Privacy Week, per la terza edizione un ospite d’eccezione: Max Schrems

L’esposizione, volontaria o involontaria, delle informazioni personali attraverso Internet sarà il tema principale della terza edizione dellaPrivacy Week, intitolata appunto “Exposed”, che si terrà a Milano dal 25 al 29 settembre. Grande attesa per gli interventi degli ospiti internazionali, da Max Schrems, il noto attivista e legale che racconterà i perché della sua infinita battaglia a protezione dei dati dei cittadini europei contro le Big Tech, a Patrick Breyer, europarlamentare che discorrerà di ChatControl, la discussa proposta di legge arrivata dall’Unione Europea il cui scopo è la ricerca di materiale pedopornografico all’interno di e-mail o chat attraverso l’AI, senza la necessità di ottenere autorizzazioni da parte dei tribunali.

Ritornano il Privacy Debate Championship, che vede i ragazzi delle superiori confrontarsi su temi divisivi della privacy e del digitale, e la Privacy Night condotta dal vivo Diego Passoni dedicata allo sharenting. Per la prima volta si terrà un hackathon che coinvolgerà le start-up sul tema “Privacy by Design”.

“Exposed – Esposti” è il tema della terza edizione della Privacy Week, la rassegna che si terrà a Milano dal 25 al 29 settembre in cui circa 50 relatori in oltre 30 incontri discuteranno insieme di potenziali soluzioni tecnologiche e politiche per proteggere la privacy dei cittadini e delle implicazioni psicologiche ed etiche della generale condizione di essere “esposti” online. La Privacy Week quest’anno avrà un format particolare, ispirato ai salotti televisivi. Gli interventi degli speaker avverranno all’interno di conversazioni e interviste che si terranno in luoghi di Milano simbolo dell’innovazione digitale: dallo studio di registrazione La Capsula presso BASE Milano allo STEP FuturAbility District in piazza Olivetti (nella nuova sede di Fastweb), dal Cybersecurity Co-Innovation Center di Cisco, sponsor executive della manifestazione, presso il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, al s32Copernico nel Fintech District e al Phyd, in Zona Tortona e al 21House of Stories a Città Studi.

Ogni momento sarà in streaming sul sito di Privacy Week. Gli eventi aperti al pubblico saranno il lunedì al liceo classico Beccaria, il martedì presso Step, il giovedì alla Privacy Night e il venerdì presso 21House of Living.

A organizzare la rassegna è Privacy Week, media company italiana, fondata da Andrea Baldrati, Diego Dimalta, Matteo Navacci e Antonio Longhitano, che si occupa di privacy, cybersecurity, diritti digitali e fornisce servizi e informazioni utili ai cittadini, ai professionisti e alle aziende per far crescere conoscenza e competenze. Anche quest’anno Privacy Week ha il patrocinio del Garante della Privacy (Garante per la protezione dei dati personali) e di Privacy Network, una delle più rilevanti organizzazioni per la tutela della privacy e dei diritti umani rispetto alle nuove tecnologie.

Cinque giorni di incontri in cui si cercherà di rispondere a una domanda precisa: quanto siamo e quanto ci sentiamo “esposti” quando siamo online? Lo scopo della kermesse di quest’anno è infatti quello di parlare – insieme a manager d’impresa, avvocati, giornalisti, giuristi, politici e professionisti del settore – delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie ma anche dei rischi derivanti dalla costante esposizione attraverso l’uso dei dispositivi connessi ad Internet.

“Associamo spesso l’essere esposti a un’idea di pericolo e vulnerabilità, pur sapendo che esiste sempre per questa parola una doppia lettura. C’è il rischio della sorveglianza, dello sfruttamento, del furto di dati, di identità, di denaro. Ma c’è anche la possibilità di ottenere servizi intelligenti, di raggiungere contatti e intrattenere conversazioni potenzialmente illimitate – spiega Andrea Baldrati, avvocato di BSD Legal, co- fondatore e Presidente dell’Associazione Privacy Network. – In questa terza edizione della Privacy Week verranno quindi esplorati i nuovi livelli di esposizione a cui ci stanno portando l’intelligenza artificiale, la sorveglianza pubblica e privata, i social, il cybercrime. Si ragionerà sui correttivi tecnologici e politici possibili, su come si possa intervenire con leggi, procedure e scelte individuali. Senza tralasciare il racconto delle paure e dei sentimenti, ovvero il lato psicologico ed etico della condizione collettiva, un aspetto fondamentale per raggiungere il principale obiettivo della Privacy Week, ovvero rendere tutti più consapevoli del proprio diritto alla privacy a partire dalle aziende e dalle istituzioni fino all’individuo.”

