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Guerra Israele-Hamas, è emergenza anche per gli animali. Sul campo i volontari rischiano la propria vita per aiutarli. La raccolta fondi dell’Oipa per sostenere Sulala Animal Rescue nella Striscia di Gaza e AEA Bethlehem Shelter in Cisgiordania.
È emergenza anche per gli animali vittime della guerra in Medio Oriente. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) è in contatto con le sue leghe-membro a Gaza e in Cisgiordania i cui volontari sono sul campo per salvare gli animali anche a rischio della propria vita.
Non potendo al momento fornire direttamente aiuti materiali, l’Oipa ha promosso in Italia la raccolta fondi “Emergenza animali Gaza – Cisgiordania” i cui proventi saranno devoluti alle associazioni che operano sul territorio collegate a Oipa International.
Ecco il contesto in cui sono in azione i volontari.
LA SITUAZIONE NELLA STRISCIA DI GAZA
Nella Striscia di Gaza, al momento devastata dagli attacchi e totalmente inaccessibile, opera l’organizzazione “Sulala Animal Rescue”, che si occupa di accudire i randagi sul territorio e di salvare cani e gatti che hanno bisogno di cure mediche, o abbandonati, accogliendoli nel proprio rifugio. È l’unica organizzazione animalista presente nella Striscia di Gaza.
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«Con l’escalation dei bombardamenti, numerosi cani sono arrivati al rifugio spontaneamente alla ricerca di un posto sicuro dove trovare riparo e, di fronte a questo particolare fenomeno, i volontari hanno aperto un varco nella struttura per permettere loro di entrare autonomamente», racconta la responsabile delle Relazioni internazionali dell’Oipa, Valentina Bagnato. «Per il momento l’associazione riesce ancora a fornire cibo e acqua, ma le scorte presto finiranno».
Al momento è impossibile inviare aiuti materiali direttamente ed è per questo che l’Oipa ha avviato una raccolta fondi da inviare all’associazione. Le donazioni serviranno ai volontari per acquistare localmente cibo (per ora ancora disponibile) per i loro animali, per i randagi e per quelli delle famiglie che stanno scappando e che chiedono continuamente aiuto non avendo più nulla.
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«Purtroppo, molte pompe di benzina iniziano ad essere vuote ed è sempre più difficile muoversi per raggiungere il rifugio», continua Valentina Bagnato. «Per avere gli animali più vicini e poterli seguire quotidianamente, si sta tentando di evacuarli e trasferirli in aree al momento più sicure. L’evacuazione degli animali dal rifugio non è facile, ma si sta tentando l’impossibile».
A oggi sono stati evacuati tutti i 120 gatti e trasferiti in un’area nella zona del Wadi Gaza e circa 50 cani, di cui 20 disabili, sono già stati spostati e messi in sicurezza in zone più vicine alle case dei volontari sperando che la situazione non degeneri ulteriormente.
I contatti dell’associazione Sulala Animal Rescue:
FB: https://www.facebook.com/SulalaSociety
Ig: https://www.instagram.com/sulalaanimalrescue/
Sito: https://sulalaanimalrescue.com/
PayPal: https://www.paypal.com/paypalme/HelpStreetAnimal
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LA SITUAZIONE IN CISGIORDANIA
Un’altra zona che sta destando notevole preoccupazione è la Cisgiordania dove opera la lega membro dell’Oipa “AEA Bethlehem Shelter”.
In quest’area si sta vivendo una situazione di estrema incertezza e preoccupazione: le scorte di cibo per gli animali stanno finendo e la presenza di checkpoint limita l’accesso a ulteriori approvvigionamenti. Il rifugio è situato a 10 minuti di distanza dai 300 checkpoint israeliani e da altri insediamenti e a 500 metri da una torre di controllo israeliana. Sono circondati dal pericolo.
L’associazione si occupa, oltre di cani e gatti del rifugio, anche dei randagi che stanno vivendo la devastazione della guerra e che possono contare soltanto sui volontari per il loro sostentamento, volontari che continuano a fornire loro cibo e acqua mettendo anche a rischio la propria vita.
L’associazione sta facendo anche appello ai residenti chiedendo di fornire coperte e lenzuola vecchie e inutilizzate per riscaldare gli animali ospiti del rifugio.
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Le parole dell’associazione sono toccanti: «La nostra fervida speranza e desiderio è che questa sanguinosa guerra finisca. Uniamoci come comunità per sostenerci a vicenda di fronte a questa tragedia che sta colpendo sia umani che animali».
AEA Bethelem è costituita da 10 volontari e un guardiano che vive all’interno del rifugio. La stuttura ospita più di 100 cani, 10 cuccioli e 40 gatti. Diana, la responsabile, racconta che a casa sua ha al momento 9 cani (4 provenienti dal rifugio e gli altri recuperati dalla strada), 2 gattini e 15 gatti.
I contatti dell’associazione AEA Bethelem:
FB: https://www.facebook.com/Bethlehemshelter/
Ig: https://www.instagram.com/aeabethlehemshelter/
Sito: https://www.bethlehemshelter.org/
Donazioni: https://heylink.me/BethlehemShelter/
Per partecipare alla raccolta fondi promossa in Italia dall’Oipa per gli animali vittime della guerra Israele-Hamas, questa è la pagina web con tutte le informazioni.