Equinozio di primavera: il nuovo anno astrologico

Il 20 marzo 2023 alle 22:24 il Sole farà ingresso in Ariete, avrà luogo l’Equinozio di primavera.

Astronomicamente, il percorso apparente del Sole medio osservato dalla Terra (chiamato Eclittica) incontra l’Equatore Celeste, proiezione espansa dell’Equatore terrestre su una ipotetica Sfera Celeste di cui la Terra è centro. Diciamo percorso apparente del Sole poiché sappiamo che è invece la Terra a muoversi in doppio moto (di rotazione attorno al proprio Asse e di rivoluzione attorno al Sole), l’Eclittica rappresenta dunque la proiezione del moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole sulla Sfera Celeste. Dal nostro punto di osservazione geocentrico, dà impressione che sia il Sole a muoversi, noi ci muoviamo solidalmente alla Terra.

All’Equinozio di primavera vi è un equilibrio tra la durata del giorno e quella della notte, che sono invece generati dal moto di rotazione della Terra sul proprio Asse. Il Sole, dall’Equinozio in poi, si porterà alle declinazioni nord (declinazione è la distanza di un Astro dall’Equatore Celeste) e, nel nostro emisfero, transiterà nei Segni primaverili fino a giungere poi al Solstizio estivo al giorno di maggior luce. Ciò si traduce nel fatto che dall’Equinozio primaverile in poi, nel nostro emisfero, le ore di luce supereranno quelle di buio.

Astrologicamente il grado 0 dell’Ariete, chiamato Punto Gamma o Punto Vernale, rappresenta l’inizio del nuovo anno zodiacale. A seguire, il 21 invece si formerà il Novilunio in Ariete a grado 0°49′.

L’Equinozio dunque rappresenta un punto di equilibrio e quest’anno in tale occasione, Venere, governatrice del Segno opposto all’Ariete, la Bilancia, si trova in congiunzione con il Nodo lunare Nord, tracciando una via di evoluzione da seguire in tema di relazioni. La Luna il giorno dell’Equinozio si ritira dal palcoscenico, preparandosi a incontrare il Sole il giorno dopo, lasciando a lui magnificente splendore. I Segni Ariete e Bilancia in Astrologia si definiscono come “Asse della relazione”.

Relazione…Io con te o io contro di te?

Alcune relazioni sembrano campi di battaglia, Urano e Marte sembrano dirci che, in tal senso, dobbiamo separarci da ciò che abbiamo sempre pensato che sia una relazione. La relazione equilibrata crea maggior valore per entrambe le persone, incoraggia la libertà del singolo ed il suo sviluppo. Eppure per molte persone la relazione è collegata a vischiose simbiosi e dipendenze che danno origine al cosiddetto “struggimento”.

Anche la congiunzione tra Sole e Luna del 21 si posiziona nei pressi del luogo dedicato alle relazioni, vi è un forte contributo di Marte che si prepara di lì a pochi giorni a completare il suo lungo soggiorno nei Gemelli, che durava dal 20 agosto 2022.

L’impronta evolutiva che possiamo dare alle nostre relazioni è quella dell’accettazione e della selezione.

Le persone sono come sono proprio come noi siamo quel che siamo, nessuno cambia per nessuno, nessuno capisce ciò che non vuole capire o non può. Bisogna rinunciare a spiegare, parlare, pazientare, bisogna lasciare che sia. Non possiamo portare costantemente il conflitto nelle nostre relazioni per una attitudine allo scontro, per voler portare le persone a delle comprensioni a volte impossibili.

Bisogna accettare ciò che è e ciò che non è. Le relazioni generative non si nutrono di conflitto, di sforzo o di sempiterne attese. Non si nutrono di briciole per uccellini. Stiamo in compagnia di noi stessi per un periodo, se notiamo che anche talune amicizie tendono a trascinarsi in modo poco spontaneo, lasciamo che siano le derive che devono essere. Il principio della resa porterà tanta più pace, affronteremo i nostri mostri interiori, quelli che ci portano ad accettare qualsiasi brandello di attenzione per paura di perdere le persone.

Ripetiamo a noi stessi: Sono disposto a perdere tutti per ritrovare me stesso!

Sono la persona più importante di tutte, ma proprio di tutte. Nel punto di equilibrio disegnato dall’Equinozio la relazione che abbiamo la possibilità di rendere più espansa è quella con noi stessi, certamente nutriamo uno spazio nuovo, intonso, in cui noi stessi siamo i primi della lista. Nel nostro nuovo spazio potranno entrare persone che sceglieremo di invitare, non che tratterremo per paura, che entreranno nel nostro tempio con delicatezza, togliendo le scarpe all’entrata.

Mai più consentiremo che venga profanato il giardino interiore della nostra sensibilità, profondità, da persone che non intendono portare rispetto per le nostre qualità. Mai più ci accontenteremo del nulla ma, per accedere a questo nuovo spazio, dobbiamo mettere ordine, sistemare diversamente le nostre priorità.

Per le nuove colture relazionali bisogna preparare il terreno adatto e, questa fase preliminare è quella più articolata, se così vogliamo definirla. Poiché è quella fase di setaccio, di chiara visione in cui ci diventa evidente che in alcune relazioni abbiamo sempre avuto tutto sotto gli occhi della verità ma abbiamo preferito raccontarci una fiaba personale.

Saturno, recentemente traslocato nei Pesci, si avvia a grandi balzi verso il 28 marzo, data in cui emergerà libero dai raggi del Sole, entro fine mese dunque alcuni tagli, sfalciature di ramaglie, potature varie, saranno evidenti, tutto davanti gli occhi e senza fette di prosciutto incollate.

E anche se inizialmente potremmo dire addio ad una vecchia versione di noi stessi con malinconia, festeggiamo il nostro ripartorirci in una veste più forte e rinnovata che mai, curiosa ed esploratrice di sé.

Buon Equinozio!

Sempre con Amore,

Rossana Strika

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