Max Schrems racconta in diretta tutti i perché della sua infinita battaglia legale

“Tutti i perché della mia infinita battaglia legale”: è questo il titolo dell’intervista a Max Schrems, attivista e legale che ha creato una giurisprudenza attorno alla battaglia contro la diffusione illegittima dei dati, fino a ottenere l’annullamento del Privacy Shield. L’incontro si terrà venerdì 29 settembre alle ore 14:20 presso House of Stories, Via Enrico Nöe 24, Città Studi (Milano).

Intervistato in diretta, Schrems chiarirà le ragioni e l’importanza della sua lotta per il diritto alla privacy dei cittadini europei contro gli Stati Uniti. Da 20 anni, infatti, l’avvocato austriaco è impegnato con la sua associazione Noyb in una serie di cause contro Meta (ex Facebook) in particolare, e tutte le Big Tech statunitensi, a difesa dei dati degli utenti europei inviati negli Usa tramite le grandi piattaforme. Il giurista austriaco è riuscito a invalidare due leggi quadro attraverso le sentenze della Corte di giustizia europea, le cosiddette Schrems 1 e Schrems 2, e a maggio del 2023 ha ottenuto la più grande multa per una big tech del web: 1,2 miliardi euro a carico di Meta per aver violato le regole di sicurezza nel trasferimento delle informazioni sugli utenti dall’Europa agli Stati Uniti. 

Secondo la legge dell’UE i dati personali non possono essere inviati al di fuori dell’UE a meno che non esista una protezione “sostanzialmente equivalente” nel paese di destinazione. Ma in tutti gli accordi successivi e ancora oggi, con il recentissimo Trans-Atlantic Data Privacy Framework, terzo tentativo della Commissione Europea di ottenere un accordo sui trasferimenti di dati UE-USA, gli Stati Uniti hanno insistito sul fatto che i dati dell’UE rimarranno soggetti alla sorveglianza di massa statunitense e che le persone “non statunitensi” non avranno la stessa protezione dei suoi cittadini. Una questione legale che è diventata uno scontro culturale e politico in perenne stallo. Come uscirne? Nell’intervista Max Schrems spiegherà il senso della sua lotta e le sue prossime mosse.

Bambini sui social e genitori influencer: quando i minori sono troppo esposti?

Tra gli eventi di spicco della Week vi sarà la “Privacy Night” con il conduttore radiofonico e televisivo Diego Passoni, che presenterà dal vivo presso Phyd, in via Tortona 31 a Milano, una serata dedicata allo sharenting, ovvero la condivisione delle immagini dei bambini sulle piattaforme da parte dei genitori. L’evento aperto al pubblico si intitola «Per te sono ricordi, per qualcuno sono dati».

Partendo da un messaggio ufficiale di Ginevra Cerrina Feroni, Vice Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Anna Bonfanti, psicologa-psicoterapeuta che lavora con gli adolescenti e gli adulti nell’ambito del sostegno alla genitorialità, e Peter Ciaccio, teologo valdese autore del libro “eVangelo, iGod & Personal Jesus” cercheranno di capire se sia giusto o sbagliato, difficile o possibile regolamentare l’accesso alle piattaforme, introducendo con Diego Dimalta, avvocato di BSD Legal, anche la prima legge emanata in Francia sull’argomento.

Se ne discuterà con Mariangela Monti, content writer, giornalista, blogger di Moms About Town, che porterà la sua esperienza personale, e Vincenzo Marino, editor di cultura digitale, musica e nuovi media, autore del libro “Sei vecchio” e della newsletter “zio”, che racconterà come vivono gli adolescenti sui social e nella rete. Tra i principali contributi vi sarà anche l’intervista a Patrick Breyer, europarlamentare che discorrerà invece di ChatControl, la discussa proposta di legge arrivata dall’Unione Europea il cui scopo è la ricerca di materiale pedopornografico all’interno di e-mail o chat, senza la necessità di ottenere autorizzazioni da parte dei tribunali, ma tramite sistemi di intelligenza artificiale. Una pratica che rischia di sfociare in una gigantesca violazione dei diritti fondamentali dei cittadini europei.

Normativa e privacy digitale: a che punto siamo in Europa e nel mondo?

