Sold out per la terza edizione di Montebelluna in Rosa di domenica 19 settembre.
Una passeggiata che vedrà 2000 tra uomini e donne, rigorosamente in rosa, che cammineranno insieme a parenti ed amici nel segno della solidarietà.
L’intero ricavato andrà alla Lilt sezione di Treviso per la ricerca sul cancro e il supporto dei malati.
L’iniziativa parte, 4 anni fa, da un’idea di Annamaria Moretto. Nel tempo si sono uniti a lei 150 volontari e numerose associazioni che domenica prossima saranno impegnati per gestire un’edizione “speciale” che deve fare i conti con le normative anti covid.
Chi parteciperà dovrà esibire il green pass o l’esito negativo del tampone effettuato almeno 48 ore prima dell’evento. Non è invece richiesto per i minori di 12 anni. La partenza è prevista alle ore 9.30 mentre il ritrovo, nella piazza di Montebelluna, è per le 8.30.
“Ci dobbiamo attendere una domenica di festa e gioia – fa sapere Annamaria Moretto Organizzatrice di “Montebelluna in Rosa” – l’impegno per l’organizzazione è stato molto ma abbiamo avuto una risposta immediata tanto da chiudere quasi subito le iscrizioni al raggiungimento massimo dei partecipanti stabilito dall’autorità in 2000 persone. Ci dispiace per quanti non sono riusciti ad iscriversi, ma questo è un anno particolare. Speriamo per il prossimo di poter tornare ai numeri dell’edizione del 2019 che ha visto correre ben 5000 persone e che ci ha consentito di raccogliere, assieme alle precedenti edizioni, 25.337 euro, dati tutti in beneficenza. Un ringraziamento – continua Annamaria Moretto – va anche a tutti i partner sensibili al progetto. In particolare il Presidio Ospedaliero Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier centro di riferimento diagnostico senologico e da sempre impegnata nel sensibilizzare le donne alla prevenzione”.
“Diagnosticare in tempo una patologia come il tumore al seno, oggi, può salvare la vita di una persona ma anche cambiare quella di molte famiglie visto che la donna è al centro del nucleo familiare. Per fare prevenzione ci vuole conoscenza e la consapevolezza dell’importanza della diagnosi precoce – commenta Matteo Geretto Responsabile Sviluppo e Comunicazione del Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” – Iniziative come la Montebelluna in Rosa servono proprio a questo: a ricordare quanto importante sia un controllo annuale senologico completo che comprenda la mammografia, l’ecografia e la visita senologica”.
A tal proposito il Presidio Ospedaliero di Monastier fornirà a tutte le donne partecipanti la possibilità di sottoporsi ad un esame clinico strumentale alla mammella a tariffa ridotta.
La terza edizione di “Montebelluna in Rosa” anche quest’anno presenta due percorsi: uno da 5 e uno da 10 chilometri. Quest’ultimo si snoda lungo le vie di Montebelluna passando per il Bio Parco Noè, luogo di tutela della fauna selvatica; successivamente si prenderà la Tradotta, la linea ferroviaria realizzata per la Prima Guerra Mondiale diventata ora un monumento storico, per arrivare a Caonada.
Si proseguirà poi lungo lo stradone del bosco che costeggia il percorso d’acqua della Brentella per giungere a Biadene, che ospita il Museo della Grande Guerra, per poi tornare a Montebelluna, al Parco Manin. Per i 5 km, invece, quando si arriva al bioparco poi si tornerà verso il centro di Montebelluna fino ad arrivare al Parco Manin.
Lungo i percorsi, che sono adatti ad adulti e bambini, saranno presenti luoghi di ristoro e i servizi igienici.
In caso di maltempo la partenza e l’arrivo saranno spostati nelle piazze del Selese dietro la Loggia dei Grani.