A tu per tu con un fiore

Esiste nulla di più poetico di un fiore? La coltivazione delle piante è un passatempo nobile e delicato, che aiuta anche la mente a rilassarsi.

…tranne per la sottoscritta che, a causa di un invidiabile pollice nero, riesce a farsi girare le balle non appena si parla di fertilizzanti, potature, annaffiature, pacciamature e compagnia bella; diciamo che, parafrasando Dario Vergassola, io sto alle piante come un diabetico sta alla meringata.

Per fortuna non siamo tutti così, esiste anche la brava gente come Sara Berton, 42 anni, che ha scoperto un talento naturale nella coltivazione delle orchidee, tanto da aprire su Instagram una rubrica.

Ne approfitto quindi per fare qualche domanda a questa provetta coltivatrice.

Quando e come nasce la tua passione per le orchidee?

Mi hanno sempre attirata ma pensavo, come molti, di non essere portata per le piante in generale, figurarsi per le orchidee.
È stato abbastanza casuale che, a fine 2019, mi trovassi con tre phalaenopsis ricevute in dono.
Girovagando su YouTube, trovai i video di Giancarlo Pozzi. Spiegava in parole molto semplici che l’orchidea non è più difficile da coltivare rispetto ad altre piante, ma ha qualcosa in più: vederla rifiorire è una gioia che allunga la vita.
Seguii i suoi consigli e funzionò: le mie orchidee crescevano e rifiorivano. Così ne acquistai altre e di specie differenti, provai nuovi colori, profumi, metodi di coltivazione, dedicai loro ampi scaffali davanti a una finestra esposta ad est e resi più confortevole per loro l’ambiente con umidificatori, ventoline e grow light. Era nato il mio Orchibaleno. Prendermi cura delle orchidee mi ha regalato un senso di benessere e una serenità mai provati e mi aiutò molto nel 2021, quando scoprii di avere una malattia cronica.
Mentre io le accudisco, loro si prendono cura di me.

Hai un progetto su Instagram che si chiama “L’Orchibaleno di Sara”, ce ne vuoi parlare?

Nel 2021 decisi che era tempo di creare una rete di contatti per condividere la mia esperienza di coltivazione casalinga ed entrare in contatto con altri appassionati con cui scambiare consigli e idee. Ho conosciuto tante persone speciali e spesso ci incontriamo a mostre e fiere dove sono protagoniste le nostre beniamine.
Col tempo molte persone mi hanno contattata per chiedermi qualche consiglio di coltivazione e mi fa molto piacere, anche se non sono un’esperta ma una semplice appassionata.
Nel profilo troverete molte specie di orchidee e dei video utili e divertenti.

Cosa ti senti di consigliare a chi vuole avvicinarsi al magico mondo di queste piante?

Se tratterete la vostra orchidea come un essere vivente e non come un bel soprammobile, vi regalerà soddisfazioni impensate.
Le orchidee più comuni (le phalaenopsis) sono piante tropicali, hanno freddo sotto i 18 gradi, necessitano di luce e vanno posizionate molto vicino alla finestra, ma dietro una leggera tenda perché il sole diretto le brucia, inoltre vogliono acqua solo quando sono completamente asciutte.
Non saranno sempre fiorite, vi insegneranno i tempi della natura e il valore dell’attesa.
Vedrete che con queste semplici indicazioni le coltiverete con successo, ma state attenti: quando ci si innamora delle orchidee, non si torna indietro e non finirete più di meravigliarvi.

…e anche alla fine dell’Orchibaleno, come nel classico arcobaleno, trovate una sorta di pentola d’oro: il sorriso di Sara, sempre luminoso nonostante le avversità della vita.
“Quando due amici si comprendono completamente, le parole sono soavi e forti come profumo di orchidee” diceva Confucio, ed è per questo che vi invito a visitare “L’Orchibaleno di Sara”: per fare due chiacchiere in amicizia con una provetta coltivatrice di orchidee!

Anna Castelli