Una mia nuova paziente si lascia andare allo sconforto: il suo bambino di otto anni è incontenibile e al solo pensiero che fra qualche settimana dovrà riprendere ad andare a scuola le fa venire l’angoscia.
Le maestre oltre a mettere note non fanno altro. Il pediatra suggerisce l’uso di un farmaco molto usato soprattutto negli USA che serve a “curare” i bambini affetti da “sindrome di disturbo dell’attenzione e iperattività“.
Chiamata AD/HD (sigla di Attention Deficit and Hyperactivity Disorder), questa sindrome si manifesta in bambini supervivaci che hanno difficoltà di concentrazione, che fanno fatica a restare attenti per più di qualche secondo sia a scuola, sia nel gioco.
A volta manifestano crisi di attenzione, a volte sono iperattivi, a volte entrambi.
Un farmaco per “spegnere” la vivacità? Che orrore! Ricordo che subito dopo la laurea ho frequentato per un anno il reparto di psichiatria dell’ospedale di Padova, da tirocinante avevo accesso alle cartelle cliniche per studiare i casi.
Ed era di moda, da parte di alcuni neuropsichiatri, somministrare barbiturici ai bambini che avevano l’elettroencefalogramma alterato in senso epilettico, anche in assenza totale di crisi.
Pensavano di prevenire le crisi future. C’era però un neuropsichiatra che coraggiosamente portava avanti una lotta personale contro questa terapia preventiva che riteneva criminale.
Infatti poteva dimostrare che le crisi, anche con il tracciato alterato, pur senza farmaci, non si verificavano.
Quanti bambini hanno assunto farmaci tossici solo per una teoria? La scienza dovrebbe dare certezze e spesso invece fa solo ipotesi.
Oggi ancora una volta ho sentito che un pediatra consiglia un farmaco tossico a un bambino iperattivo. Non si è chiesto questo medico come mai sono aumentati così tanto i bambini iperattivi e disattenti? Se ne è chiesta la ragione?
E se i bambini stessero lanciando un messaggio?
Ci siamo evoluti incarnando il cervello del mondo. In ogni specie vivente esiste un encefalo o un suo surrogato.
Questo significa che la Natura ha capacità di pensiero in ogni sua forma e aspetto. In ogni individuo è incarnato il progetto evolutivo dell’Universo. Infatti quando tante persone manifestano lo stesso sintomo è perché, attraverso il disagio, si stanno manifestando i nodi irrisolti di un’epoca, di un periodo storico.
Pensiamo allora che significato sta avendo questa pandemia, ma questo è un altro argomento.
Allora perché la disattenzione? Fuga dalla realtà? Quando a scuola si viene costretti a stare troppo attenti, quando la testa viene riempita di nozioni su nozioni, sopraggiunge una stanchezza mentale che spesso sfocia nell’apatia.
O al contrario in una sorta di frenesia per cui si sente il bisogno di fare sport, stare all’aperto. E dopo la scuola? Come si diventa?
Tutti inquadrati in modelli prestabiliti, tutti omologati. E se i bambini non corrispondono a questi modelli vanno curati.
Eppure questi bambini rappresentano la salvezza del mondo: si distraggono ed entrano nel mondo della fantasia, non hanno convenzioni.
Essendo irrequieti e iperattivi ci mettono di fronte una vitalità esplosiva e ci portano nel mondo del caos creativo.
Liberano la psiche del mondo dagli schemi, dal controllo, dall’ordine. Hillmann dice che i nostri figli non fuggono dall’autorità dei genitori o dalla loro confusione ma dal vuoto insopportabile del vivere in una famiglia senza fantasie, che pensa solo a comperare, lavare l’auto e scambiarsi convenevoli.
Ho suggerito alla mia paziente che deve curarsi lei, e di lasciare suo figlio libero di esprimere la sua creatività.
Maura Luperto