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L’area protetta più grande dell’isola è il centro per la salvaguardia e la protezione del patrimonio naturale di un paradiso tropicale come Aruba, Caraibi.
Incastonato lungo la costa Est, il Parco Naturale Arikok è il tesoro nazionale di Aruba. Qui, lungo la costa più ventosa e selvaggia, residenti e visitatori vengono a riempirsi i polmoni di fresca brezza dei Caraibi e gli occhi di incontaminati panorami naturali. Gli scorci a picco sul mare, le distese di cactus e i sentieri circondati da formazioni rocciose e alberi divi divi stupiscono per la loro maestosità e per la loro diversità rispetto ai luoghi più conosciuti di Aruba, e cioè le spiagge bianche e il mare turchese.
Ma il Parco Arikok è molto più di un luogo da visitare ed esplorare, è un angolo di mondo dove poter prendere parte, attivamente, alla salvaguardia e protezione del delicato ecosistema di un paradiso terrestre come l’Isola di Aruba.
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La Fundacion Parke Nacional Aruba per la protezione del patrimonio naturale di Aruba
La Fundacion Parke Nacional Aruba (FPNA) è un’organizzazione indipendente responsabile della conservazione e della gestione delle aree protette terrestri e marine istituite ad Aruba, che in totale ammontano al 25% della superficie dell’isola.
L’FPNA svolge un ruolo di leadership nella creazione di una gestione responsabile, di una partecipazione attiva e di partnership strategiche per la conservazione a lungo termine del patrimonio naturale di Aruba. Nella pratica, l’FPNA studia e propone continue esperienze di apprendimento incentrate sulle unicità naturali di Aruba, sulla loro conservazione e sulle pratiche di sostenibilità, per sensibilizzare le generazioni future verso la protezione del delicato ecosistema di Aruba.
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Il Parco Nazionale di Arikok: cosa vedere
Tra le aree di cui si prende cura la FPNA, il Parke Nacional Arikok inaugurato il 24 agosto 2000, è la più ampia e variegata, nonché quella che ospita il maggior numero di esemplari della flora e fauna dell’isola. In uno scenario di grande complessità geologica, i cui elementi principali sono le colline scoscese della formazione lavica vulcanica, le misteriose rocce quarzoso-dioritiche e le rocce calcaree composte da coralli fossilizzati, crescono cactus e grandi specie arboree.
Il tratto del parco che affaccia sul mare è interrotto da numerose baie, le bocas, oltre ad ospitare la famosa piscina naturale “Conchi”, raggiungibile solo in jeep o a piedi e chiamata anche “Cura di Turtuga” dai locali in quanto in passato casa di molte tartarughe di mare. Oggi, se si è fortunati, le tartarughine marine si possono incontrare a Dos Playa, il più importante sito di nidificazione delle quattro specie di tartarughe marine presenti ad Aruba nonché una delle spiagge più belle e affascinanti del parco. Tra gli altri punti di attrazione più famosi custoditi all’interno dell’area protetta troviamo le due grotte più conosciute dell’Isola, Fontein Cave e Quadirikiri Cave: la prima è una grotta calcarea ed è un importante sito archeologico dove è ancora possibile vedere i pittogrammi indiani che risalgono a circa 1000 anni fa, la seconda invece regala dei meravigliosi giochi di luce che si formano grazie ad alcuni fori creatisi naturalmente nella parte più alta della grotta.
Piante e animali del Parco Nazionale Arikok
Il caratteristico paesaggio battuto dal vento del Parco Arikok ospita una biodiversità ricca non solo di alberi e piante ma anche di animali, soprattutto rettili e uccelli, che si possono incontrare in particolare nelle prime ore del mattino o al tramonto. Alcuni microclimi molto particolari di Aruba favoriscono la presenza di specie di animali endemici, e cioè presenti solo su quest’isola.
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Per esempio il Cascabel, il serpente a sognagli di Aruba, oppure la cododo – che può sorprendentemente essere anche di colore blu – la lucertola a coda di frusta arubana, o ancora lo Shoko, la famosa civetta di Aruba.
Durante un’escursione all’interno del Parco sarà inoltre molto probabile imbattersi in iguane, caprette, asini e uccelli migratori: lasciatevi accompagnare da un ranger del Parco Arikok, che oltre a occuparsi della manutenzione dei sentieri fungono da guide e sono disponibili per tour personalizzati che raccontano la flora e la fauna nonché gli affascinanti siti storici ospitati all’interno del parco.
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Il cuore del programma di conservazione del FPNA: il “Centro di coltivazione”
Tra i luoghi forse più interessanti del Parco, c’è il “Centro di coltivazione” dell’FPNA, il cuore del programma di valorizzazione della biodiversità floristica e di resilienza climatica dell’organizzazione. Questo spazio di lavoro comprende una banca dei semi, un laboratorio e un vivaio e viene utilizzato per conservare i semi di oltre 40 specie di arbusti e alberi autoctoni a rischio di estinzione ad Aruba.
Le specie raccolte e coltivate in questo spazio sono state scelte per la loro scarsità a livello locale, ma anche per il loro valore ecologico per alcune particolari specie come il parrocchetto dalla gola marrone, il colibrì smeraldino dalla coda blu, pipistrelli, api e farfalle che si nutrono del nettare e dei frutti di queste piante. I semi vengono inoltre distribuiti per la coltivazione e per i giardini privati, con l’obiettivo di favorire la conservazione e il ripristino della biodiversità unica di Aruba anche e soprattutto tra i locali.
Il Centro di coltivazione è anche uno spazio per la realizzazione di workshop, visite didattiche e opportunità di volontariato: per esempio, i visitatori possono prendere parte a progetti di riforestazione impiantando in prima persona un albero e lasciando la propria impronta green, per sempre, sull’isola di Aruba.
credits foto: Aruba Tourism Authority