Nell’ottica di trasformare il settore turistico delle Isole Baleari, creando impatti positivi sulla società e sull’ambiente, è stata concepita la nuova “Legge sulla Circolarità e Sostenibilità nel Turismo”, approvata il 31 maggio 2022 dal Parlamento delle Isole Baleari. Anche se il turismo è al centro del sistema produttivo delle isole, oggi diventa necessario che il dibattito sullo sviluppo economico dell’arcipelago incorpori anche ulteriori variabili. Principali obiettivi della nuova legge, rendere le Baleari: una méta ideale, non solo per i turisti ma anche per i residenti e gli addetti ai lavori; favorire un turismo sostenibile, circolare, che rispetti il territorio e l’ambiente; creare la possibilità di vivere di turismo 12 mesi l’anno.
In linea con gli obiettivi fissati dall’Unione Europea, il Governo delle Baleari e la società sono impegnati a rendere il sistema produttivo sostenibile, in una triplice prospettiva: sociale, ambientale ed economica. Il Governo delle Isole Baleari potrà contare su 60 milioni di euro di aiuti diretti provenienti dai fondi europei per attuare la normativa, che si sviluppa a partire da quattro assi: Sostenibilità sociale ed economica; Circolarità e sostenibilità ambientale; Sostenibilità territoriale; Modernizzazione e semplificazione amministrativa.
Si tratta di trasformare il settore turistico in un vero e proprio motore di rigenerazione ed empowerment sociale, col fine di creare soluzioni in grado di migliorare non solo l’esperienza del turista ma anche la qualità di vita dei residenti e le condizioni dei lavoratori. Il turismo, in quanto settore principale dell’economia dell’arcipelago, oggi è chiamato quindi a guidare questa transizione.
“Il governo delle Isole Baleari si è concentrato, durante la pandemia, su prevenzione e controllo della diffusione del Covid-19 e sulla presentazione di proposte e soluzioni che permettano la continuazione dell’attività e dei flussi turistici tra l’Europa e le Isole Baleari. Il turismo italiano è molto importante per le Baleari, basti pensare che ad oggi siamo riusciti a recuperare oltre il 40% dei turisti italiani persi durante la pandemia. Ma ora bisogna fare un passo in più e impegnarsi in un dibattito più ampio, incorporando altre variabili per realizzare il turismo del futuro: un turismo che per la prima volta terrà conto di tutti, non solo dei turisti, ma anche dei residenti e dei lavoratori, per trasformare le Baleari in una méta completamente sostenibile e circolare.” spiega Iago Negueruela, Consigliere dell’Economia, del Lavoro e del Turismo del Governo delle Isole Baleari.
- SOSTENIBILITÀ SOCIALE ED ECONOMICA
Le Isole Baleari aspirano a distinguersi come destinazione che meglio tutela i lavoratori del settore turistico: per questo, la nuova riforma stabilisce come punto di partenza e arrivo la qualità dell’occupazione e la qualità della vita delle persone, con misure in grado di rendere sostenibile il turismo anche a livello sociale.
I lavoratori devono poter vivere di turismo 12 mesi all’anno, per questo verranno sviluppate ulteriori politiche pionieristiche a loro favore; inoltre, le Baleari continueranno ad essere la destinazione con il maggior aumento di contratti collettivi per i lavoratori (+17%), grazie ai quali non solo ci sono lavoratori più qualificati e meglio retribuiti, ma anche con maggiori tutele relative alla sicurezza sul lavoro.
A partire dal 2023, inoltre, le strutture ricettive dell’arcipelago dovranno ammodernare le loro camere includendo letti elevabili, che contribuiranno a ridurre drasticamente gli incidenti e le patologie professionali del personale addetto alle pulizie: infatti, gli addetti alle pulizie – oltre 20.000 nelle Isole Baleari, impegnati nelle strutture alberghiere – subiscono il 23,7% degli infortuni del settore, il 35% dei quali è legato al sovraffaticamento, che sarà ridotto grazie alla sostituzione di ben 300.000 letti.
- CIRCOLARITÀ E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Le aziende alberghiere dovranno adottare un piano di circolarità, che prevede la valutazione annuale di gestione delle risorse e dei rifiuti generati con una serie d’indicatori oggettivi relativi al consumo di: energia, acqua, materiali e rifiuti, alimenti. Sulla base di questa valutazione, svilupperanno un piano quinquennale con obiettivi di riduzione e investimenti, nonché le pratiche e i protocolli necessari per raggiungerli.
L’intera catena di valore del settore sarà inoltre obbligata a prendere una serie di misure a favore della sostenibilità ambientale, tra cui sostituire le caldaie a gasolio – che producono oltre 57 tonnellate di CO2 l’anno – con alternative più sostenibili eliminando così una delle principali fonti di gas serra nel settore della ricettività turistica.
- SOSTENIBILITÀ TERRITORIALE
Il turismo deve essere un settore attento a tutti, non solo ai turisti: gli hotel non devono essere progettati solo per gli ospiti ma anche per i dipendenti, dal momento che il turismo è chiamato ad assicurare il benessere anche di migliaia di lavoratori. La qualità dei servizi offerti ai turisti non è l’unico indicatore di ricchezza: anche la qualità di vita dei residenti è altrettanto importante.
Il terzo pilastro della normativa prevede il continuo impegno a favore dell’ambiente e della tutela del territorio, in difesa della terra e del mare delle Isole Baleari. Con questa normativa, l’arcipelago bloccherà l’incremento del numero di posti letto turistici in tutte le isole (sia per le case vacanze che per gli alloggi), in modo tale da avere una destinazione in cui non contino soltanto i visitatori, ma anche ogni singolo residente, e che possa continuare ad avere un ruolo primario nel turismo post-pandemia.
- MODERNIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA
Più investimenti, qualità, competitività e meno posti letto: per avviare questo processo di trasformazione sarà necessaria una dichiarazione di responsabilità. Inoltre, con l’obiettivo di favorire l’attività economica e la semplificazione amministrativa, oltre che di modernizzare il settore turistico, verrà proposta una nuova classificazione alberghiera in linea con i tempi che cambiano.
Questa nuova normativa s’inserisce in una piattaforma d’intesa più ampia. Infatti, il Governo delle Isole Baleari ha anche concordato con le principali organizzazioni imprenditoriali e sindacali delle isole una tabella di marcia, basata su tre pilastri (che si aggiungono ai quattro, attorno a cui ruota la nuova legge):
- ruolo primario della formazione sia di base che professionale, per migliorare la qualità dell’occupazione, la competitività delle aziende e lo sviluppo di nuovi prodotti turistici;
- strategia di circolarità della destinazione, nella quale sarà fondamentale la formazione in ambito di circolarità turistica;
- modernizzazione dei processi di gestione, commercializzazione e digitalizzazione con l’implementazione di Big Data e data intelligence.
Il 2019 si è chiuso con l’arrivo di ben 728.199 turisti italiani che, nel 2020, per ovvie ragioni, sono diventati appena 115mila. Ma nel 2021 il mercato italiano ha registrato una forte ripresa raggiungendo i 294.820 arrivi, quasi il triplo rispetto al 2020.
Le méte preferite dagli italiani sono Ibiza e Formentera: nelle due isole, i turisti italiani rappresentano oltre il 60% degli arrivi (e, per le due isole, il mercato italiano è il terzo più importante).