Accogliamo il nostro lato oscuro se vogliamo star bene

Siamo tutti in grado di prenderci cura di noi stessi? Oggi è venuto a trovarmi un mio vecchio paziente, aveva voglia di chiacchierare con qualcuno che anni fa lo ha aiutato a trasformare il suo male in opportunità di crescita e trasformazione.

E così davanti a un caffè e due dolcetti mi ha detto che quel segreto che io non avevo voluto ascoltare quando era mio paziente continua a custodirlo gelosamente come un tesoro e questo gli ha insegnato negli anni a stare con se stesso così com’è con la sua luce e la sua ombra.

Ha capito che non si migliora e non si diventa maturi se non si impara a custodire un segreto. Ha capito che prendersi cura di sé per quanto lo riguardava significava nascondersi, non parlare con nessuno delle sue cose più intime. Mi ha detto: “Tu mi hai insegnato a ragionare come il seme, che se ne sta nascosto nelle profondità del frutto, come le radici nella terra, come il cervello rinchiuso nel cranio. Osservo le persone intorno a me e ho capito che chi sta male vive troppo in superficie. Custodire il mio segreto mi ha insegnato a essere solo, a non chiedere a nessuno le soluzioni e a sapere che ci sono cose inconfessabili che sono solo mie. Diventare misterioso è stata la strada che mi ha curato. Grazie a te”.

Il mio lavoro, negli anni mi ha insegnato che i disagi ci aiutano a rivelare la nostra vera natura e arrivano sempre per farci evolvere.

Quando soffrivo di attacchi di panico non mi accorgevo che facevo una vita che non era la mia. Ripetevo solo il pensiero di altri e così la mia anima si ribellava. Poi ho incontrato la magia. Quel modo misterioso di vedere il mondo, dove le cose accadono nello stupore e nella meraviglia.

Il cervello ha due mondi: quello dei pensieri e della ragione e quello del sogno e delle fiabe. Mi ero ammalata perché avevo perduto la strega, le fate, il mondo fatato, il tesoro. Mi ero omologata agli altri, ero morta che seppellivo i morti.

Poi mi sono arresa alle cose che non mi piacevano e mi sono presa cura di me. Mi sono arresa alla strega, all’orco, ai brutti pensieri, ai miei attacchi di panico e questo mi ha resa magica.

Qualcosa dentro di noi è fatto della stessa essenza della fiaba, dei miti, dei sogni. Allora per essere persone complete abbiamo bisogno anche del regno delle ombre, dei misteri, dei segreti.

Abbiamo bisogno di accogliere e scendere a patti con i nostri demoni, tanto più quando diventano malattie. A volte troppa luce fa male, abbaglia, illude.

Trovare l’equilibrio significa avere cura anche del regno delle ombre.

Maura Luperto