In quella che è la più recente delle sue iniziative per promuovere il lavoro degli artisti di oggi, approfondire il legame tra arte contemporanea e il passato e rendere l’arte più accessibile al grande pubblico, il filantropo Nicolas Berggruen ha annunciato oggi la creazione di Berggruen Arts & Culture e l’acquisto da parte del Nicolas Berggruen Charitable Trust dello storico Palazzo Diedo, nel sestiere Cannaregio di Venezia, attualmente in corso di restauro e di rinnovo per servire come base per questo articolato programma internazionale e per le sue attività a Venezia e nel mondo.
A Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture ospiterà una serie di mostre — alcune con opere appartenenti alla collezione personale di Nicolas Berggruen — oltre che installazioni, simposi, e il programma di artist-in-residence che promuoverà la creazione di arte a Venezia. Per dare vita al palazzo durante la fase di ristrutturazione e rendere visibile al pubblico il suo nuovo ruolo, Berggruen Arts & Culture ha scelto Sterling Ruby per inaugurare il progetto di residenza d’artista (artist-in-residence). Ruby creerà A Project in Four Acts, installazione pluriennale il cui primo elemento debutterà il 20 aprile 2022 e sarà esposto per tutta la durata della 59a Biennale Arte.
Mario Codognato, curatore di arte contemporanea di fama internazionale, che è stato capo curatore del MADRE a Napoli e direttore della Anish Kapoor Foundation a Venezia, è stato nominato direttore artistico di Berggruen Arts & Culture. L’architetto veneziano Silvio Fassi sta supervisionando l’intervento di restauro del palazzo, che aprirà ufficialmente nel 2024, in concomitanza con la Biennale di Venezia.
Ha commentato Nicolas Berggruen: “Nutrendo un profondo amore per Venezia, desideravo da tempo creare un luogo in cui l’arte potesse essere ispirata dalla città e creata nella città. Siamo emozionati all’idea di realizzare ora questo sogno ristrutturando Palazzo Diedo — un edificio magnifico per molto tempo associato a una delle famiglie storiche di Venezia — e rendendolo accessibile al grande pubblico come sede dell’iniziativa Berggruen Arts & Culture. Guardiamo con entusiasmo all’idea di vedere artisti innovativi della città e di ogni parte del mondo venire a Palazzo Diedo per realizzare nuove opere e proporre nuove idee, restituendo a Venezia la sua importanza come luogo di creazione artistica.”
Ha aggiunto Mario Codognato: “Dopo aver trascorso una lunghissima parte della mia carriera lontano dalla città in cui sono nato e dal luogo che mi ha formato, sono entusiasta di essere di nuovo a Venezia, e di affiancare Nicolas Berggruen nella realizzazione di questo nuovo polo creativo che è così promettente. Come Nicolas, credo nell’arte che parla al pubblico, che ci induce a pensare in modo diverso e che innesca discussioni — e credo che la città di Venezia non abbia soltanto un passato ma anche un futuro come uno dei grandi crocevia mondiali dell’arte e delle idee.”
Ha dichiarato Sterling Ruby: “È un onore straordinario essere scelto come primo artist-in-residence alla Berggruen Arts & Culture, lavorare con Palazzo Diedo e fare parte dell’ambiziosa visione di Nicolas. Durante il restauro dei prossimi anni, l’installazione che ho immaginato cambierà con l’edificio, esprimendo e anche commentando che cosa significa lavorare per un palazzo con una lunghissima storia, e riflettendoin modo diretto, concreto, le tradizioni della creazione di arte e artigianato che sono parte integrante di Venezia.”
La prima fase di A Project in Four Acts di Ruby sarà una struttura in rilievo che si appoggia sulla facciata del palazzo e che rimarrà esposta fino a novembre 2022. Parallelamente all’inizio dei lavori, Ruby allestirà due installazioni esterne tra la fine del 2022 e la tarda primavera del 2023, rispondendo alla struttura e avvolgendola man mano che si trasforma. La fase finale comprenderà una residenza che si concluderà con una mostra a Palazzo Diedo, nell’ambito dell’inaugurazione ufficiale nella primavera 2024.
