In un mio articolo di tempo fa avevo affrontato l’argomento del movimento creativo, descrivendo come nell’evoluzione del movimento nell’essere umano siano determinanti gli incroci fra sviluppo muscolare motorio e sviluppo mentale.
Piaget sostiene che le strutture mentali semplici presenti nel bambino si sviluppano in strutture mentali complesse nell’adulto. Da 0 a 2 anni l’intelligenza del bambino viene definita sensomotoria.
Il primo anno di vita, il movimento controllato diventa possibile grazie allo sviluppo delle fibre nervose e all’apprendimento che induce il bambino a finalizzare i suoi movimenti. Esplorando lo spazio, distingue il suo confine corporeo e può quindi cominciare a stabilire delle relazioni.
Con l’aumento delle possibilità di movimento aumenta la necessità di un’adeguata capacità di controllo: il carattere positivo o negativo di un rapporto si stabilirà sulla base di quanto il bambino saprà controllare e gestire il suo movimento. Al piacere dell’esprimersi liberamente il bambino aggiunge nel tempo il piacere di controllarlo sia per stabilire rapporti a valenza positiva sia per l’autonomia che tale controllo gli procura.
Progressivamente poi si svilupperanno il movimento coordinato e il decondizionamento motorio.
Maura Luperto