Disseta un randagio, salva una vita

L’acqua è un bene prezioso e fondamentale per la sopravvivenza di tutti. Evitiamo gli sprechi e utilizziamola responsabilmente, ma non neghiamo la possibilità di bere a chi non ha altri modi per farlo a causa della siccità. Lasciare una ciotola d’acqua fuori dalla porta della propria casa o del proprio negozio non costa nulla, ma può salvare una vita. La campagna di LNDC Animal Protection per gli animali senza casa.

L’estate è ormai nel clou e come ogni anno torna la campagna di sensibilizzazione per aiutare i randagi lanciata da LNDC Animal Protection. Il grande caldo e la scarsità di piogge, particolarmente accentuati quest’anno, mettono a durissima prova la vita dei tantissimi animali che vivono liberi. Cani e gatti randagi in primis, ma anche tanti uccelli selvatici che hanno difficoltà a trovare dell’acqua da bere. Per questo, ancora una volta, LNDC Animal Protection invita tutte le persone che hanno un’attività commerciale o una casa su strada a lasciare fuori dalla loro porta una ciotola d’acqua per dare un po’ di sollievo a queste creature bisognose.

 “Lasciare una ciotola d’acqua a disposizione degli animali senza casa non costa nulla, ma può essere fondamentale per tante vite”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Ormai siamo abituati a vedere sempre più persone che passeggiano con i propri cani portandosi dietro una ciotola per l’acqua, da riempire alla prima fontanella disponibile o da una bottiglia. È sicuramente un’ottima abitudine quando si esce con il proprio cane, soprattutto in questi periodi di caldo intenso. Gli animali senza casa però non hanno questa possibilità e, con l’assenza prolungata di piogge, non possono nemmeno bere dai posti in cui sono solitamente abituati a farlo. Ecco perché lasciare un po’ d’acqua fuori dalla propria porta rappresenta un segnale di civiltà e di solidarietà verso chi è meno fortunato e in grave difficoltà con il clima di questo periodo.”

Ovviamente è importante che l’acqua sia sempre pulita e che venga cambiata almeno una volta al giorno, ma possibilmente anche di più. Questo perché altrimenti potrebbe diventare un pericoloso ricettacolo di batteri e virus che, con la complicità del caldo, possono proliferare se non viene prestata la dovuta attenzione. Qualcuno potrebbe obiettare che questo potrebbe essere uno spreco di un bene così prezioso e ultimamente così raro, vista la crisi idrica che stiamo vivendo. Però, la verità è che i responsabili dei cambiamenti climatici e della siccità siamo essenzialmente noi umani e non è giusto che gli altri animali paghino anche questo prezzo della nostra sconsideratezza. Quindi, stiamo molto attenti a non sprecare acqua in altre maniere, ad esempio possiamo chiudere il rubinetto mentre ci spazzoliamo i denti o mentre ci insaponiamo sotto la doccia. Non neghiamo la possibilità di bere a chi non ha altri modi per farlo. Anche quest’anno diciamo: disseta un randagio, salva una vita”, conclude Rosati.