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Sono io che decido il mio mondo!

Super Mario Maker e la fantasia dei giocatori “It’s-a-me, Mario!”. Ammettetelo, l’avete letto con la sua voce. In questo articolo parleremo dell’idraulico italiano più famoso di sempre: Super Mario!

Il 26 Giugno il brand “Super Mario Maker” ha compiuto quattro anni e, per festeggiare, Nintendo ha offerto ai suoi giocatori i migliori livelli della saga e questa sembra un’occasione speciale per poter parlare di un videogioco speciale. La saga si compone attualmente di due capitoli: il primo “Super Mario Maker” per Wii U e il secondo “Super Mario Maker 2” per Switch, l’ultima piattaforma firmata Nintendo. Tra le varie avventure di Mario, pochi capitoli vengono “festeggiati”: giusto il primo storico gioco che tutti conosciamo per la console NES e, per l’appunto, Mario Maker. Super Mario Maker 2 è il gioco che tutti dovrebbero avere tra i loro scaffali, per l’importanza storica che esso rappresenta. La particolarità di questo videogioco consta del fatto che i livelli sono stati creati dagli stessi giocatori. Infatti il gioco, oltre alla modalità “Classica”, che offre livelli sviluppati dal team Nintendo, affianca altre modalità online come la “Sfida Infinita”, “Competizione” e “Super Mondi”, composti da livelli artigianali. Il giocatore è completamente libero di scatenare la propria fantasia e il proprio ingegno per offrire sfide sempre più complesse ai propri “colleghi” virtuali. Questo rende il gioco potenzialmente infinito.

Il fatto che abbiano sviluppato un secondo capitolo è stata una conseguenza di vari avvenimenti pratici, come la poca fortuna che ebbe la Wii U e l’avvento di Nintendo Switch, la migliore console della casa giapponese. Non pensate però che il team Nintendo sia assente e che abbia lasciato tutto il “lavoro sporco” solo ai giocatori. Il lavoro perenne che c’è dietro a Super Mario Maker 2 da parte dei suoi sviluppatori è costante e meritevole. Questi infatti aggiornano i file di gioco molto spesso, incrementando la varietà di nemici, oggetti e scenari da poter utilizzare, oppure modifiche importanti alle modalità di gioco. C’è, per esempio, un grande lavoro di restauro, dato che i level designer hanno la libertà di poter costruire i propri mondi in tutti gli stili di tutte le epoche nelle quali Mario è stato protagonista. Il lavoro del team Nintendo è quello di prendere particolarità dell’epoca “8 bit” e di adattarle alle grafiche più avanzate; oppure di incrementare le abilità di Mario e le azioni possibili rispetto al mondo a lui circostante.

Takashi Tetzuka, produttore della saga, afferma: “Penso che probabilmente siamo stati influenzati dalle cose che abbiamo visto fare dalla community del gioco sino a ora” Dalla frase di Tetzuka si deduce come la Nintendo studi il proprio pubblico e di come Super Mario Maker, oltre ad essere una democratica opera artistica, copra il ruolo di uno studio sociologico. Il destino del brand Super Mario viene scelto dai suoi fans, non più dal loro creatore. I giocatori non hanno più un ruolo passivo e, far sentire il cliente come un qualcosa di fondamentale per il proprio prodotto, è la chiave per la fedeltà. Soprattutto in questa epoca nella quale grazie a Internet esistono infinite possibilità di realizzazione in ogni campo, tra cui quella di gioco (grazie ai cosiddetti giochi “indie”), dare la possibilità di sviluppare interi mondi di gioco di qualità permette di potersi affezionare al brand e di poterlo far continuare a vivere nonostante i suoi trentacinque anni di vita. Questo è anche dato dal fatto che la creazione nel gioco è molto semplice ed intuitiva e permette a tutti i giocatori di avere soddisfazione dai loro sforzi creativi. Super Mario Maker 2 è praticamente esente da pecche.

L’unica modifica che i fans richiedono è quella di aggiungere la modalità dei “100 Mario” (una partita intera con a disposizione 100 vite), una delle caratteristiche principali del primo capitolo. Ma Nintendo, purtroppo, non cedendo attualmente a questa richiesta, ha donato la modalità “Super Mondi” nella quale un giocatore può offrire alla community un intero mondo di propri livelli, aggiunta che il pubblica ha molto apprezzato. La Nintendo Switch altro non fa che aumentare la voglia di giocare a Mario Maker. Difatti questa console, ribattezzata come la console ibrida per eccellenza, consente di approcciarsi al gioco in maniere differenti. Difatti si può giocare alla “vecchia maniera”, cioè in modo portatile, come se stessi giocando con un game-boy, oppure collegando la console alla TV e vivere l’avventura in grande. Inoltre la fortuna del personaggio icona dei videogiochi consta nell’essere un personaggio inter generazionale. Il Mondo dei Funghi, così viene chiamato l’universo di Mario, offre colori vivaci, musiche allegre e nemici paffuti, adatti a un pubblico di bambini, ma anche osannato dal pubblico over 25; sia per un fatto di nostalgia, sia perché i giochi di Mario sono divertenti. Sembra scontato dirlo, ma questo è il nucleo di tutto: giocare a Super Mario è divertente, perché facile, ma allo stesso tempo spassoso. Non è violento o complesso, ma impegna tutta la concentrazione del giocatore. In questo caso, il perno centrale di Super Mario Maker è la fantasia dei giocatori di tutto il mondo i quali riescono ad esprimersi artisticamente nei propri livelli. Non si tratta solo di mettere in mostra ciò che si ha fatto, ma di dar voce alla propria persona e il proprio modo di intendere il mondo del videogioco. Ogni ora centinaia di giocatori decidono di caricare sul server i propri livelli, mettendo ogni volta in pericolo la vita della Principessa Peach, ma non c’è da preoccuparsi! Nello stesso tempo centinaia di Mario inizieranno a correre per salvare la propria amata.

Inizierai a correre anche tu?

Matteo Abozzi