La normativa sarà protagonista di altri due incontri. Il primo è la tavola rotonda dedicata a due importanti assetti legislativi: il primo è il GDPR, che compie cinque anni. Tra i relatori interviene Marco Barone, Senior Privacy Counsel di One Trust, sponsor executive della manifestazione. Il secondo incontro riguarda l’AI ACT, che sta prendendo forma proprio in questi mesi. Cos’hanno in comune questi due regolamenti? Da un lato, entrambi connotano l’Europa come capofila delle garanzie e della regolamentazione dell’economia digitale, dall’altro, sono viste da molti come un ostacolo all’innovazione e allo scambio globale. A parlarne Shalini Kurapati, CEO di Clearbox AI, Brando Benifei, Europarlamentare, insieme ai giuristi Christian Bernieri e Vincenzo Tiani.   

Le normative che restringono e rendono complessa la circolazione dei dati tra Usa, Eu, Cina saranno invece al centro del talk dedicato alla cosiddetta “Guerra fredda dei dati”. Ad approfondire il tema Marco Gervasi, avvocato specializzato di privacy e data protection nei mercati asiatici. La data-privacy vista dal punto di vista della cybersecurity è infine il tema affrontato da Giuseppe Massa, National Cybersecurity Advisor di Cisco.

Sanità digitale: tra opportunità e rischi

Si parlerà di dati in un talk dedicato alla sanità digitale: verranno esplicitate le opportunità che possono nascere grazie alla gestione dei dati raccolti nell’ambito di visite, ricoveri, esami, etc. ma verranno anche esposte le criticità rispetto alla raccolta e all’utilizzo di dati sensibili come quelli legati alla salute, a partire ad esempio dall’hackeraggio a cui possono andare incontro le aziende sanitarie. A parlarne Rita Forsi, ex Direttore dell’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie, Mise e Fondatrice di Women4Cyber insieme a Anna Italiano di Women for Security.

Intelligenza artificiale: una rivoluzione pervasiva

E poi ancora l’AI sarà protagonista assoluta di più talk. Il primo si terrà in BASE Milano e sarà dedicato alla smart city e alla smart home: verranno approfondite tematiche come la sorveglianza, il riconoscimento facciale, la polizia predittiva e la lotta al crimine attraverso l’AI. A discuterne sarà la giornalista e attivista Laura Carrer, che presenta anche il suo nuovo libro in uscita a luglio “BlackBox, sicurezza e sorveglianza nelle nostre città“, oltre a Giacomo Salvanelli, Crime Analyst e founder di MineCrime, Silvia DeConca, Assistant Professor in Law & Technology alla Vrije Universiteit di Amsterdam. Altre conversazioni si terranno al Cybersecurity Co-Innovation Center di Cisco (presso il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano) e avranno come focus le innovazioni che questa tecnologia sta portando nelle professioni e nel lavoro in diversi settori: si discuteranno opportunità, criticità ma anche tanti casi concreti.

I cambiamenti portati dall’AI nel mondo del lavoro saranno affrontati da Federico Cabitza, Professore all’Università Milano Bicocca ed esperto di interazioni uomo-robot. A portare testimonianze e nuovi spunti per usare l’AI generativa nel settore informatico saranno i Datapizza, team di giovani informatici social, nella comunicazione invece sarà Mafe DeBaggis. Mentre a parlare di come l’AI cambia l’approccio alla cybersecurity saranno Alice Crippa, Security Consulting Engineer e Elia Maracani, Cybersecurity PMO e System Engineer, entrambi di Cisco.

Privacy e criptovalute, tra mito e realtà

Altro tema chiave sarà quello della privacy legata alle criptovalute, con due appuntamenti dedicati. Il primo sarà dalle ore 18:30 di martedì negli spazi di STEP FuturAbility District, spazio divulgativo e tecnologico dedicato alle trasformazioni digitali, in uno dei quartieri più innovativi della città, in piazza Olivetti 1 a Milano, con un workshop live aperto al pubblico dal titolo: “Criptovalute: sai di cosa stiamo parlando?”. A spiegare tutto sulle crypto sarà Vito Lops, giornalista del Il Sole24ore. Le iscrizioni potranno essere fatte su https://www.steptothefuture.it/it/agenda.

Il secondo si terrà presso il s32Copernico, nel Fintech District, dove è stato organizzato un vero e proprio cryptoday, in cui si parlerà di Bitcoin e loro percezione nel sistema bancario. A questi si affiancheranno temi più tecnici come Web3 e Smart Contractor Wallet che verranno trattati con Amelia Tomasicchio di The Cryptonomist, Gianluca Grossi di Criptovaluta.it e Angelica Finatti, Blockchain Expert.

