Artificial Intelligence risponde all’acronimo AI, che sigla il concetto di Intelligenza Artificiale (in italiano IA). L’AI è uno dei settori su cui grandi multinazionali investono quotidianamente per lo sviluppo di programmi e computer in grado di “pensare” e di reagire senza l’intervento dell’uomo.

Ma prima di immergerci in una interazione reale con un sistema di Intelligenza Artificiale, gratuito e a portata di mano, è necessaria una premessa (leggere fino alla fine e… occhio all’autore!):

“L’intelligenza artificiale (IA) è un campo di ricerca in continua evoluzione che si concentra sulla creazione di algoritmi e sistemi informatici in grado di eseguire compiti che richiedono l’intelligenza umana, come la percezione, il ragionamento e l’apprendimento. Uno dei più recenti e potenti sviluppi nell’IA è rappresentato dalla tecnologia GPT (Generative Pre-trained Transformer), tra cui la più avanzata è GPT-3, sviluppata da OpenAI.

GPT-3 è un sistema di IA basato su una rete neurale artificiale a grande scala, che è stata addestrata su una vasta gamma di dati di testo. Questa tecnologia è in grado di generare testo e risposte naturalistiche e convincenti a una vasta gamma di domande e problemi. Ad esempio, può essere utilizzata per generare risposte a domande di ricerca, per creare conversazioni intelligenti e naturali con gli utenti o per generare contenuti di testo come notizie, poesie e canzoni.

Una delle caratteristiche principali di GPT-3 è la sua capacità di apprendere in modo autonomo, attraverso la cosiddetta “apprendimento per rinforzo”, che consente alla tecnologia di migliorare continuamente la propria efficienza e precisione. Ciò significa che quanto più GPT-3 viene utilizzato e addestrato, tanto più è in grado di produrre risposte accurate e sofisticate.

Tuttavia, nonostante le sue capacità impressionanti, ci sono anche dei limiti nell’uso dell’IA. Uno dei principali limiti è rappresentato dalla mancanza di comprensione e consapevolezza umana. Anche se la tecnologia GPT-3 è in grado di generare testo naturale, non ha una comprensione profonda del significato del testo e non è in grado di fare inferenze basate su esperienze personali o su conoscenze implicitamente acquisite. In altre parole, la tecnologia può essere incapace di distinguere tra la verità e la falsità di una dichiarazione o di valutare il valore etico o morale di un’azione.

Inoltre, la tecnologia IA è ancora relativamente costosa e richiede una quantità significativa di risorse hardware e di potenza di calcolo per funzionare al meglio. Ciò limita l’accesso a questa tecnologia solo a organizzazioni con grandi risorse e capacità di investimento. Inoltre, ci sono anche preoccupazioni sulla potenziale dipendenza dell’umanità dalle tecnologie IA, il che potrebbe limitare la nostra capacità di pensare e di risolvere problemi in modo indipendente.

In conclusione, l’intelligenza artificiale, in particolare la tecnologia GPT-3, rappresenta un’importante innovazione tecnologica che sta cambiando la nostra comprensione delle capacità delle macchine. Tuttavia, è importante tenere presente i limiti dell’IA, che derivano principalmente dalla mancanza di comprensione e consapevolezza umana, dalla costosità della tecnologia e dalle preoccupazioni sulla dipendenza umana dalla tecnologia stessa.”

Firmato: GPT-3

Questo breve articolo è stato scritto da Lui (pronome umano ampiamente meritato), il “signorGPT-3. Ma chi è costui? E’ l’AI di cui stiamo parlando. Interagendo con Lui via web, gli ho fatto questa richiesta:

“Caro GPT-3, Mi puoi scrivere un articolo su come funziona questa intelligenza artificiale e quali sono i limiti?”

Il testo su esposto è stata la risposta: un vero e proprio articolo, come fosse scritto da un essere umano, con stile e forma corretta. Possiamo chiedergli qualunque cosa, su qualsiasi campo (es. come curare un malessere, raccontare una barzelletta qualunque o a tema, inventare una poesia, o una canzone con musica e testo, chiedere cosa c’è di vero nell’astrologia, quante e quali previsioni di Nostradamus si sono realizzate, come è scomparsa la civiltà dei Maya, come è stato inventato il metro e perché, Come si crea una tabella in Microsoft Word, etc. etc. etc.); ma anche domande bizzarre (come “Sei Permaloso?”, “Quale sarà la schedina vincente del prossimo totocalcio?”, “Sei maschio o femmina?”, etc.), e Lui risponderà a tono, e con stile e diplomazia: un vero signore (o signora? non ho ancora la “e” rovesciata sulla tastiera ndr)!.

Come possiamo interagire con Lui? Ecco le istruzioni:

  1. Andare sul sito openai.com
  2. registrarsi con un indirizzo di posta (solo la prima volta)
  3. Confermare la registrazione via email
  4. Menu “Product” -> “ChatGPT”

E Lui sarà pronto a interagire con noi, semplicemente chattando.

Nota Importante: E’ possibile che, al momento della scelta “ChatGPT”, venga rifiutato l’accesso, con un messaggio del genere:

Evidentemente noi italiani siamo un po’ troppo “chiacchieroni” e il nostro amico AI non riesce a starci dietro.

Poco male: adottiamo un altro browser su PC o un’altra APP su smartphone: OPERA. Attiviamo la VPN gratuita cosicché viene mascherata l’origine della nostra connessione, e il sistema ci risponde degnamente in italiano (o in qualsiasi altra lingua).

L’utilizzo a questa AI on-line (in versione light) è gratuito, ma esiste la versione PRO a pagamento (abbonamento), una versione molto più sofisticata e professionale.

E con questo, detto poco, ma detto tutto e, perchè no? paragrafo dopo paragrafo mi faccio tradurre in inglese i miei racconti: è un inglese molto più avanzato del classico google-translator, quasi professionale, e necessita di pochissime correzioni, già nella versione light.

Buon divertimento!

Vincent
Scrittore, Musicista, Informatico

Fonti: semplicemente GPT-3 in-line