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A proposito di Luigi…

L’accendino di Luigi funziona sempre.

Me l’ha regalato un paio di anni fa, mentre stavo facendo tirocinio per diventare OSS.

“Regalato” per modo di dire: l’ha trovato in un posacenere mentre stavamo entrambi facendo una pausa sigaretta, io dal lavoro e lui dalla vita, e mi ha detto: “Prendilo, è tuo”.
Perché Luigi non ha più niente.

È ospite di una struttura protetta.
Faceva il camionista insieme al suo inseparabile Axel, un carlino. Luigi e Axel sempre assieme in giro per l’Europa, una vita da bestie per Luigi, una vita di fedeltà per Axel.

Quando Luigi si è accorto che non ce la faceva più, ha deciso che Axel aveva bisogno di una nuova casa.
Sapete cosa significa doversi separare dal vostro amato cane per amore suo, per garantirgli un futuro migliore? Vi auguro di non dover mai affrontare una scelta del genere.

Luigi ha dei figli, ma non vogliono o non possono occuparsi di lui, non lo so.
Tutto sommato fa una vita tranquilla in una bella struttura, claudicante com’è.
Un giocattolo rotto del capitalismo, ma non sono qui per filosofeggiare su un sistema che per i miei canoni di vita ho già dichiarato morto da tempo. Chi mi conosce lo sa.

Voglio parlarvi dell’accendino di Luigi, che è un miracolo senza spiegazione.
Io fumo abbastanza, ho accendini ovunque.
Tante volte si bagnano di pioggia, quando me li dimentico fuori, ma l’accendino di Luigi si accende sempre.
Lo avrò caricato sì e no una volta in due anni, lo lascio all’aperto. Eppure funziona sempre.

Voglio andare a trovare Luigi, che sicuramente non si ricorderà di me, ma farà finta di sì.
Vorrei dirgli che Axel sta bene anche se è una bugia perché non ho assolutamente idea di che fine abbia fatto e posso solo sperare il meglio per una creatura così dolce che non ha fatto nulla di male se non incappare in una vita di merda.

Vorrei dirgli che andrà tutto bene, anche se la grandine mi ha spaccato tutti i vetri dell’auto e la casa.
Perché Luigi si merita solo sorrisi dopo una vita da camionista che l’ha lasciato con il bastone e pieno di medicine in un centro residenziale, senza altra compagnia che quella dei suoi colleghi di sventura.

Questo articolo è dedicato a tutti i Luigi di questo mondo, che sono molti di più di ciò che sospettate.
E anche ad Axel, che spero abbia avuto una vita degna della fedeltà che ha dimostrato a Luigi.

Anna Castelli

Laureata in arte orientale, OSS, scrittrice part-time, matta per i cani e per i tatuaggi. Sicuramente curiosa della vita.