Accanto alla Sardegna spirituale e dalla forte identità devozionale c’è quella dei sapori, delle antiche tradizioni perpetrate nei secoli che ci regalano gusti genuini e autentici.
Lungo i Cammini di Sardegna, le Destinazioni di pellegrinaggio e i Luoghi francescani, oltre ai preziosi itinerari di fede e devozione, ritroviamo l’identità di territori antichi e per molti aspetti ancora intatti, che hanno saputo preservare dal tempo e dall’industria turistica atmosfere autentiche, il calore e la semplicità di gesti quotidiani: un forno antico che ancora oggi, come secoli fa, sforna ogni giorno dolci fragranti e pani tradizionali, o le mani rugose e abbronzate dei vecchi pescatori che, lavorando i prodotti pescati, producono bottarghe.
Visitando i luoghi della spiritualità sarda, da nord a sud, troviamo un contesto tutto da assaporare, dai piatti tradizionali di carne o di pesce freschissimo, ai pani, ai dolci, fino ad arrivare ai vini e liquori.
Un menu composto di otto portate di spunti gastronomici da non perdere assolutamente!
Le terre sarde sono fertili e generose. L’agricoltura e l’allevamento rappresentano la base dell’economia fin dai tempi antichi e danno vita a una tradizione culinaria fortemente radicata alla terra, unica nella sua essenzialità. Ne è un esempio l’antipasto sardo composto da salsicce, guanciali, lardo, formaggi pecorino e caprino, un concentrato di gusto forte e deciso che richiama l’animo sardo, da assaporare in tutta la loro più intensa qualità nei territori di Orgosolo, Galtelli, Gesturi e Luogosanto.
Gesturi è legata fortemente alla terra e alla tradizione contadina. Qui la produzione dei legumi è fondamentale, su tutti ceci e lenticchie e l’antica cicerchia
Le produzioni di miele sono, invece, diffuse nei comuni di Gesturi e Orgosolo, con sapori e componenti nutritivi unici, dovuti al particolare microclima e alle speciali piante utilizzate
Siamo pur sempre su un’isola e speciale è quindi la relazione dei sardi con il mare, inestimabile risorsa, che si riflette di conseguenza nelle tradizioni culinarie. I piatti tipici di pesce richiamano gesti antichi nella preparazione di alimenti pregiati, come le bottarghe o gli affumicati di tonno, prelibatezze che troviamo indiscusse nell’isola di Sant’Antioco.
Il pane, prodotto nei diversi territori, in diverse forme e varietà, ha un gusto inconfondibile, e diventa talvolta pane rituale, con decori unici e artistici, utilizzato nelle occasioni di Festa come simbolo di devozione. Ne è esempio il pane coccoi offerto per la festa del Santo Antioco patrono di Sardegna. Ricordiamo ancora il pane carasau di Galtelli, le spianate di Orgosolo e il pane con pomodoro di Sant’Antioco.
È però il vino l’esperienza gustativa più autentica e irripetibile da provare visitando i luoghi delle Destinazioni di Pellegrinaggio. I diversi fattori climatici e ambientali – terreni sabbiosi e vento salmastro – sono il motivo della grande varietà e unicità dei vini sardi. Si va dall’intenso rosso del Carignano del Sulcis, prodotto a piede franco, al bianco e delicato vermentino di Luogosanto, al cannonau e al vino moscato, che rappresentano l’eccellenza e l’identità di questi territori.
Sorprendentemente, visitando le Destinazioni sarà possibile anche gustare la Santa birra prodotta artigianalmente sull’isola di Sant’Antioco, un nettare unico nel suo genere che nasce utilizzando il pane civraxiu raffermo. Ne risulta una bevanda dolce, con sentori tostati e note mielose, dal colore giallo, che oltre all’unicità del gusto è un vero esempio di sostenibilità ed economica circolare.
Ducis in fundo. Particolare menzione meritano, infine, i dolci, i cui ingredienti principali sono la pasta di mandorle e la ricotta, capaci di catturare i sensi anche dei meno golosi. Da assaggiare la sabadas, tipica del comune di Orgosolo, dove il contrasto tra il sapore del formaggio e la dolcezza del miele, regala un’esperienza di gusto indimenticabile.