L’associazione è al lavoro per ricorrere al TAR contro la decisione del Presidente della Provincia di Bolzano di uccidere due lupi in Val Venosta, dopo che la giustizia amministrativa aveva già sospeso ordinanze simili lo scorso anno.
Il Trentino Alto-Adige continua ad essere una Regione che odia gli animali selvatici, in particolare lupi e orsi. Mentre a Trento la guerra è sempre aperta verso i plantigradi, la Provincia Autonoma di Bolzano sferra un nuovo attacco verso i lupi, dopo le due sonore sconfitte incassate lo scorso anno quando il TAR ha accolto il ricorso presentato da LNDC Animal Protection insieme ad altre associazioni e bloccato le due ordinanze per l’abbattimento di questi animali.
Ora, Arno Kompatscher, Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, ha autorizzato l’uccisione di due lupi in Val Venosta senza neanche avere il parere scientifico dell’ISPRA, che avrebbe soltanto confermato che questa decisione fosse conforme alla legge regionale. Una decisione presa, come sempre, per tutelare gli interessi privati di allevatori che evidentemente non sono in grado, o non vogliono, proteggere in maniera adeguata i propri animali.
“Il nostro team legale è già al lavoro per depositare ricorso al TAR contro questa ennesima scelta scellerata di un’amministrazione che non vuole adeguarsi alle normative nazionali e comunitarie, che non vuole riconoscere lo status di protezione del lupo e la sua importanza a livello ambientale e soprattutto che non vuole riconoscere il suo diritto a esistere nel mondo facendo quello che fa un animale selvatico. Come sempre, nelle menti di chi prende queste decisioni c’è soltanto l’uomo e il suo presunto predominio sull’ambiente, sugli animali e su tutto il creato. Una visione arrogante e antiquata che vogliamo contrastare in tutti i modi. Dobbiamo imparare a convivere con gli altri animali e rispettarli, soprattutto se decidiamo di invadere i loro spazi“, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.