Crisi energetica, l’appello per prolungare l’ora legale

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre ritorna l’ora solare. Secondo i dati di Terna relativi al 2021, nei 7 mesi di ora legale l’Italia ha consumato 450 milioni di KWh in meno e risparmiato circa 105 milioni di euro. In un periodo così difficile come quello attuale, perché allora non prorogare l’ora legale? È quanto si chiedono esperti, istituzioni e società civile: la petizione su change.org ha già raccolto quasi 120mila firme.

È stato pubblicato sulla rivista Lancet Regional Heath Europe l’appello al Governo lanciato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) insieme ai rappresentanti delle istituzioni e della società civile, corredato da oltre 118mila sottoscrizioni di cittadini raccolte finora grazie a una petizione sul sito change.org, finalizzato a prorogare l’ora legale in Italia.

Nell’appello Sima, esperti, rappresentanti della politica, delle istituzioni e della società civile chiedono al Governo una temporanea sospensione del passaggio all’ora solare almeno fino al 30 novembre. Un provvedimento analogo a quello sperimentato negli USA nel 2007, quando l’ora legale fu prorogata per 4 settimane, consentendo un documentato risparmio energetico. 

Prolungare la durata dell’ora legale consentirebbe un risparmio energetico pari a oltre 500 milioni di euro all’anno grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica, e un taglio alle emissioni climalteranti per un totale di 200mila tonnellate di CO2 all’anno, con conseguenze positive sulla salute umana – spiega Sima.

Il prof. Francesco Schittulli, presidente della LILT, tra i firmatari dell’appello, a questo proposito dichiara: «La crisi energetica che stiamo vivendo rappresenta l’occasione perfetta per sospendere temporaneamente il passaggio all’ora solare, guadagnando di fatto un’ora di luce e calore solare ogni giorno. I benefici derivanti da questa scelta non sarebbero solo limitati al risvolto economico, contrastando il caro energia, ma ne gioverebbe anche il benessere della comunità, visto che lo sfasamento di un’ora determina conseguenze sia a livello di umore, sia a livello fisico, mettendo spesso a rischio la qualità del sonno. Senza dimenticare tutti i benefici derivanti da un minor inquinamento ambientale, con 200.000 tonnellate di emissioni climalteranti in meno ogni anno.»

Tra i firmatari dell’appello figurano il sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania ed ex Euro-parlamentare Nicola Caputo, Luigi Gabriele (Presidente di Consumerismo No Profit), Luca Levrini (Presidente della Fondazione Alessandro Volta), Francesco Schittulli (Presidente LILT), Annarita Corrado (Dirigente Scolastica e Presidente del Consiglio Comunale di Maglie) e l’epidemiologo Prisco Piscitelli (Vicepresidente SIMA).