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Fashion design sostenibile made in Iuav: alla dottoranda Clizia Moradei il Premio Stoccolma

Clizia Moradei, dottoranda in Moda su tematiche green all’Università Iuav di Venezia, ha vinto il Premio Stoccolma 2023 dedicato al design per la moda sostenibile. Avrà l’opportunità di trascorrere sei mesi in Svezia per un’esperienza formativa e professionale presso organizzazioni, istituzioni e aziende all’avanguardia, e potrà approfondire i temi del fashion design sostenibile: dal riuso e riciclo dei materiali ai tessuti intelligenti, dai modelli di economia circolare alle tecnologie applicate.

Le residenze si svolgeranno con la collaborazione di Swedish Institute e Swedish Fashion Association, partner scientifici del progetto.

Laureata alla Magistrale in Arti visive e Moda all’Università Iuav di Venezia nel 2019, Clizia Moradei è attualmente dottoranda in Moda e segue il percorso tematico interdisciplinare “Progetto della sostenibilità” presso lo stesso ateneo. La ricerca di Moradei sviluppa prospettive di indagine che intrecciano moda, design del prodotto e arti visive.

Al centro dei suoi attuali interessi di ricerca sono i materiali derivanti da risorse naturali, dove la riflessione sulle metodologie progettuali si incontra con i fashion studies, le filosofie neomaterialiste, l’ecologia e la sostenibilità. Prima di vincere il Premio Stoccolma, Moradei è stata finalista del Premio Iuav per la migliore tesi di laurea in ambito Moda.

«Il Premio Stoccolma – spiega Clizia Moradei – è per me un’occasione stimolante per coltivare uno spazio di dialogo tra territori, culture e know-how diversi, ma che condividono simili intenti e visioni trasformative per la moda e per un suo futuro collaborativo, capace di affiancare la sperimentazione creativa di ricerca ai processi della filiera tessile industriale».

Commenta Alessandra Vaccari, referente del Curriculum Moda della Magistrale in Arti visive Moda:
«Ritengo che questo riconoscimento sia la dimostrazione delle capacità e intuizioni sviluppate in questi anni da Clizia Moradei all’Università Iuav di Venezia. Ma rivela anche come sia necessario formare ricercatrici e ricercatori, professioniste e professionisti della moda capaci di riscrivere la tradizione del Made in Italy, integrando i caratteri in divenire di sostenibilità e transnazionalità. Questo significa tracciare percorsi di studio che affrontino sia la storia della moda e della sua progettazione, sia le teorie, le identità, i complessi sistemi ecologici della filiera e i cicli di vita-produzione-consumo con maggiori libertà creative e con crescente consapevolezza».

Il premio è promosso dalla Direzione Generale per la Creatività Contemporanea (Ministero della Cultura), Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, in collaborazione con Svenska Institutet e Swedish Fashion Council.