C’è il drone bagnino capace di individuare un bagnante in difficoltà e lanciargli un salvagente gonfiabile, poi il robot subacqueo per le ricerche di dispersi in mare o di imbarcazioni affondate e anche il multirotore con sofisticati sensori capaci di monitorare la presenza di plastiche e di inquinamento lungo le coste.
Esplode la stagione estiva e si moltiplicano i progetti di droni e di sistemi unmanned, cioè veicoli radiocomandati o autonomi, utilizzabili per aumentare la sicurezza in mare e sulle nostre spiagge.
Le ultime novità tecnologiche saranno presentate a “Sea Drone Tech Summit 2022”, terza edizione dell’unico congresso in Italia dedicato a droni e robot per impiego marino e subacqueo, che si svolgerà nei giorni 25 e 26 ottobre presso il Polo Natatorio di Ostia (Roma).
“Siamo lieti di tornare a ospitare ad Ostia questo importante appuntamento tecnico-scientifico di livello internazionale dedicato all’uso di droni e robot per l’impiego in mare, anche in missioni per il salvataggio di persone o per il monitoraggio dell’ambiente costiero”, ha dichiarato Antonio Caliendo, assessore alle Attività Produttive e Turismo del Municipio X di Roma. “L’antica vocazione marinara di Ostia potrà trovare nella conoscenza e nella promozione di queste tecnologie innovative nuovi strumenti per poter gestire nel migliore dei modi l’accoglienza turistica e lo sviluppo del nostro litorale, soprattutto nelle affollate stagioni estive”.
Il programma di “Sea Drone Tech Summit 2022” si aprirà con una sessione plenaria organizzata in collaborazione con il Cluster BIG (Blue Italian Growth).
Seguiranno tre sessioni congressuali, dedicate rispettivamente a droni e robot subacquei, natanti drone di superficie e droni aerei per uso acquatico. Prevista anche un’ampia area espositiva con gli stand di numerose realtà del settore.
Durante il congresso, si svolgeranno diverse dimostrazioni operative di nuovi sistemi e piattaforme unmanned, realizzate in vasca al Polo Natatorio e in mare presso la Lega Navale Italiana di Ostia.
Parteciperanno enti, università, centri di ricerca, aziende, start-up e associazioni che presenteranno i propri progetti, prodotti e attività. Alla precedente edizione del 2019, prima della lunga pausa per la pandemia, avevano partecipato oltre 200 esperti – ricercatori e tecnici, civili e militari, provenienti da tutta l’Italia e dall’estero – con 25 relazioni di alto livello, 14 espositori anche internazionali e 10 dimostrazioni operative di nuovi mezzi.
“In Italia e in tutto il mondo, sono numerosi i progetti per nuovi sistemi e veicoli unmanned per applicazioni marine, ad esempio per la ricerca e soccorso, l’archeologia subacquea, il trasporto merci via nave, il controllo della qualità delle acque e il monitoraggio di piattaforme offshore, cavi sottomarini e anche allevamenti ittici in mare”, ha sottolineato Luciano Castro, presidente dell’associazione Ifimedia e ideatore del congresso.
“Nel prossimo futuro, l’impiego di queste tecnologie sarà sempre più diffuso e potrà offrire nuove opportunità per lo sviluppo della Blue Economy anche nel nostro Paese”.