Food, salute e sostenibilità sempre più al centro dell’attenzione degli Italiani: temi che avranno grande visibilità, assieme ai protagonisti del mercato di riferimento, nell’ambito di Sana Restart, in programma a BolognaFiere dal 9 all’11 ottobre prossimi.
La filiera agroalimentare – nelle sue declinazioni tradizionali e bio – ha sempre rappresentato una delle eccellenze del made in Italy, un comparto che risponde con prodotti di qualità e una forte capacità di reazione alle richieste di consumatori sempre più informati e consapevoli nelle scelte.
La recente pandemia, che dalla primavera del 2020 ha colpito l’Italia e il mondo intero, ha evidenziato e ulteriormente rafforzato alcune tendenze e stili di vita degli italiani, facendo emergere l’immagine di un Paese i cui consumatori prediligono, con sempre maggiore incidenza, scelte salutari e a carattere green e bio.
Una tendenza rilevata dalle principali analisi di mercato fra le quali il “Rapporto Coop 2020. Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”. L’istantanea che emerge conferma il progressivo consolidamento di dinamiche attitudinali, prima ancora che di consumo, da sempre tenute nella massima considerazione da SANA, il primo e più importante salone internazionale del biologico e del naturale, creato e cresciuto negli anni proprio per dare alla tematica della sostenibilità la massima valorizzazione, in tutte le sue declinazioni.
La manifestazione – promossa da BolognaFiere in collaborazione con FederBio e AssoBio – quest’anno cambia formula nello sviluppo e nelle modalità di fruizione, mantenendo intatta la propria vocazione a trovare nuovi e avanzati punti d’incontro tra business e salvaguardia ambientale, per mettere la sicurezza al centro del progetto: di modo da far vivere a tutti – espositori, operatori e pubblico – una positiva esperienza di presentazione e possibilità di acquisto delle principali novità del mercato, sviluppo di nuove partnership, condivisione e approfondimento.
Sana Restart riunirà in fiera i principali enti certificatori del biologico, come C.C.P.B., ICEA, Consorzio Il Biologico, Suolo e Salute, Bioagricert, Bios, Valoritalia, CSQA, e i maggiori distributori, a partire da Biotobio, EcorNaturasì, Probios e Padovana Macinazione. Parteciperanno anche importanti produttori (Cultiva, NaturaNuova, Agricola Grains, Isola bio, Clipper, Mastro Cesare, Scaldasole, Culligan, Yogi Tea) e grandi collettive, tra cui quelle di Cia, Demeter, Regione Campania, Camera di Commercio di Bologna, il Consorzio Bioexport, Agri.Bio.Piemonte, Vlabel, Associazione Vegetariana Italiana.
Presenze che confermano la forte volontà di ripartenza del comparto che, come rilevato dalle più recenti indagini sulle abitudini di acquisto, può fare affidamento su un consumatore che sempre di più orienta le proprie scelte su tre asset fondamentali: food, healthy e green. Partendo dal food, in controtendenza rispetto a quanto si registra negli altri Paesi europei, la grande maggioranza degli italiani, pari a circa il 70 per cento, esclude di ridurre la propria spesa per mettere nel carrello meno prodotti, o prodotti di qualità inferiore.
Una certezza che fa il paio con la convinzione, espressa dal 20 per cento degli intervistati, che “mangiare bene e in maniera salutare” costituirà il “primo ingrediente irrinunciabile per la ricetta della felicità nel 2021”.
La grande attenzione per la salute – non a caso indicata dal 45 per cento come il vero perno sul quale misurare il proprio benessere nel futuro prossimo – torna in un’altra tendenza legata alle nostre abitudini culinarie. Durante il lockdown, infatti, gli italiani hanno vissuto un ritorno alla cucina “home made”. Una rinnovata passione, che in molti casi pare destinata a trasformarsi in abitudine consolidata: circa un italiano su tre dichiara che nel 2021 dedicherà ancora più tempo alla cucina casalinga, in svariati casi con l’intento di sperimentare cose nuove, ma anche e soprattutto per essere sicuro di mangiare cibi più salutari.
È anche in considerazione di queste inclinazioni che si possono leggere le proiezioni sulle intenzioni di acquisto per il prossimo futuro: il 38 per cento degli Italiani prevede di spendere di più per l’acquisto di cibi e bevande sani e salutari; il 42 per cento manifesta la stessa intenzione nei confronti degli alimenti sostenibili; e il dato si alza fino al 49 per cento per i prodotti 100 per cento italiani e di provenienza locale. Traiettorie positive, che trovano riscontro nella graduale e costante crescita degli acquisti dei prodotti a marchio bio.
Tra le altre tendenze per le quali si registra un vero e proprio “salto di scala”, spiccano una sempre maggiore propensione verso la spesa multicanale, alternando le visite ai punti vendita (tra cui anche quelli di vicinato, in risalita) e le varie forme di e-commerce, e una rinnovata attenzione alla sostenibilità. Il 27 per cento degli italiani afferma di avere acquistato una quantità maggiore di prodotti sostenibili e green-friendly nei mesi successivi al diffondersi dell’epidemia; poco più del 20 per cento dichiara anche di avere intensificato le visite nei punti vendita specializzati per la distribuzione di questi prodotti (Fonte: Rapporto Coop 2020).
Abitudini e proiezioni che tracciano un quadro abbastanza delineato e, chiaramente, premiano le aziende e i produttori della filiera biologica, nei settori del food, del benessere e della cura personale, e della sostenibilità. Aziende e produttori che sono tra i protagonisti di Sana Restart. In programma nel Quartiere fieristico di Bologna dal 9 all’11 ottobre 2020, il salone rappresenta l’occasione per fare il punto sulle ultime novità del mondo bio in materia di Food, Care & Beauty e Green Lifestyle, conciliando la ripartenza del business, con la sicurezza di vivere la fiera in presenza e in sicurezza. Una rassegna che fin dal claim, “La Ripartenza passa dal Bio”, ha l’ambizione di affermare la crescita di un settore che si candida a essere uno dei comparti trainanti, e imprescindibili, per il rilancio del sistema Paese.