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Giornata Mondiale dell’Amicizia: una storia vera

Nella vita si cresce e si cambia. Si ama, ci si lascia, si perdono alcuni amici per la via, altri arrivano inaspettati. Ma gli amici, quelli veri, anche se non li senti da venti o quarant’anni, quelli ci sono. Sempre. E spuntano come fiori colorati nel verde prato della vita quando c’è davvero bisogno di loro.

Questa è una storia vera.

Una storia d’amore e perdono.

La storia di un gruppo di persone assai diverse tra loro, alcune non si conoscono proprio e probabilmente mai succederà. Ma quando, nel mucchio, uno pesca il legnetto più corto, ecco arrivare prepotente la marea di affetto, sostegno, aiuto, partecipazione. Come fossero passati solo cinque minuti.

E come quando, da ragazzi, la compagnia si riuniva ai giardinetti di viale Garibaldi, appuntamento fissato senza smartphone ma da consuetudini consolidate, oggi il tam tam passa attraverso whatsapp ed è tanto bello quanto pieno d’amore incondizionato.  

Questa è la storia di un amico che sta molto male, della sua famiglia, dei suoi amici di tutta una vita e degli amici di chi gli sta accanto.

È la storia di come in quest’ultimo anno, tutti insieme, abbiano cercato di portare gioia, aiuto, conforto.

Di come abbiano donato all’amico, giorno dopo giorno, i ricordi e le avventure di una vita intera, ancora troppo breve però, con foto, aneddoti, pranzi e cene, gite in macchina a respirare il mare.

A respirare ancora la Vita.

Luciano e Susanna e il loro cuore colmo di gentilezza. Massimo, Alberto, Davide, Diego, Tiziano, Stefano e Martina, Claudio: come fratelli. Manuela e Stefano, Gianna e Mauro: la famiglia non di sangue ma di cuore. Ale e Anna: meglio di un pilone del rugby, di un centrocampista, di un libero. Roberta, Francesca, Claudia: le chiamate che fanno bene all’anima.

Tatiana e Juri, l’empatia che non ti aspetti e l’aiuto concreto al momento del bisogno.  

Paola, Nicole, Nelly, Valentina, Silvia, Mauro, Carlo, Gianluca: senza di voi sarebbe stato tutto molto più difficile.

Fabio, Giampaolo, Luigi, Luca: un onore chiamarvi Amici.

È un percorso che coinvolge tutti, che vede ognuno impegnato a far sentire l’altro amato fino all’ultimo respiro e anche oltre.

È la prova lampante che, comunque vada, sotto qualunque cielo, dopo decenni di silenzio, gli Amici Veri si vedono al momento del bisogno.

Buona giornata dell’Amicizia.

cricol