Le iniziative di Nicolas Berggruen nel campo delle arti visive e della cultura hanno abbracciato tradizione e sperimentazione. Esponente di una famiglia leggendaria nell’ambito dell’arte europea del Novecento, il filantropo è stato fondamentale per l’ampliamento della programmazione e dell’autonomia curatoriale del Museum Berggruen, che dal 2000 fa parte della Nationalgalerie di Berlino. Fondatore del Berggruen Institute, ha capitanato l’espansione dell’Istituto con una presenza a Los Angeles, Pechino e Venezia. Ha sostenuto progetti patrocinati dall’Istituto che abbinano i più grandi artisti contemporanei, tra cui Anika Yi, Ian Cheng, Rob Reynolds, Agnieszka Kurant, Pierre Huyghe e Nancy Baker Cahill con ricercatori nel campo dell’intelligenza artificiale e della biologia, per creare opere che esplorano il cambiamento delle nostre idee su cosa significa essere umani.
Palazzo Diedo è il secondo edificio storico acquistato da Nicolas Berggruen Charitable Trust a Venezia, dopo la Casa dei Tre Oci alla Giudecca, principale base europea del Berggruen Institute. Nei mesi di aprile e giugno 2022, Berggruen Arts & Culture presenterà alla Casa dei Tre Oci una serie di conversazioni con artisti in collaborazione con ArtReview.
Berggruen Arts & Culture svolgerà anche attività quali mostre, incontri, conferenze e residenze non solo a Palazzo Diedo e alla Casa dei Tre Oci, ma anche in altri luoghi come il Museum Berggruen di Berlino e il Berggruen Institute di Los Angeles.
Palazzo Diedo è stato costruito nei primi del 1700 dall’architetto Andrea Tirali per l’omonima famiglia, arrivata a Venezia nel 790 da Altino. I Diedo hanno occupato per secoli un posto importante nella storia di Venezia. Vincenzo Diedo fu nominato patriarca di Venezia nel 1556 da Papa Paolo IV e ricoprì quel ruolo fino al 1560. Altri componenti di questa famiglia aristocratica hanno svolto funzioni di spicco: tra loro ci sono comandanti militari, un ambasciatore, un vescovo e un senatore. Situato nel cuore di Cannaregio, il grande palazzo di tre piani è rinomato per la sua posizione, circondato dal Rio di Santa Fosca, il Rio Grimani e il Rio del Trapolin, con il Rio della Maddalena che scorre davanti all’edificio. La facciata presenta due piani nobili con sette grandi finestre a ogni livello. I soffitti hanno affreschi di famosi artisti veneziani, tra cui Francesco Fontebasso e Costantini Cedini. La città di Venezia ha acquisito Palazzo Diedo nel 1888. L’edificio è stato per decenni una scuola elementare, con generazioni di scolari di Cannaregio che hanno imparato a leggere, a scrivere e a fare i conti nelle sue aule. Nel 1989, il palazzo è stato assegnato al Ministero della Giustizia e ha ospitato il Tribunale di sorveglianza dal 1993 al 2012. Andrea Tirali è un rinomato architetto italiano il cui lavoro si può vedere in tutta Venezia e in tutto il Veneto, in Piazza San Marco, nella cappella di San Domenico della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, nel portico di San Nicolò di Tolentina di Vincenzo Scamozzi, nella facciata di San Vidal e nel Ponte dei Tre Archi.
In copertina, Palazzo Diedo, sede di Berggruen Arts & Culture, situato a Venezia, nel sestiere di Cannaregio, rio di Santa Fosca. © Alessandra Chemollo, courtesy Berggruen Arts & Culture.