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L’arte delle perle di vetro e dei suonatori di corno da caccia patrimonio Unesco

La Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale italiano si arricchisce di due nuovi elementi. La XV sessione del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale, svoltasi in modalità online dal 14 al 19 dicembre 2020, ha riconosciuto il 17 dicembre i dossier transnazionali “L’Arte delle perle di vetro” (con la Francia) e “L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia” (con Belgio, Francia, Lussemburgo) per l’iscrizione nella Lista ICH.

La decisione è stata presa dal Bureau del Comitato, composto dalla Giamaica come Presidente, insieme a Paesi Bassi, Azerbaijan, Cina, Gibuti, Kuwait e Kazakhstan come Rapporteur.

 “L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia” rappresenta una tecnica strumentale legata al canto, alla maestria dell’emissione e del vibrato, alla risonanza dei luoghi e alla convivialità. Quest’arte è particolarmente diffusa in Francia, dove ebbe inizio intorno al 1880 e dove è oggi praticata da 131 gruppi musicali, per un totale di circa 1575 musicisti. L’arte dei suonatori di corno da caccia si diffuse poi in Belgio, Lussemburgo e Italia, ovvero i Paesi che hanno presentato la candidatura per il riconoscimento UNESCO. In Italia, la pratica è rappresentata dall’Equipaggio della Regia Venaria, fondata in Piemonte nel 1996.

L’arte delle perle di vetro” è particolarmente legata, in Italia, all’area storica della città di Venezia e alle isole di Murano, Burano e Torcello. La comunità italiana riunisce 142 membri detentori della pratica, suddivisi tra “perlai”, “maestri vetrai”, “molatori” e “infilatori di perle”. In Francia il polo irradiante dell’arte delle perle di vetro è Parigi. Le comunità italiane e francesi sono unite fin dal secolo XIX da numerosi scambi tecnici, culturali e artistici.

Con l’ingresso de “L’Arte delle perle di vetro” e “L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia”, sono ora 14 gli elementi italiani iscritti alla Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale, regolata dalla Convenzione UNESCO del 2003.

  • 2008 Opera dei Pupi siciliani;
  • 2008  Canto a tenore sardo;
  • 2012  Saper fare liutario di Cremona;
  • 2013  Dieta mediterranea, elemento “transnazionale” (comprendente oltre all’Italia anche  Cipro, Croazia, Grecia, Marocco,  Spagna e Portogallo);
  • 2013 Feste delle Grandi Macchine a Spalla  (La Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Faradda dei Candelieri di Sassari, il trasporto della Macchina di Santa Rosa a Viterbo);
  • 2014 Vite ad alberello di Pantelleria
  • 2016 Falconeria elemento transnazionale (comprendente oltre all’Italia anche Emirati Arabi, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Kazakhistan, Repubblica di Corea, Mongolia, Marocco, Pakistan, Portogallo, Qatar Arabia saudita, Spagna, Repubblica Araba Siriana).
  • 2017 L’Arte del “pizzaiuolo” napoletano
  • 2018 L’Arte dei muretti a secco, elemento transnazionale (comprendente, oltre all’Italia, Croazia, Cipro, Francia, Slovenia, Spagna e Svizzera)
  • 2019 Perdonanza Celestiniana
  • 2019 Alpinismo , elemento transnazionale (comprendente Italia, Francia e Svizzera)
  • 2019 Transumanza elemento transnazionale (comprendente Italia, Austria e Grecia)
  • 2020 “L’arte delle perle di vetro”  elemento transnazionale  (comprendente anche la Francia)
  • 2020 “L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia” elemento transnazionale  (comprendente anche Belgio, Francia, Lussemburgo)