio; Luisa Spagnoli, prima imprenditrice del Made in Italy; Lina Merlin, prima donna eletta al Senato, da cui l’omonima legge, Maria Teresa de Filippis,prima donna pilota di Formula 1.E ancora, Francesca Serio, prima attivista contro la Mafia; Bianca Maria Piccinino, prima a condurre un telegiornale in Italia; Angela Giussani, prima ad aver fondato una casa editrice per fumetti e Cecilia Mangini, la prima documentarista in Italia, per citarne alcune.Trenta biografie ispiratrici di innovative donne che hanno combattuto contro gli stereotipi del loro tempo e capaci con la loro determinazione e passione, di anticipare i tempi, aprire strade nuove, scardinando pregiudizi, sfidando i principi retrogradi della società.  

Prodotto da Rai Documentari, vede al lavoro un team tutto al femminile, con la supervisione editoriale della vice direttrice di Rai Documentari Karina Laterza, “La Prima Donna che” è un progetto transgenerazionale che unisce la voce delle donne che hanno fatto la Storia a quella delle giovani di oggi. Ogni storia, infatti, è accompagnata dalla voce narrante di una testimonial, trenta giovanissime ragazze tra studentesse, insegnanti, attrici, scrittrici, scelte per rappresentare la figura femminile del nostro tempo, in un grande racconto corale di empowerment femminile. 

“Ho pensato a ‘La Prima Donna che’ come a una goccia giornaliera che batte sullo stesso punto. Un format per sgretolare le sedimentazioni secolari prodotte dagli stereotipi di genere e per rafforzare nelle giovani donne la consapevolezza di poter realizzare i sogni più ambiziosi”, sottolinea l’ideatrice Alessandra di Michele Bragadin

“Per questo progetto all’insegna dell’empowerment femminile, che merita tutta l’attenzione da parte del servizio pubblico, abbiamo voluto un format innovativo, efficace e immediato nei contenuti e nei messaggi, perfetto per il day time e un approccio multipiattaforma” sottolinea Duilio Giammaria, Direttore di RAI DOCUMENTARI. “Le video pillole non solo troveranno spazio ogni giorno sulla prima rete Rai ma saranno fruibili anche su Rai Play, con una pagina dedicata, e si potranno ascoltare su Radio Uno”.