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La ricerca del benessere: le bevande

Ho scoperto in questi anni che perseguire l’obiettivo della longevità e della salute richiede un sacrificio fondamentale: eliminare tutti gli zuccheri e dolcificanti, compresi quelli che assumiamo inconsapevolmente.

A parte lo zucchero che aggiungiamo nel caffè, nel latte e nel cappuccino, che ovviamente è facile da controllare, come e dove cominciamo la nostra guerra agli zuccheri, soprattutto a quelli nascosti?

Un fondamentale capitolo sulla ricerca del benessere è sicuramente quello delle bevande.

Se è vero che ciò che entra nei nostri polmoni è importantissimo per determinare la nostra salute, ciò che beviamo è altrettanto importante, con un piccolo distinguo: possiamo controllare più facilmente i liquidi che introduciamo nel nostro organismo rispetto a ciò che respiriamo.

L’acqua è l’unica bevanda

Per chi ha fretta la risposta alla domanda su cosa sia opportuno bere è la seguente: la vera ed unica bevanda dell’uomo è solo l’acqua, l’acqua pura di fonte, meglio non gassata se ci teniamo alla nostra dentatura, dato l’effetto corrosivo dell’acido carbonico disciolto.
Quasi tutto il resto è inutile o addirittura dannoso, almeno per quanto concerne l’ambito fisiologico.

Lo stesso latte, bevanda naturale per antonomasia, è stato ‘formulato’ da madre natura per nutrire i poppanti, opportunamente diversificato in modo mirato e specifico per ogni razza di mammifero, perché non ancora dotati di adeguate funzionalità digestive e di un relativo microbiota (flora batterica) sufficientemente maturo per trarre dagli alimenti ordinari il necessario nutrimento.

Il latte è una sapiente miscela di nutrienti, micronutrienti e microorganismi che servono a popolare le viscere del neonato, anche per questo sterilizzare il latte è un grosso sbaglio, come pure è sconsigliabile, per non dire sbagliato, utilizzare il latte di altre specie come bevanda per noi.

Per la cronaca, ho bevuto in media un litro e mezzo di latte al giorno fino all’età di 50 anni, come pure ho seguito una dieta basata su formaggi e yogurt fino a quell’età.
Quando ho capito l’errore ed ho adeguato la mia dieta, il mio corpo è letteralmente rinato: eczemi, forfora, dolori muscolari, sindrome del tunnel carpale, per non parlare dell’obesità, tutto è scomparso magicamente.

Il latte contiene uno zucchero, il lattosio, che è digeribile solo per i neonati che posseggono l’enzima lattasi. Non tutti gli adulti conservano tale capacità di digerire il lattosio, in mancanza di lattasi tale zucchero viene fermentato dalla flora batterica intestinale con risultati non sempre gradevoli, anzi.
Di fatto è come un suggerimento che la natura ci dà: lasciamo il latte ai poppanti.

Evitiamo inoltre il latte delattosato, che è un latte industrialmente predigerito, dove al posto del lattosio troviamo il glucosio ed il galattosio, due zuccheri monosaccaridi da evitare proprio perché zuccheri nascosti.
Per principio non mi fido e sconsiglio qualunque cibo processato industrialmente.

E le altre bevande?

Stesso discorso: sono da evitare, non apportano alcun vantaggio.
Ma perché allora esistono?

Qui la risposta si trova ragionando su come viveva l’uomo nell’antichità.

Di fatto un tempo era più difficile approvvigionarsi di acqua pura, come pure era assai difficile conservarla per lungo tempo, quindi i nostri antenati scoprirono l’importante contributo delle fermentazioni dei lieviti (e di alcuni batteri) che attuano processi trasformazione degli zuccheri più o meno complessi in alcool e in aceto (ma anche in altri composti).
Vino, birra, idromele, sidro… sono solo alcune bevande che i nostri antenati impararono a produrre, capaci di conservarsi molto più a lungo nel tempo, senza imputridire.

Ma oggi ha ancora senso utilizzarle? No, non più. Sappiamo conservare le bevande anche senza l’alcool.

L’alcool dal punto di vista nutrizionale è peggio dello zucchero perché, oltre ad essere una fonte indesiderata di calorie è tossico, anzi cancerogeno, a qualunque dosaggio.
Il fatto che il nostro fegato sappia trattare e metabolizzare tale sostanza in molti modi, non ci mette al riparo dai danni che può produrre.

Quindi? Come minimo cerchiamo di ridurre il più possibile l’assunzione di bevande alcoliche.
Ammetto che qualche volta io stesso indulgo in un bicchiere di birra, ma è un’eccezione, stesso dicasi per altre bevande.

I succhi di frutta

E i succhi di frutta?
Sì, i succhi di frutta, con tutte quelle vitamine tanto reclamizzate, che ne facciamo?
Forse sono anche peggio delle bevande alcoliche, dove almeno sappiamo già che si ddovrebbero consumare senza esagerare.
I succhi di frutta contengono lo zucchero peggiore di tutti, il fruttosio.
Recenti studi hanno mostrato i danni che il fruttosio può provocare al nostro sistema immunitario, riducendo di fatto le nostre difese ed ostacolando l’azione delle vitamine C e D.
Il fruttosio deve stare solo dentro la frutta, dove, grazie alle fibre della stessa è sicuramente meno dannoso quando viene assunto.
E comunque anche la frutta molto dolce, come le arance, va assunta con moderazione, prima dei pasti e non dopo come da consuetudine.

Ma allora, esistono bevande utili, che facciano bene?

Gli estratti, le centrifughe e le spremute sono quasi come i succhi: poiché eliminano buona parte della fibra alimentare ci espongono al fruttosio quasi come i succhi di frutta, meglio sempre assumere il frutto intero, possibilmente con la buccia.

Tisane, infusi…

Le tisane e gli infusi possono avere senso soprattutto per introdurre sostanze curative o più semplicemente per dare un sapore all’acqua.
Il caffè stesso, in piccole dosi, una o due tazzine al giorno, ovviamente non zuccherato, è una bevanda che apporta dei benefici, ma che tutto sommato potremmo farne anche a meno.

Quindi, dal punto di vista strettamente fisiologico ed alimentare, l’acqua è l’unica vera bevanda da assumere. Tutto il resto è secondario, irrilevante o addirittura per nulla salubre.

Ovvio che è fondamentale di tanto in tanto trasgredire, va bene il goccetto di grappa una tantum, la tazzina di caffé quotidiana va benissimo con il suo effetto corroborante, ma quello che conta è sapere come stanno realmente le cose.

Bere sempre, tanto, almeno due litri al giorno di acqua pura, questo per me è uno dei segreti per vivere una lunga vita in salute.

HGD

Bibliografia

Riporto qui alcuni studi, ma ormai le evidenze scientifiche sono schiaccianti.

  1. Johnson R. J., Sanchez-Lozada L. G., Nakagawa T.J Am Soc Nephrol – The effect of fructose on renal biology and disease – 2010 Dec; 21(12):2036-9. Epub 2010 Nov 29
  2. C L Cox, K L Stanhope, J M Schwarz, J L Graham, B Hatcher, S C Griffen, A A Bremer, L Berglund, J P McGahan, P J Havel and N L Keim – Consumption of fructose-sweetened beverages for 10 weeks reduces net fat oxidation and energy expenditure in overweight/obese men and women  – European Journal of Clinical Nutrition 66, 201-208 (February 2012) | doi:10.1038/ejcn.2011.159