Dalle gran brutte parole al loro indirizzo si arriva ben presto agli accidenti di fantasia e da questi al flacone di insetticida è un attimo. Zanzare malefiche, impertinenti, maledettamente ronzanti sempre a un millimetro dalle nostre orecchie, bubboni pruriginosi che rendono gambe e braccia qualcosa di inguardabile, ma cosa abbiamo di così attraente per questi molestissimi insetti?
A quanto pare le cause sono parecchie. Tra queste la principale è l’Anidride Carbonica che noi tutti produciamo attraverso la respirazione, funziona come un radio-faro che consente alla maledetta di turno di avere un’indicazione sufficiente a capire che li vicino c’è qualcosa di succulento, al sangue direi. Cosa da non credere le zanzare riconoscono alcuni colori come il nero e il rosso, quindi ricordiamoci di evitare di indossarli. Infine, quando ormai il nostro respiro ha organizzato un perfetto sentiero di discesa e la bestia vigliacca è abbastanza vicina, ecco che entrano in gioco due fattori collegati: il calore corporeo che indirizza la kamikaze ronzante a mo’ di missile a ricerca infrarossa e, ovviamente, il sudore. Ognuno di noi ha un odore proprio e alcune zanzare, quelle specializzate nel pungere l’uomo, lo riconoscono con estrema precisione. E colpiscono!
Una serie di ricerche scientifiche hanno dimostrato che esistono dei virus in grado di renderci particolarmente graditi alle zanzare. Direttamente da Focus: “Uno studio recente ha visto che i virus Zika e Dengue, responsabili delle omonime malattie, alterano l’odore delle persone per attirare le zanzare del genere Aedes che diventano il vettore verso nuove vittime”. La molecola responsabile di questo “profumo” estasiante è l’acetofenone, che si trova in particolar modo sulla pelle di topi e umani infettati e attraente per le Aedes.Aegypti. Che bello essere appaiati ai topi, aumenta l’autostima.
Purtroppo nessun alimento ha dimostrato di avere la capacità di tenere lontane le zanzare, mentre invece qualcuno di questi ha evidenziato l’effetto contrario come, per esempio, la birra (e ti pareva! Neanche il conforto di una meravigliosa bionda ghiacciata. Anche rossa o ambrata o blanche andrebbe bene lo stesso, sia ben chiaro). Tanto per farci stare meglio, ecco l’esperimento condotto da ricercatori di Francia e Burkina Faso: un bel litro di birra buttato giù a palla di cannone ed ecco che i volontari diventavano più attraenti per le Anopheles gambiae (che sono i vettori della malaria). Più prova di così.
L’ultimo richiamo per zanzare potrebbe invece giocare a favore di chi preferisce evitare l’esercizio fisico. Ricercatori della Florida International University hanno scoperto il modo in cui le zanzare riescono a individuare le sostanze presenti nel nostro sudore. Hanno notato che gli insetti modificati geneticamente (rendendo inattivo un recettore sulle antenne), non erano sensibili all’acido lattico presente nel sudore e quindi non erano più particolarmente attratte dalle braccia dei volontari o da indumenti sudati.
Un punto per i pigri, ma decine per le zanzare. Non c’è partita.