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Il settebello del fastidio

Settebello del fastidio

Buongiorno a tutti gli amici della rubrica “A tu per tu”!
Sarà che fa troppo caldo per i miei gusti, ma oggi ho voglia di parlare delle cose che proprio mi danno FASTIDIO, più del calore torrido e paludoso delle Waste Lands.
Segue quindi un piccolo elenco di atteggiamenti che assolutamente mi stanno sullo stomaco.
Buon divertimento!

1. I guanti di plastica usati e abbandonati nel carrello della spesa: lo tollero SOLO quando vai a far la spesa con tutte e due le braccia fratturate e ingessate a mummia egizia.
Eddai, non vi fate schifo da soli?

2. Le persone di una certa età che fanno i dispetti, che vanno dal tirare acqua al gatto del vicino, al vero e proprio reato penale dell’abbandonare la spazzatura nei boschi e altre piacevolezze del genere.

Non penso ci sia niente di più degradante che vedere una persona di una certa età comportarsi in maniera scorretta.
Piccola nota a margine: per me “una certa età” va dai 40 in su: ai 30 anni sei troppo impegnato a disperarti perché stai invecchiando e non riesci più a fare le cose che facevi a 20 anni, poi ai 40 inizi a diventare stronzo e rancoroso.

Va bene che “a una certa età si torna tutti bambini”, ma ricordatevi sempre che la “leggenda del vecchio saggio” è, appunto, una leggenda, che serviva a dare uno scopo ai vecchi per evitare che venissero abbandonati nella foresta a morire di fame in quanto inutili alla collettività.
Siete fortunati che non torna in voga come usanza, ma solo perché abbiamo cementificato tutte le foreste.

3. I bambini maleducati, soprattutto se in presenza di genitori accondiscendenti che li lasciano allo stato brado perché hanno il naso piantato su Facebook o semplicemente perché non gliene frega niente.

Sì, bambini, adesso la zia vi dice una grande verità: non è che siete “gli amori di mamma e papà” e vi viene consentito tutto, semplicemente i vostri genitori si sono riprodotti “perché nella società si deve” e adesso non vi sopportano più e non vi vogliono gestire.
Altra immagine degradante della società odierna.

4. Gli adolescenti vandali, le baby gang: stesso discorso di cui sopra ma in branco, coi figli che stanno invecchiando e diventano ancora più insopportabili e ingestibili.
Meglio abbandonarli alla collettività e ai carabinieri, che tanto non hanno già altre cose più gravi a cui pensare, vero?
Come dicono a Roma, che ve possino…

5. Quelli che si mettono alla guida dell’auto come se avessero sotto il culo un bazooka: state calmi!
Ero anch’io automobilista incazzata, ma poi mi sono fatta curare. Vi trovo ridicoli e pure MOLTO pericolosi.
Andate in bicicletta, così sfogate la frustrazione, oppure fate un bel pullman turistico per andare a sminare l’Afghanistan. 

6. La gente che non fa NULLA per migliorare le cose e SI LAMENTA, quindi il 99% degli italiani.
Ascolta un attimo, cocco di mamma: hai le radici? Sei un albero? Sei una pietra, che si muove un millimetro ogni mille anni?
NO, allora muovi il culo e fai qualcosa per migliorare le cose. 

7. Il settimo punto è sempre quello migliore, perché il sette è un numero importante, adesso non ricordo il perché, ma nelle mie memorie di bambina cattolica mi sembra che il sette conti qualcosa.
O forse era la briscola? Non ricordo.
Fatto sta che al settimo punto metto LA BIRRA!

Diavolo tentatore degli aperitivi estivi, così fresca e dorata, mi arriva nello stomaco e crea un’eruzione vulcanica digestiva che neanche il vulcano di Pompei (sono intollerante ai lieviti).

Ah, poi ho scoperto da una ricerca scientifica che le persone empatiche come me provano addirittura disagio FISICO a contatto con gente falsa, quindi per favore, se lo siete, statemi alla larga perché vado in carenza di ossigeno, grazie.

Concludo la rubrica con una nota lieve, ché a sentirmi brontolare m’infastidisco da sola, e vi lascio invece con la cosa che mi fa più simpatia: IL DIAVOLO.
Essere mitologico e religioso, ribelle e manipolatore, una volta utilizzato come monito per non fare cose brutte, oggi un po’ fuori moda, se non in quei culti che lo venerano direttamente.  

PER CHI CREDE: il diavolo è malizioso e ci induce a peccare, vade retro!
PER CHI NON CREDE: il diavolo rompe i coglioni, quindi si metta in coda in fondo alla fila dei personaggi stressanti, grazie.
PER CHI NON CREDE – VERSIONE 2.0: il diavolo non esiste… ma voi siete veramente noiosi a non credere a nulla!

E voi avete qualcosa che in questa estate torrida vi fa veramente sbroccare?

Anna Castelli

Laureata in arte orientale, OSS, scrittrice part-time, matta per i cani e per i tatuaggi. Sicuramente curiosa della vita.