Trento, la Provincia vuole abbattere i lupi. LNDC pronta a impugnare qualsiasi provvedimento

Il lupo è una specie particolarmente protetta e fondamentale per l’ambiente, peraltro totalmente inoffensiva verso l’uomo dato che negli anni non è stata rilevata nessuna aggressione diretta alle persone ma solo predazioni verso altri animali. Per questo motivo LNDC è pronta a impugnare qualsiasi provvedimento mirato a uccidere indiscriminatamente i lupi sulla base di superstizioni e senza alcun motivo reale per farlo

Lo scorso weekend, in un territorio montano appartenente al Comune di Folgaria, un cane è stato ucciso da un branco di lupi. L’animale era a passeggio col suo proprietario, senza guinzaglio, quando a un certo punto è sfuggito al suo controllo ed è stato poi rinvenuto già morto. Stando a quanto raccontato dall’uomo, il branco si sarebbe poi avvicinato a lui – che era con un altro cane tenuto al guinzaglio – ma poi si sarebbe allontanato all’arrivo dei soccorritori che nel frattempo era riuscito a chiamare. Alla luce di questo episodio, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha richiesto a ISPRA e al Ministero dell’Ambiente di rivedere le norme e consentire l’abbattimento dei lupi.

Come sempre davanti a questi casi, la Provincia di Trento ha come primo pensiero quello di imbracciare i fucili e uccidere gli animali selvatici protetti“, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Lo hanno fatto in passato con gli orsi e ora vogliono farlo con i lupi. Ovviamente mi dispiace molto per il cane che è stato vittima di questa predazione, ma è giusto che i lupi paghino con la vita per un’imprudenza del proprietario del cane? Secondo me no. È importante infatti ricordare che entrambi i cani avrebbero dovuto essere tenuti al guinzaglio, come richiesto non solo dalla legge ma anche da un principio di prudenza e buon senso quando ci si trova in un territorio che sappiamo essere popolato da animali selvatici.

Capisco l’amore per la montagna e per la natura, ma bisogna sempre mostrare rispetto e prudenza quando si entra in quella che a tutti gli effetti è la casa di tanti animali selvatici che possono sentirsi minacciati da un intruso. Una cosa che a quanto pare non vuole entrare in testa all’amministrazione provinciale di Trento che, anziché puntare sulla sensibilizzazione e sulla corretta educazione dei suoi cittadini, pensa di poter uccidere indiscriminatamente qualunque animale venga in contatto con l’uomo pur trovandosi nell’habitat che gli spetta di diritto”, continua Rosati.

Per ora stiamo ad osservare quello che succede ma il nostro team legale è già pronto a impugnare qualsiasi provvedimento volto a uccidere i lupi che, ricordiamo, sono una specie particolarmente protetta e fondamentale per l’ecosistema. Tra l’altro, basta guardare alle statistiche per capire che il lupo non rappresenta in alcun modo un pericolo per l’uomo. Infatti, negli anni, sono stati segnalati diversi casi di predazioni a bestiame o al massimo a cani inselvatichiti ma nessuna predazione diretta a persone. Anche per questo lo spauracchio del ‘se fosse capitato a un bambino anziché a un cane’ non ha ragione di esistere dato che i numeri ci dicono che i lupi temono l’uomo e non si avvicinano. Piuttosto la PAT dovrebbe insegnare ai suoi cittadini a non invadere i territori popolati dai selvatici e a custodire adeguatamente i propri animali da compagnia”, conclude Rosati