Varsavia 1944 – storia della distruzione di una città

In occasione del Giorno della Memoria il prossimo 27 gennaio, Il Sole 24 Ore presenta in edicola e in libreria il libro Varsavia 1944 – storia della distruzione di una città del professor Paolo Colombo, Ordinario di Storia delle istituzioni politiche e di Storia contemporanea all’Università Cattolica di Milano.

C’è una città nel cuore dell’Europa in cui tutti gli anni il 1° agosto alle ore 17 in punto iniziano a suonare le sirene e si ferma tutto: tram, metropolitane, auto e soprattutto persone. Questo minuto di silenzio è voluto da tutti. È una ricorrenza che fa parte del nostro DNA, che costituisce la nostra identità; una ricorrenza che ci unisce più di tutte le altre, perché ci ricorda uno degli avvenimenti più tragici nella storia del nostro Paese: la rivolta dell’intera città contro i nazisti, nel 1944. (…) Questa città rasa al suolo per la volontà di Hitler, della quale non doveva restare pietra su pietra, e neanche una traccia sulle cartine geografiche, si chiama Varsavia.”

Così inizia la prefazione di Adrianna Siennicka, Console Generale della Repubblica di Polonia in Milano, al libro “VARSAVIA 1944. Storia della distruzione di una città” di Paolo Colombo, professore ordinario di Storia delle Istituzioni politiche e di Storia contemporanea all’Università Cattolica di Milano. Un libro-testimonianza con una firma d’eccezione che Il Sole 24 Ore propone ai lettori in occasione della Giornata della Memoria.

Il professor Colombo, grande divulgatore, racconta in questo volume un evento della Seconda Guerra Mondiale solitamente trascurato dai manuali di storia nonostante sia caratterizzato da un tasso di drammatica assurdità che lo rende per molti aspetti unico. Ciò che ne nasce è una vera e propria narrazione civile. Intrecciando la Storia politica con singole storie individuali e specifiche vicende, Paolo Colombo ricostruisce in maniera toccante e avvincente l’evoluzione bisecolare dei rapporti tra Germania e Polonia fino alla agghiacciante decisione nazista di radere letteralmente al suolo la capitale polacca prima di abbandonarla all’avanzata dell’Armata Rossa sovietica, nel 1944. Il testo restituisce il tono fluido e coinvolgente della narrazione in pubblico che l’ha generato così da risultare di agevole e, al tempo stesso, emozionante lettura e offre la sintesi di una vicenda che acquista ancora maggior valore nella ricorrenza della Giornata della Memoria.

Il libro, in edicola per un mese a partire da sabato 15 gennaio e in libreria dal 27 gennaio, è anche un podcast di successo dal titolo “1944, la distruzione di Varsavia” composto da 7 puntate di dieci minuti circa disponibile sul sito del Sole 24 Ore e su tutte le piattaforme online gratuite.

Quando mi sono imbattuto nella storia contenuta in queste pagine e lei, quella storia, mi ha letteralmente attraversato perforando il mio raziocinio e le mie emozioni, l’urgenza di raccontarla ad altri si è impadronita di me – spiega l’autore nell’introduzione del libro – ho preso a descriverla ad amici e conoscenti, a cena, durante i weekend, nelle passeggiate in compagnia, ogni volta arricchendola dei dettagli o delle sfumature che via via venivo a conoscere. Ma non bastava. È così che è nata l’idea di realizzare degli ‘History telling’, narrazioni storiche che andassero al di là delle lezioni universitarie previste settimanalmente nei miei corsi, che si rivolgessero a un pubblico di non addetti ai lavori e che utilizzassero ogni elemento in grado di aiutare gli ascoltatori a immedesimarsi il più possibile nelle vicende descritte.

E ancora: “Una storia ‘potente’. Così si scrive spesso di certe pellicole cinematografiche nelle recensioni che ne annunciano l’imminente uscita – spiega il professor Colombo – Ma qui, purtroppo, non stiamo parlando di un film. La vicenda della distruzione di Varsavia è una storia ‘potente’ innanzitutto perché drammaticamente vera.”

Il libro è composto da 10 capitoli: La Cenerentola d’Europa; La Parigi dell’Est; Truppe corazzate all’orizzonte; “Si può germanizzare una terra, mai gli uomini…”; Combattere per la propria terra senza mai neppure vederla; Il ghetto; Duemila anni prima; L’insurrezione; Il delirio distruttivo finale; Non esistono le parole.