Nasce Fondazione Mente, idee e progetti con un cuor di …Leone

In occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza dell’Autismo, Fondazione Mente annuncia la propria costituzione per promuovere interventi innovativi e concreti per il supporto ai soggetti con disturbi del neuro sviluppo, con particolare attenzione all’autismo, e alle loro famiglie. Preannunciata dalla campagna social #iosonoleone, cui hanno aderito diversi artisti italiani del mondo dello spettacolo, la Fondazione ha come primo obiettivo la realizzazione di un innovativo centro terapeutico-ludico-sportivo a Roma.

Fondazione Mente nasce dalle idee, dall’impegno e soprattutto dall’esperienza dei suoi fondatori, Vanessa Bozzacchi e Manuele D’Oppido, che si confrontano da anni e in prima persona con le problematiche dell’autismo. Lo testimonia la stessa campagna social di lancio della Fondazione (#iosonoleone) che, nelle scorse settimane, ha avuto come protagonista proprio Leone, figlio di Vanessa: un bellissimo bambino di quasi 9 anni, che già a 16 mesi ricevette una prima diagnosi di spettro autistico con disturbo della comunicazione (qui i dettagli della sua storia).

“Quest’iniziativa suscita in noi emozioni forti e complementari: la volontà di dare una mano a chi vive e vivrà un disorientamento come il nostro, la responsabilità di agire con una missione ben chiara e soprattutto il bisogno di fare presto per dar vita ai progetti, magari a discapito della ‘partenza perfetta’ essendo impegnati su tanti fronti: dall’aggiornamento di materiali informativi e sito web al completamento degli adempimenti burocratici. Ringrazio con calore chi ci sta dando il proprio sostegno, aderendo alla campagna social, accettando ruoli di rilievo nella fondazione o offrendo il proprio contributo economico, piccolo o grande che sia” spiega Manuele D’Oppido, fondatore e Presidente di Fondazione Mente.

A sostenere la fondazione, ci sono artisti sensibili quali Emma Marrone e Alessandro Borghi, ambassador del progetto, e tanti altri “amici” che hanno aderito alla campagna #iosonoleone. Professionalità riconosciute quali Sara Sozzani Maino, Head of Vogue Talents, e Alessia Mantovani, psicologa e psicoterapeuta, siedono nel Consiglio d’Amministrazione, accanto ai due fondatori. 

Con lo stesso spirito, saranno presto costituiti anche un Comitato Direttivo – per la gestione dell’operatività quotidiana – e, soprattutto, il Comitato Scientifico la cui composizione, di prossimo annuncio, prevede la presenza di prestigiose personalità della Medicina e della Ricerca Scientifica.

“In nome di Leone, come primo, ambizioso obiettivo, intendiamo realizzare il progetto A(i)uTiAmo, un innovativo Centro terapico che opererà per l’educazione, la relazione e l’integrazione sociale degli utenti, migliorando la qualità della loro vita e di quella delle loro famiglie.” afferma Vanessa Bozzacchi, fondatrice e Vicepresidente di Fondazione Mente, che aggiunge: “Se è vero che in Italia esistono molte realtà serie e impegnate nel campo dell’autismo è altrettanto vero che non esiste nulla che abbia le caratteristiche della struttura che da sempre avremmo voluto  per Leone e che ora andremo a realizzare.”

A(i)uTiAmo, un progetto davvero unico

Grazie all’utilizzo di risorse proprie, finanziamenti agevolati, contributi di grandi aziende e donazioni di privati cittadini, la struttura potrà prendere vita in un’area di circa 3 ettari, situata a Roma, in località La Castelluccia, nel quadrante nordest della Capitale, e prevede la totale ristrutturazione dell’esistente con uso di tecnologie costruttive e materiali naturali compatibili con il contesto rurale-paesaggistico.

Il Centro accoglierà circa 180 ospiti – principalmente bambini e adolescenti, ma non solo – con una diagnosi di autismo recente, o effettuata presso la struttura, e con priorità d’accesso in base a età e gravità. 

Con scelte terapeutiche mai dogmatiche ma sempre cucite addosso, gli utenti potranno contare sull’aiuto di vari operatori: neuropsichiatri, psicoterapisti, addetti all’assistenza e figure di affiancamento per i laboratori.

Da mattina fino al tardo pomeriggio – mediante esercizio sportivo, laboratori di arte, cucina e musica, attività di pet therapy e orto therapy – gli ospiti saranno aiutati a esprimere le loro abilità, contrastare l’auto-isolamento, conquistare una maggior autonomia e acquisire nuove risorse persino per un futuro inserimento lavorativo.

Il centro – una volta realizzato – interagirà con diversi istituti di ricerca e formazione, per creare un’importante condivisione tra studiosi-ricercatori e i vari operatori del settore, cui saranno erogati anche servizi formativi.

Una volta conclusasi la raccolta fondi, il piano prevede la realizzazione dell’intero progetto già entro i 10 mesi successivi: da quel momento, il Centro inizierà a sostenersi economicamente in autonomia, richiedendo alle famiglie degli ospiti il versamento di una quota mensile definita unicamente in base alle esigenze specifiche di trattamento dell’assistito, dunque in base a tipo di diagnosi e terapia necessaria,  con tariffe senza fini di lucro, possibilità di pacchetti agevolati e , addirittura, erogazione in carico alla struttura delle ore di terapie e di taluni laboratori per un numero prefissato di pazienti appartenenti a famiglie indigenti.

“La nostra idea è che quella di creare con il progetto di Roma un modello ludico-terapico che, con pazienza e perseveranza, possa essere replicato dalla Fondazione per offrire, ad altre aree di Italia, l’erogazione in un unico posto di servizi integrati di terapia, animazione, sport e ricerca” auspicano Vanessa e Manuele.

Come aiutare A(i)uTiAmo

La realizzazione di A(i)uTiAmo comporterà, secondo i piani, un investimento di circa 3 milioni di euro che proverranno – per circa la metà –  da strumenti di finanza agevolata e per il resto da contributi di grandi aziende e donazioni di privati cittadini che potranno versare una quota libera mediante bonifico bancario (IT11 Z031 2403 2720 0002 3232 323) o attraverso il canale PayPal e, anche, destinare il proprio 5X1000 a Fondazione Mente indicandone il codice fiscale 96207360582 in dichiarazione dei redditi. Ovviamente, gli eventuali contributi daranno diritto ai relativi benefici fiscali previsti dalla legge.

Tutte le spese per la costituzione di Fondazione Mente sono state sostenute dai fondatori e così sarà anche per il suo funzionamento fino a quando non sarà chiuso il primo bilancio in attivo.

Al contempo, i donatori saranno aggiornati costantemente sull’impiego dei fondi, anche in relazione allo stato di avanzamento progettuale, mediante regolari comunicazioni via email nonché tramite un’apposita sezione del sito attualmente in fase di predisposizione. E, qualora mai un contributo non venisse impiegato, verrà restituito all’autore della donazione.