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Come si allena la mente nello spazio

Deep Blue al fianco di ESA per l’addestramento dei nuovi candidati astronauti. La PMI italiana è stata scelta dall’Agenzia Spaziale Europea per il corso di “Human Behaviour & Performance”: per due settimane insegnerà ai nuovi astronauti l’importanza del lavoro in team per il successo delle missioni spaziali. Luca Parmitano: “Il lavoro di squadra è duro ma bisogna brillare insieme”.

Deep Blue, prima PMI italiana per progetti di ricerca e innovazione finanziati dall’UE vinti e realizzati nei programmi Horizon, è stata selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea – ESA – per l’addestramento dei nuovi candidati astronauti Sophie Adenot, Pablo Álvarez Fernández, Rosemary Coogan, Raphaël Liégeois e Marco Sieber, selezionati tra oltre 22.500 candidati provenienti dagli Stati membri dell’ESA nel novembre 2022.

A loro si aggiungerà anche Katherine Bennell-Pegg, Director of Space Technology presso l’Agenzia Spaziale Australiana, che intraprenderà l’addestramento di base per gli astronauti insieme ai candidati di ESA.

Al giorno d’oggi, con la tecnologia a nostra disposizione, il problema di volare nello spazio non è più soltanto tecnico. Come hanno più volte spiegato esperti astronauti, un fattore determinante per il successo delle missioni spaziali riguarda la capacità di lavorare in team, l’andare d’accordo con i compagni anche in situazioni di stress e difficoltà, l’essere consapevoli di se stessi e del fatto che ogni azione del singolo ha un impatto sull’intero equipaggio. In questo senso, lavorare sulle prestazioni e sui comportamenti umani significa aiutare gli astronauti a trarre il massimo da ogni situazione, nel lavoro di squadra e nelle situazioni di incertezza che incontreranno. 

“Il lavoro di squadra è un duro lavoro. Arriviamo qui come astronauti, come esecutori. Siamo abituati a concentrarci sul nostro lavoro, a ottenere un risultato e portarlo a termine. Improvvisamente però non riguarda solo noi, si tratta del lavoro che facciamo come squadra, si tratta di brillare insieme. Può essere difficile da definire e può anche essere difficile da mettere in pratica. Human Behaviour & Performance è importante perché aiuta a trarre il massimo da ogni situazione in cui è coinvolta una squadra” interviene Luca Parmitano, astronauta ESA, che prenderà parte come docente a uno dei moduli del corso. 

I trainer di Deep Blue saranno Simone Pozzi, CEO dell’azienda ed esperto di innovazione human-centred in settori ad alta tecnologia e Angela Donati, Senior Training Consultant. Entrambi hanno già tenuto in più occasioni per ESA il corso di “Human Behaviour & Performance” per il Ground Control, ovvero per gli operatori che lavorano da terra al controllo delle missioni spaziali.

Ora Pozzi e Donati ritornano al fianco di ESA per lo stesso corso, rivolto ai nuovi astronauti che prenderanno parte alle future missioni spaziali. Il corso, della durata di 40 ore, si terrà dal 4 al 12 maggio presso lo European Astronaut Centre di Colonia, in Germania.

“La vera frontiera delle future esplorazioni spaziali è la prestazione umana, fondamentale per saper affrontare situazioni inaspettate e ostili, e per far funzionare al meglio un team di astronauti che oggi è impegnato in missioni della durata di qualche mese ma in prospettiva saranno impegnati anche per anni, come per le missioni che si stanno progettando di permanenza sulla Luna o verso Marte” dice Simone Pozzi, CEO di Deep Blue e trainer per ESA.  

“Nelle nuove missioni spaziali, per i membri degli equipaggi sarà sempre più cruciale saper eccellere nelle competenze comportamentali, per raggiungere gli obiettivi e portare a termine le missioni, ma soprattutto perché ti salvano la vita” conclude Angela Donati, Senior Training Consultant di Deep Blue e trainer al corso per ESA.  

Il corso di “Human Behaviour & Performance” per i candidati astronauti di ESA e tenuto da Deep Blue affronterà i seguenti temi e obiettivi: 

  • Comunicazione, per allenare la chiarezza comunicativa a bordo e con il Ground, sapendo adattare il linguaggio ai diversi interlocutori.
  • Teamwork, per imparare a formare un gruppo di lavoro in modo molto veloce, elemento fondamentale nelle missioni spaziali che impatta sulla loro performance e sulla loro sopravvivenza.
  • Leadership in ambienti estremi, con l’obiettivo di saper essere Leader ma anche Follower, perché durante le missioni le leadership cambiano continuamente a seconda dei task.
  • Conflict Management, per imparare i molteplici approcci alla gestione del conflitto a seconda delle situazioni.
  • Self Care, per allenare la capacità di avere consapevolezza di sé, saper cogliere i segnali di stress e sapere come gestirli.
  • Errore Umano: comprendere che cos’è l’errore, le tipologie di errori e come gli errori sono collegati all’essere umano.
  • Fattori Multiculturali, per imparare a relazionarsi tra astronauti con culture diverse e con background di formazione diverse (ad es. militari e scienziati). 

In copertina, Luca Parmitano sul Mobile Servicing System durante la sua prima passeggiata spaziale