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Caro bollette: sei consigli per risparmiare

C’è allarme per il caro bollette che è scattato il primo ottobre e per gli ulteriori rincari che gli odierni costi delle materie prime potrebbero innescare. Arriva, come previsto, la stangata su luce e gas che aumenteranno, rispettivamente, del 29,8% e del 14,4%. Rincari che, senza l’intervento del governo da circa 3 miliardi di euro, sarebbero stati ancora maggiori (oltre il 45% per l’elettricità e più del 30% per il gas).

In termini di effetti finali, riguardo all’elettricità, nel 2021 la spesa annuale per la famiglia-tipo sarà di circa 631 euro, con una variazione del +30% rispetto al 2020 (corrispondente ad un aumento di circa 145 euro su base annua). Invece, la spesa annuale della famiglia-tipo per la bolletta gas nel 2021 sarà di circa 1.130 euro, con una variazione del +15% circa rispetto al 2020 (corrispondente ad un aumento di circa 155 euro su base annua)[1].

È più importante che mai, quindi, attuare dei comportamenti virtuosi per non sperperare energia in eccesso e, in questo modo, cercare ugualmente di risparmiare sui propri consumi. Come diventare più virtuosi, dunque? Ecco i consigli di Matteo Birindelli, country manager di Qundis in Italia, leader europeo nella gestione di dati dei consumi energetici.

Far areare correttamente gli ambienti – Una corretta areazione fa risparmiare molto sui costi di riscaldamento: è importante aprire tutte le finestre due volte giorno per almeno 10 minuti. Un’areazione dei locali solo per un breve periodo ma con un ampio scambio, anziché costante, comporta un considerevole risparmio di energia. Ovviamente, è bene spegnere il riscaldamento nel corso di questa operazione.

Decidere quando accendere i termosifoni – È inutile tenere acceso l’impianto termico giorno e notte. Il calore accumulato quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente comfort anche nel periodo di spegnimento. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle differenti zone climatiche: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E alle 6 ore della zona A.

Regolare sempre la temperatura degli ambienti grazie al supporto di teste termostatiche meccaniche ed elettroniche – Avere in casa temperature estive in autunno è uno spreco, anche perché l’aria calda e secca non fa bene alla salute. Secondo la legge, le temperature non devono superare i 20 gradi (con una tolleranza di +/- 2°C), ma già 19 gradi sono sufficienti a stare bene e non spendere una fortuna a fine mese: ridurre la temperatura dell’ambiente di 1 °C fa risparmiare circa il 6% sui costi di riscaldamento. Al contrario, non bisogna neanche lasciar raffreddare del tutto le stanze, poiché scaldarle nuovamente da principio costa più energia e di conseguenza più denaro.

Utilizzando queste accortezze nell’utilizzo dei termosifoni si può risparmiare dal 20% al 40% delle spese di riscaldamento, sgonfiando le bollette dell’energia elettrica e quelle del gas.

Applicare il buon senso – Ci sono dei comportamenti necessari per non disperdere il calore: sembra banale, ma è importante chiudere le porte delle stanze. Questo vale soprattutto per porte tra stanze che vengono scaldate maggiormente e quelle scaldate meno. Ancora, è essenziale chiudere serrande, battenti e tende per evitare che il caldo fuoriesca all’esterno.

Monitorare costantemente i consumi – Quando le bollette arrivano a casa è ormai tardi, ma è possibile agire preventivamente. Il monitoraggio è fondamentale per ottimizzare i propri consumi. Molte indagini a riguardo confermano che, semplicemente grazie alla presenza di misuratori di calore, è possibile risparmiare tra il 15% e il 20% delle spese energetiche. Solo quando il consumo viene misurato tendiamo ad economizzare veramente l’utilizzo delle risorse a nostra disposizione; ripartizioni forfettarie, al contrario, incentivano lo spreco.

Essere informati, sempre – Essere informati rende tutti un po’ più responsabili e anche più “green”. Installare i sistemi di contabilizzazione ci porta a misurare i nostri consumi e avere un’indicazione esatta della nostra spesa e questo, di conseguenza, ci rende più accorti rispetto al risparmio energetico. Se tutti iniziassimo ad agire in questo modo, nel lungo periodo potremmo riscontrarne benefici anche in termini ambientali.


[1] Fonte: ARERA – https://www.arera.it/it/com_stampa/21/210928agg.htm