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Polonia underground: Varsavia

La Polonia ha dimostrato più volte, nel corso della sua storia, di saper accogliere il cambiamento. I numerosi complessi industriali diffusi su tutto il territorio, memoria di un passato operoso e operaio, sono stati riconvertiti in musei o centri commerciali. Spazi postindustriali rivitalizzati, atmosfere liberty e arte contemporanea si sono fatti strada in molte città polacche che, oggi, ostentano una ricchezza di colori e dettagli architettonici proiettata al futuro ma fermamente ancorata al passato.

La Polonia è come un segreto che deve essere ancora del tutto rivelato.

Edifici ormai in disuso da diversi anni rivivono oggi di una nuova vita, grazie a progetti virtuosi, modernità e innovazione. Interi quartieri riqualificati, spazi postindustriali rivitalizzati, atmosfere liberty, arte contemporanea, design e architettura: questi i tratti distintivi di una trasformazione urbana sapiente ed equilibrata avvenuta negli ultimi 30 anni.

Varsavia: un passato che rivive nell’architettura

Varsavia è da sempre una città esuberante, movimentata, piena di vita. Nonostante una storia particolarmente travagliata, ha conservato caratteristiche che l’accomunano alle altre capitali dell’occidente europeo. Il suo spirito giovane la rende una città unica. Il brillante connubio tra antico e moderno, riscontrabile nella mentalità e nell’architettura,si realizza nel pieno rispetto delle tradizioni e assecondando la spinta naturale verso l’evoluzione.

Risorta dalle macerie della II Guerra Mondiale grazie all’appassionato impegno dell’intera nazione e alle eccezionali “Vedute del Cataletto”, splendidi dipinti, talmente dettagliati da dare l’illusione della realtà.

Un’impresa davvero straordinaria, che ha consentito la ricostruzione fedele della Città Vecchia,
centro storico e cuore della capitale, tanto da farla iscrivere nell’elenco del Patrimonio Mondiale della Cultura dell’UNESCO.

Varsavia non è soltanto sede delle dell’amministrazione centrale, è anche il maggiore centro scientifico, culturale e artistico della Polonia. Nelle sue 70 università pubbliche e private, nei tantissimi istituti scientifici, studiano più di 200mila studenti. Sono frequentatissimi i centri artistici e culturali, il teatro dell’opera, l’operetta, l’opera da camera, la filarmonica, i 28 teatri, 35 musei e 60 gallerie d’arte.

Elektrownia Powiśle

Progetta nel 1904 per alimentare la città di Varsavia, la centrale elettrica Elektrownia Powiśle divenne – nel corso del tempo – una delle centrali più grandi e moderne della Polonia. Dopo aver cessato la sua funzione, subì un importante intervento di riqualificazione urbana – grazie al progetto di Tristan Capital Partners e White Star Real Estate. Oggi è un grande spazio multifunzionale in cui si trovano negozi, ristoranti, hotel e beauty halls. Pur cercando di mantenere il maggior numero di dettagli originali, data l’imponenza architettonica dell’edificio, che si sviluppa su una superficie di 5.000 mq, il progetto combina storia e modernità.

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Museo Neon

ll Neon Muzeum, inaugurato nel 2005, è ospitato nella Soho Factory post-industriale. Unico nel suo genere in Europa, ospita la documentazione e la conservazione delle insegne neon risalenti all’epoca della Guerra Fredda. Grazie al progetto espositivo basato sulla documentazione fotografica delle insegne, ‘Polish Neon‘, ideato dai due fondatori David Hill e Ilona Karwinska, oggi il museo ospita centinaia di insegne che, oltre ad essere estremamente piacevoli alla vista, rappresentano la tradizione polacca dell’Out of Home, ovvero piccole opere d’arte luminose per segnalare la presenza di negozi e uffici.

Fabbrica Koneser

All’interno del complesso delle fabbriche rivitalizzate “Koneser” (dal XIX secolo una delle fabbriche di vodka più note in Polonia), è stato inaugurato nel 2018 il Museo della Vodka Polacca (Muzeum Polskiej Wódki). Situato nel quartiere Praga, questo suggestivo edificio Ottocentesco è stato ricostruito e progettato dal prestigioso studio Nizio Design International per gli interni e dal gruppo Liebrecht & Wood in collaborazione con BBI Development per gli esterni. Il Museo ha lo scopo di far conoscere – anche attraverso installazioni multimediali, in perfetta sintonia con gli interni postindustriali – la ricca e lunga storia della produzione e degli usi e costumi legati alla vodka in Polonia, ed è l’unico museo al mondo dedicato completamente a questa bevanda superalcolica (iscritta sulla lista dei prodotti di Indicazione Geografica Protetta – IGP).