Hackathon: Innovazione e Protezione dei Dati per le tecnologie disruptive

Tra le altre iniziative è prevista l’organizzazione di un hackathon in collaborazione con Banca Sella e s32Copernico. Potranno partecipare le startup che vorranno presentare o contribuire a sviluppare una soluzione che incorpora il concetto di Privacy by Design, un principio fondamentale del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea, che prevede l’integrazione di misure per la protezione dei dati sin dalla fase di progettazione di un sistema o processo.

“La protezione dei dati richiede un approccio filosofico ed etico, ancor prima che pragmatico; certamente non burocratico. Ciò non significa rinunciare a concretezza o perdere di vista l’obiettivo primario di un’azienda: creare servizi e prodotti di valore. Significa, anzi, dare priorità a una scala di valori oggettiva e razionale, che possa guidare le scelte imprenditoriali e dargli concretezza. L’insieme di teorie, metodologie e tecnologie che rientrano sotto al cappello di privacy by design è il modo in cui possiamo dare concretezza alla protezione dei dati, senza rinunciare agli obiettivi aziendali” spiega Matteo Navacci, consulente privacy di Net Patrol Italia e co-fondatore di Privacy Week.

Così oggi le aziende e le pubbliche amministrazioni sono chiamate a ragionare di privacy e sicurezza dei dati fin dalla progettazione dei prodotti e dei servizi per le soluzioni di intelligenza artificiale (AI), per l’identità digitale (ID) e per le tecnologie blockchain. Come partecipare? Fino al 15 settembre le startup potranno caricare il loro progetto sul sito privacyweek.it, assicurandosi che incarni le migliori pratiche di sicurezza e privacy. I 5 progetti più promettenti saranno selezionati per un evento speciale il 27 settembre, dove una giuria di esperti sceglierà i migliori.

Sfida tra scuole superiori sulla privacy digitale

Dopo il grande successo dello scorso anno ritorna anche il Privacy Debate Championship, una competizione in cui i ragazzi delle superiori si confronteranno su temi divisivi della privacy e del digitale. Ad ospitare il dibatto è la scuola vincitrice del Privacy Debate dello scorso anno, il liceo classico Cesare Beccaria di Milano, che in questa edizione si raffronterà con l’Istituto tecnico economico Enrico Tosi di Busto Arsizio, due istituti della rete nazionale WeDebate, punto di riferimento della pratica del Debate in Italia.

Ospiti del pomeriggio, aperto al pubblico, saranno Anna Armone, Direttore della Rivista Trimestrale di Scienza dell’Amministrazione scolastica, ed ex responsabile privacy del Ministero dell’istruzione, che parlerà con Angelo Leone, CEO di EUservice e Marco De Rossi, CEO di WeSchool. Quest’ultimo, con l’avvocato Diego Dimalta, terrà una lezione sui temi della privacy digitale a partire dalla serie Black Mirror e altri riferimenti cinematografici.

Privacy digitale in azienda: gli errori più comuni

La settimana si chiuderà con la presentazione, aperta al pubblico, presso 21 House of Stories, di una relazione sugli errori più comuni da parte delle aziende in relazione alla data protection nel corso del 2023, a seguito della quale si parlerà anche di Telemarketing selvaggio e confisca delle banche dati. Un interessante caso d’uso su privacy come strategia di engagement sarà illustrato da Nicola Tarantino di OneTrust. Si chiuderà l’evento con un momento a inviti di networking tra i partner e le aziende che hanno aderito alla Privacy Week.

Con il 2023 Privacy Week da evento ideato da Andrea Baldrati, Diego Dimalta, Matteo Navacci e Jacopo Sesana è diventato una vera e propria media company attiva nella divulgazione di specifiche tematiche legate alla privacy grazie ad Antonio Longhitano, CEO di /’Aut/ studio. Molte le iniziative editoriali in pipeline, tra le quali il lancio di una newsletter settimanale per raccontare i fatti salienti e le novità su questo argomento, la diffusione di una serie podcast sui personaggi che hanno contribuito a creare la cultura del diritto alla privacy. Sia la newsletter che i podcast si chiameranno “Exposed” come l’edizione della Week 2023. In aggiunta, sui canali social della manifestazione (Instagram e LinkedIn) ogni settimana sarà previsto un appuntamento con “Strike”, un commento live sui temi caldi della settimana.