Home / Arte & Cultura  / Ennio Morricone, 55 anni di melodie immortali

Ennio Morricone, 55 anni di melodie immortali

Al solo suono del suo nome, nella mente la musica irrompe repentina, fluisce in tutta la sua melodia. Impossibile non ritrovarsi a sussurrare commossi, a fior di labbra, le armonie che hanno accompagnato la vita di intere generazioni.

Ennio Morricone è morto a 91 anni a causa della frattura di un femore, per una caduta avvenuta nella sua casa romana. Si è spento all’alba di oggi, in una clinica romana.

Giorgio Assumma, legale e amico di famiglia, fa sapere che i funerali si terranno in forma privata “nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza”.

Meravigliose le parole con cui Assumma ha raccontato gli ultimi attimi di vita terrena del Maestro: “Ha conservato sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità. Ha salutato l’amata moglie Maria, che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stato accanto fino all’estremo respiro, ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato”.

Ma soprattutto, quest’uomo fantastico che ha regalato al mondo melodie immortali, negli ultimi istanti ha avuto un grandissimo gesto d’amore per ognuno di noi, dedicando “un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività”.

Ennio Morricone aveva poca simpatia per la definizione di “colonna sonora”, spessa attribuita alle sue opere. Amava invece chiamarla “musica da film”. E aveva ragione. Perché il suo rapporto con Sergio Leone, amico e compagno fin dalle scuole elementari, ha portato a capolavori immortali: dalla Trilogia del Dollaro, che ha reso eterne pellicole come Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono il brutto e il cattivo fino a quella che invece ritmava Tempo e Storia: C’era una volta il West, Giù la testa, C’era una volta in America.

Ennio Morricone – C’era una Volta il West – Concerto a Venezia 10.11.07

La sua musica ha accompagnato scene commoventi e drammatiche anche in Nuovo cinema Paradiso. Dal primo lavoro nel 1961 con Il federale, per la regia di Luciano Salce, fino al 2016 con Voyage of Time, il film documentario del regista Terrence Malick.

Compone per film del tutto differenti, da Bernardo Bertolucci a  Marco Bellocchio e Pier Paolo Pasolini. È scelto anche per le grandi produzioni internazionali e per cinque volte è nella cinquina dell’Oscar: “I giorni del cielo” nel 1979, “The Mission” nel 1986, “Gli Intoccabili” nel 1987, “Bugsy” nel 1991 e “Malena” nel 2000. Nel 1985 solo per problemi burocratici il distributore americano non riesce a far concorrere all’Oscar “C’era una volta in America” che vince invece i Golden Globes per miglior regista e miglior colonna sonora, da molti considerata forse la migliore delle sue quasi 400.

Il 25 febbraio nel 2007 finalmente l’Academy gli conferisce l’Oscar alla carriera, consegnatogli da Clint Eastwood. Il 2 febbraio dello stesso anno, alle Nazione Unite dirige “Voci dal Silenzio“, concerto contro tutte le stragi della storia, che il Maestro ha dedicato anche alle vittime dell’11 settembre 2001.