Organizzato dal Club alpino italiano, il concorso invita a riflettere sul ruolo delle donne nello sviluppo delle comunità montane e nella tutela delle risorse naturali. Si può partecipare gratuitamente entro il 31 marzo 2023.
“Le donne muovono le montagne. La montagna declinata al femminile”, è il concorso fotografico organizzato dal Club alpino italiano: si ispira al tema della Giornata Internazionale della Montagna 2022 dell’Onu dello scorso 11 dicembre, “Women Move Mountains”, che invitava a riflettere sul ruolo che le donne hanno avuto e hanno tuttora nello sviluppo delle comunità e dell’economia di montagna, oltre che nella protezione delle risorse naturali e della biodiversità in tutti gli ecosistemi montani del mondo.
Il premio è strutturato in tre categorie:
- “La frequentazione della montagna” (foto singola);
- “Società e cultura delle Terre alte” (foto singola);
- “Una storia al femminile”, da raccontare attraverso una serie di sei scatti fotografici.
Il concorso prevede un montepremi per una totale di 12mila euro. È possibile iscriversi a più categorie, ma con un unico contributo per categoria. Gli elaborati dovranno pervenire entro il 31 marzo 2023.
Il bando, il modulo d’iscrizione, la domanda e la liberatoria sono disponibili sul sito cai.it. La partecipazione è gratuita.
Una selezione delle migliori fotografie sarà esposta nel mese di maggio a Biella, in occasione dell’Assemblea dei Delegati 2023 del Club alpino italiano dove si svolgerà inoltre la premiazione dei vincitori.
«L’obiettivo del concorso sarà identificare e far conoscere le sfide e le esperienze che le donne di montagna vivono, attraverso una narrazione per immagini che evidenzi l’importanza del mondo femminile in montagna e per la montagna», afferma il Presidente generale del Cai Antonio Montani.
«Desideriamo che le donne non siano solo tema di questa iniziativa bensì narratrici attive e operatrici che possano contribuire a donarci una visione individuale, attenta ai propri desideri e alla proprie necessità», dichiara la Vicepresidente generale Laura Colombo.