PRIMA, la carta riciclata dagli scarti di lavorazione e a km zero
“La sostenibilità può essere applicata in forme diverse, ma tutte si possono riassumere nel concetto di rispetto. Rispetto del pianeta nel quale viviamo, rispetto delle persone e valorizzazione dei loro talenti, rispetto per la propria comunità”: dalle Grafiche Paciotti di Perugia arriva la carta completamente riciclata e prodotta esclusivamente a partire dagli scarti di lavorazione dell’azienda stessa. PRIMA è riciclata al 100% e a km zero, poiché lavorazione e distribuzione avvengono entrambe in Umbria, abbattendo le emissioni dovute al trasporto.
Grazie a una partnership con Cartiere di Trevi, l’unica cartiera dell’Umbria attiva dal 1960, Grafiche Paciotti lancia sul mercato una carta a bassissimo impatto ambientale, prodotta interamente dalla lavorazione del 100% degli scarti di lavorazione.
Per produrre 1 kg di carta si produce un impatto di emissioni di CO2 ridotto del -70% rispetto alla carta di pura cellulosa e del -40% rispetto alla carta riciclata comune, riducendo anche del 90% le emissioni dovute ai trasporti grazie all’adozione di una filiera corta di produzione e distribuzione che collabora esclusivamente con realtà del territorio.
“Con il lancio sul mercato di PRIMA vogliamo proporci come esempio replicabile per tutte le aziende italiane del settore, sostenendo la crescita di una filiera corta e sostenibile. Quello che auspichiamo è anche un cambio culturale. La nostra carta, interamente prodotta da scarti, non subisce processi di sbiancamento chimici e questa la rende imperfetta, ma la sua imperfezione è sostituita da un valore ambientale e morale molto più potente e che rende la scelta di PRIMA non solo ecologica ma anche culturale”, commenta Marco Bracalente, socio e partner di Grafiche Paciotti.
Il progetto Earthback, lanciato da Grafiche Paciotti lo scorso anno, si propone come modello esemplare per le aziende del settore, sostenendo che l’adozione di una filiera corta e sostenibile è l’unica strada percorribile per un’impresa che si definisce innovativa e al passo con i tempi. Il lancio di Prima si inserisce nel più ampio progetto di transizione ecologica Earthback.
Obiettivo del progetto è quello di monitorare e ridurre sensibilmente l’impatto generato dalla produzione sull’ambiente. Solo qualche mese fa l’azienda ha pubblicato il primo bilancio ambientale volontario, in collaborazione con Efficert, certificando l’impatto carbon footprint aziendale di emissioni dirette 2021.
L’azienda dal 2022 fa parte del network di imprese Impatto Positivo, avendo destinato parte dei propri utili all’acquisto di 17.000 impact token Regusto che certificano l’impatto sociale e ambientale generato sul territorio nazionale dal ciclo virtuoso di donazione/recupero e ridistribuzione dei prodotti a rischio spreco.
L’impatto positivo generato equivale a 34mila pasti equivalenti distribuiti, 17mila chilogrammi di CO2 evitata, 34mila metri cubi di acqua risparmiata, 51mila metri quadri di suolo risparmiato.